istituto musicale «bellini»

Collaboratore Pubbliservizi
sul cornicione per protesta

Tensione, concitazione, paura per le sorti di un collaboratore Pubbliservizi del Liceo Musicale «Vincenzo Bellini» di Catania che, senza stipendio da oltre un mese, con una bottiglia di benzina accanto, ieri mattina ha minacciato gesti drastici in bilico sul cornicione dell'Istituto. A ciò è seguita l'altrettanto drastica azione delle forze di polizia che, per evitare la tragedia, lo hanno immobilizzato mentre raccontava il suo dramma ad alcuni giornalisti. Così si è conclusa la protesta del 40enne Alfio La Spina, padre di un bimbo, che rivendicava il rispetto di dignitose condizioni di lavoro. L'episodio non ha mancato di accendere l'attenzione sulla vicenda lavorativa dei 14 custodi e collaboratori del liceo Bellini il cui contratto è stato trasferito a una ditta campana. Di questi ben 12 non hanno accettato le nuove condizioni proposte dall'azienda. «La Pubbliservizi - spiega Franco Tomasello segretario dell'Unicobas - ha dato il lavoro in appalto a una ditta campana che ha chiesto subito ai lavoratori una mobilità interregionale, cioè con il rischio del trasferimento, e un contratto diverso da quello proposto dal sindacato sotto la mediazione dell'Ufficio provinciale del lavoro. Solo due lavoratori hanno accettato le condizioni della ditta gli altri si sono rivolti a Asal e Unicobas». Alcuni hanno inoltre deciso di attivare le vie legali. «I lavoratori hanno parlato anche di sostituzioni con nuovi lavoratori assunti secondo una logica clientelare. Per questo - ha concluso Tomasello - chiederemo un'azione ispettiva su tutta la vicenda, dall'appalto alle nuove assunzioni».
Per le 17,30 di oggi intanto in Prefettura è stato convocato un tavolo con tutte le organizzazioni sindacali e confederali dei servizi scolastici integrati.
Sonia Distefano

IL QUOTIDIANO SICILIANO.IT

9.11.2011

Catania - Il Presidente della II CCP Avv. Francesco Navarria di Scelta Giovane ha incontrato oggi, insieme ai Consiglieri Comunali Avv. Saro D'Agata (capogruppo PD), Carmelo Sofia (Vicepresidente del Consiglio Comunale) e Francesca Raciti, i rappresentanti sindacali di Cib Unicobas-ASAL e alcuni rappresentanti dei lavoratori licenziati dalla Catania Multiservizi e reintegrati dal Tribunale del lavoro.

Durante l'incontro, il Presidente ha denunciato lo scandalo dei crediti che l'azienda vanta nei confronti di alcuni soggetti: si va dal Ministero della Pubblica Istruzione Euro 2.500.000 alla Rete Ferroviaria Italia Euro 300.000 passando per il Calcio Catania Euro 106.000, SIDRA Euro 237.000, ditte private Euro 190.000, Az. Osp. Cannizzaro e così via sino ad un totale di circa 6 milioni di Euro!

Con riferimento alle voci di spesa sono stati denunciati, inoltre, i circa 200 mila gli Euro distribuiti ad alcuni Avvocati per contenziosi di diversa natura, mentre 400 mila sono gli Euro che deve Multiservizi a Sostare per il servizio nell'Area Mercatale di P.zza Carlo Alberto.

Il Presidente Navarria chiede all'amministrazione Stancanelli di sapere se sono state poste in essere tutte le procedure per il recupero dei crediti e quali siano i criteri di conferimento degli incarichi legali.
"Mentre da un lato il Presidente Sicali e il Sindaco dimostrano preoccupazione su un possibile "FALLIMENTO" dell'azienda, la stessa vanta 6 milioni di crediti da terzi. Noi ci riteniamo indignati dal modo di amministrare questa Partecipata: anche in questo caso abbiamo smascherato la politica degli annunci del Sindaco Stancanelli.