LA CGIL ROMPE IL FRONTE UNITARIO: PROCASTINA LO SCIOPERO (MA LO FARA', POI?) A MARZO QUANDO SI SONO GIA' CHIUSE LE ISCRIZIONI:

ADN KRONOS 25.1.2009

Pantaleo: ''Coinvolti tutti i settori della conoscenza''
 
Contratto scuola, Cgil verso lo sciopero a marzo

Unicobas: ''Il 12 febbraio blocco scrutini e il 13 sciopero con manifestazione nazionale davanti al ministero''

Roma, 24 gen. (Adnkronos) - Uno sciopero di tutti i comparti dell'istruzione entro i primi giorni del mese di marzo. Ad annunciarlo, all'indomani dell'intesa, non siglata dalla Cgil, per il rinnovo del contratto della scuola, Domenico Pantaleo, Segretario generale della Flc (Federazione lavoratori della Conoscenza) Cgil. Uno sciopero in cui, spiega Pantaleo, alle ragioni contrattuali si intreccia ''la netta contrarieta' alle politiche della Gelmini perche' hanno l'obiettivo comune di indebolire la funzione del sindacato per poter agevolmente calpestare la dignita' delle persone, licenziare migliaia di precari e privatizzare la scuola e l'università''.

''Il Governo - spiega Pantaleo - con le intese sul secondo biennio contrattuale della scuola e dell'università, non firmate dalla Flc, ha riconosciuto aumenti contrattuali pari a metà dell'inflazione reale, non risolvendo la drammatica prospettiva del licenziamento di migliaia di precari e non concedendo alcuna riduzione della pressione fiscale. Con le nuove regole si peggiora ulteriormente la condizione di tutti i lavoratori perché si prevede che il nuovo indice per l'adeguamento degli aumenti all'inflazione programmata sara' depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati e quindi si programma la riduzione dei salari''.

''A cio' si aggiunge - prosegue il numero uno della Flc Cgil - essendo triennali, che nei prossimi rinnovi contrattuali pubblici la verifica degli eventuali scostamenti tra inflazione prevista e quella reale, senza peraltro alcun meccanismo automatico, si fara' al termine delle vigenze contrattuali ed eventuali recuperi salariali avverranno nel successivo triennio. Una vera e propria operazione di riduzione programmata dei salari!'' denuncia.

''Il cerchio si chiude - sottolinea ancora Pantaleo - con i regolamenti della Gelmini, il disegno di legge delega Brunetta e il disegno di legge Aprea che distruggono l'istruzione pubblica e vaporizzano la contrattazione decentrata, riportando al potere assoluto ed unilaterale del Governo la definizione degli organici, dei salari, degli orari, del reclutamento, dell'avanzamento professionale e delle sanzioni disciplinari. In perfetta coerenza con tale disegno si teorizza il superamento delle rappresentanze sindacali unitarie''.

''Per queste ragioni - annuncia - stiamo svolgendo un referendum tra tutti i lavoratori dei comparti della scuola e dell'universita', sul rinnovo del secondo biennio contrattuale, perché non si possono assumere decisioni che attengono alle condizioni materiali delle persone, per oggi e per domani, senza una consultazione democratica e senza definire regole precise sulla rappresentanza''.

''Abbiamo dichiarato la mobilitazione in tutti i comparti della conoscenza - conclude - che portera' allo sciopero entro i primi giorni di marzo, intrecciando le questioni contrattuali con quella della nostra netta contrarieta' alle politiche della Gelmini perche' hanno l'obiettivo comune di indebolire la funzione del sindacato per poter agevolmente calpestare la dignita' delle persone, licenziare migliaia di precari e privatizzare la scuola e l'università''.

Anche gli Unicobas annunciano mobilitazioni. Fissato a giovedì 12 febbraio blocco degli scrutini e della consegna delle schede di valutazione e il giorno successivo sciopero generale e manifestazione nazionale dalle 9,30 davanti al ministero dell'Istruzione in Viale Trastevere. I sindacati unitari di base contestano il recente rinnovo contrattuale, i pesanti tagli all'organico e le recenti riforme introdotte dal ministro Gelmini.