Scuola; Conclusa protesta a Montecitorio personale ex enti locali
21:22 - CRONACA- 18 NOV 2008
Da domani lavoratori Unicobas svolgeranno solo mansioni minime
Roma, 18 nov. (Apcom) - Alcune centinaia di collaboratori scolastici
e personale di segreteria degli istituti hanno manifestato oggi davanti
a Montecitorio dalle 10 alle 18 per sensibilizzare il governo sulla vicenda
dei circa 50.000 amministrativi, tecnici ed ausiliari transitati nel 2000
dagli enti locali allo Stato: la mobilitazione si è sviluppata anche
attraverso lo sciopero indetto, come la manifestazione, da Unicobas ed
Sdl intercategoriale, insieme al coordinamento nazionale Ata e Itp ex enti
locali. "Il 10% di adesioni allo sciopero secondo il dato (sottostimato)
del ministero dell'Istruzione relativamente ai 42.000 amministrativi, tecnici
ed ausiliari transitati dagli enti locali alla scuola nel 2000, testimonia
di una buona riuscita della protesta", commenta Stefano D'Errico, leader
Unicobas. La problematica, nata a seguito del mancato riconoscimento dell'anzianità
lavorativa pregressa, sviluppata presso comuni e province, è stata
esposta da una delegazione dei manifestanti a Francesco Melendez dell'Aran.
In precedenza i lavoratori hanno anche incontrato i segretari di Cisl e
Uil Scuola, rispettivamente Francesco Scrima e Massimo Di Menna. "All'Aran-
spiega D'Errico - è stata rappresentata la situazione degli Ata
provenienti dagli enti locali, perché venga considerata nell'ambito
della trattativa sul rinnovo del contratto scuola. Di Menna si è
impegnato ad appoggiare le richieste del coordinamento, inviando, come
l'Unicobas, una nota formale ai presidenti dei due rami del Parlamento
ed a tutti i gruppi politici, per chiedere un emendamento per lo stanziamento
di risorse economiche adeguate a sanare la situazione". Il sindacato promotore
della protesta ha anche preannunciato che a partire da domani i lavoratori
in mobilitazione si asterranno dallo svolgere attività non prettamente
inerenti il loro profilo professionale: si atterranno, infatti, allo stretto
rispetto del mansionario. "La mancanza di disponibilità agli straordinari
si farà sentire: i 'fannulloni' (il riferimento è al ministro
Renato Brunetta;ndr) lavorano infatti sotto organico e l'assenza di ore
aggiuntive può bloccare una scuola. Così sarà chiaro
che l'amministrazione è andata avanti sino ad oggi facendo le nozze
coi fichi secchi. Oggi nuovi scenari s'aprono, soprattutto perché
la vertenza è approdata alla suprema Corte europea e ci sono buone
possibilità che i sacrosanti diritti del personale Ata ex enti locali
siano riconosciuti", conclude D'Errico.