CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO PROVINCIALE
CONCERNENTE L'INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA' E DEI CRITERI DI DISTRIBUZIONE
DELLE RISORSE DEL FONDO DI CUI ALL'ART. 71 DEL CCNL, PER LA QUOTA ASSEGNATA
A TALE LIVELLO E PER LE QUOTE DEI FONDI DI ISTITUTO EVENTUALMENTE NON UTILIZZATE
E NON UTILIZZABILI, AI SENSI DELL'ART. 72 DEL CCNL, NONCHE' LE MODALITA'
DI VERIFICA DEI RISULTATI CONSEGUITI (ART. 5 COMMA DEL CCNL).
L'anno 1998 il mese di marzo, il giorno 6 alle ore 14,30
in Roma, presso il Provveditorato agli Studi, in sede di negoziazione decentrata
a livello provinciale.
VISTO il D.L.vo. n. 29 del 3/2/1993 e successive modifiche
ed integrazioni;
VISTO il CCNL del comparto del personale della scuola,
sottoscritto in data 04/08/1995;
VISTO in particolare l'art. 5 comma 5 lett. a) del suddetto
contratto, che prevede la trattativa decentrata, presso gli uffici scolastici
periferici, in materia di individuazione delle priorità e dei criteri
di distribuzione delle risorse del Fondo di cui all'art. 71 del CCNL, per
la quota assegnata a tale livello e per le quote dei Fondi di Istituto
eventualmente non utilizzate e non utilizzabili, ai sensi dell'art. 72
del CCNL, nonché le modalità di verifica dei risultati conseguiti.
VISTI i dati comunicati dall'USP
Economie al 31/12/1995 £ 777.417.331
Economie al 31/8/1996 £ 217.888.518
Somma disponibile per A.S. 96/97 al netto delle indennità
di cui agli artt. 75 e 76 del CCNL scuola £ 1.208.100.817
Somma disponibile per A. S. 97/98 (4/12) £1.573.218.333.
TRA La delegazione di parte pubblica E LA DELEGAZIONE
DI PARTE SINDACALE VIENE STIPULATO IL SEGUENTE CONTRATTO.
Art. 1 – Oggetto e obiettivi del contratto.
-
Oggetto del presente contratto sono i contenuti previsti
dagli artt. 5 e 71 del CCNL. Va riferito all'ammontare corrispondente al
15% del fondo complessivo nazionale, attribuito al Provveditorato agli
Studi di Roma e al valore netto di tale fondo dopo il calcolo dell'indennità
di direzione per i Dirigenti Scolastici (art. 73 comma 1 lett. a e art.
75) e dell'indennità d'amministrazione per i Direttori Amministrativi
e per i Responsabili Amministrativi (art. 73 comma 1 lett. b e art. 76)
più le eventuali economie.
-
Obiettivi prioritari individuati dal presente contratto sono
la prevenzione e l'eliminazione dello svantaggio, l'innalzamento e l'arricchimento
della qualità dell'offerta formativa, anche con riferimento a progetti
che potranno coinvolgere più scuole, salvaguardando la distribuzione
del fondo tra le scuole d'ogni ordine e grado.
-
Funzionale al raggiungimento degli obiettivi richiamati è
la conoscenza tempestiva e preliminare delle modalità e dei tempi
di presentazione e approvazione dei progetti e delle attività finanziabili
con il Fondo provinciale, consentendo un quadro di certezze finanziarie
per le attività aggiuntive riconoscibili con il Fondo d'Istituto.
Art. 2 – Destinatari del contratto e sua durata
-
Il presente contratto è destinato a tutto il personale
della scuola, con contratto a tempo indeterminato e determinato, che partecipi
a progetti ed attività di cui all'art. 71, comma 2, lettera b, così
come articolate e specificate nel presente contratto.
-
Sono finanziabili con il fondo in oggetto progetti ed attività
relativi al personale sopra menzionato, compreso quello appartenente a
particolari categorie come il personale impegnato nelle attività
di cui all'O.M. concernente l'attività di formazione continua e
dell'educazione permanente dei corsi serali dell'istruzione di II grado
e inoltre: delle scuole negli ospedali, delle scuole carcerarie.
-
Il presente contratto composto di 12 articoli ha validità
per l'anno scolastico 1997/1998 e comunque fino alla stipula del successivo
contratto decentrato provinciale salvo eventuale verifica, nel corso della
sua validità, richiesta da una delle parti firmatarie.
-
L'eventuale nuovo accordo conseguente alla verifica svolta
sarà stipulato secondo la procedura prevista dal contratto decentrato
provinciale sulle relazioni sindacali.
Art. 3 – Ripartizione proporzionale ai diversi
ordini di scuole
-
Le risorse del Fondo provinciale al fine di assicurare ai
diversi ordini e gradi di scuola una parte delle somme proporzionali alla
consistenza del relativo numero degli operatori, vanno ripartire secondo
le seguenti percentuali:
-
scuola materna 10%;
-
scuola elementare 30%;
-
scuola media I grado 30%;
-
scuola media II grado 30%.
-
Qualora uno o più ordini di scuola non presentino
richieste che esauriscano le quote sopra indicate, i finanziamenti non
utilizzati, verranno ripartiti nel rispetto delle proporzioni sopra indicate
tra gli altri ordini di scuola.
Art. 4 – Tematiche di riferimento per progetti
o attività finanziabili
-
All'interno delle percentuali assegnate a ciascun ordine
e grado di scuola le risorse del Fondo provinciale vanno utilizzate con
priorità per finanziare progetti o attività, in cui possono
essere coinvolte tutte le figure professionali presenti nella scuola, anche
su reti di scuole o in ambito di continuità verticale (specialmente
le scuole verticalizzate) tendente a prevenire, attenuare o superare lo
svantaggio scolastico e/o finalizzati all'arricchimento e al miglioramento
dell'offerta formativa per una scuola di qualità.
-
Potranno essere riconosciuti progetti di durata pluriennale,
il finanziamento di tali progetti sarà comunque su base annua.
-
Le tematiche prioritarie che si suggeriscono come utili al
raggiungimento degli obiettivi sopra indicati sono così individuate:
-
attività mirate ad "abbattere" il disagio scolastico
con particolare riferimento a progetti realizzati su reti di scuole indipendentemente
dall'individuazione territoriale storica (cd. 11 distretti a rischio).
Si sottolinea l'importanza nell'accoglienza scolastica nelle prime classi
ed i corsi sul metodo di studio;
-
attività che abbiano per obiettivo prioritario forme
didattiche innovative per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione
di handicap;
-
attività o progetti mirati alla scolarizzazione degli
alunni e degli adulti immigrati e degli alunni nomadi. Attività
prestate in scuole ospedaliere e carcerarie;
-
attività di progettazione e realizzazione relative
alla comunità tra scuola materna, elementare, secondaria di 1°
grado e secondaria di 1° grado, in particolare nelle scuole verticalizzate;
-
attività, volte al miglioramento del funzionamento
organizzativo ed amministrativo delle unità scolastiche anche consorziate;
-
iniziative di reti di scuole per la progettazione di attività
di formazione, d'interventi didattici e di verifica con particolare riferimento
all'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare;
-
attività o progetti connessi alla realizzazione delle
classi post-qualifica e del rapporto scuola-lavoro;
-
attività relative all'orientamento scolastico e professionale;
-
progetti per la realizzazione dell'area di approfondimento
negli istituti professionali: coordinati e/o consorziati tra classi e/o
tra scuole;
-
attività di collaborazione e supporto per l'assistenza
degli alunni con gravi handicap, ivi compresi il trasferimento dal mezzo
di trasporto alla scuola e viceversa, l'assistenza durante l'utilizzo dei
servizi igienici, ecc.
-
scuole "polo" per prestazioni aggiuntive o di maggiore intensità
lavorativa del personale, connesse all'organizzazione e gestione delle
attività specifiche assegnate a tali scuole. Al Dirigente Scolastico
è affidata la competenza di richiedere il relativo finanziamento.
Analogo riconoscimento è riservato anche al personale di quelle
scuole individuate quali sedi di corsi di formazione per il personale A.T.A.
che gestisce tale adempimento.
-
Iniziative di progettazione e verifica delle attività
di cui alla Direttiva del M.P.I. n. 133, trasmessa con C.M. n. 135 del
3/4/4996, per la realizzazione di attività complementari o integrative
che favoriscano l'apertura della scuola alle domande di tipo educativo
e culturale provenienti dal territorio senza oneri per le famiglie.
-
Partecipazione del personale scolastico, che non sia esonerato
dal servizio a commissioni o gruppi di lavoro formalmente istituti dall'Ufficio
Scolastico Provinciale. All'USP – Ufficio Ruolo compete l'attestazione
della quota orario di partecipazione a tali lavori.
-
Progettazione e realizzazione di scambi di classi, gemellaggi,
partenariato ed altre attività connesse all'educazione della multiculturalità
e ai progetti dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa.
-
Attività di tutor da parte dei Dirigenti Scolastici
e dei Responsabili Amministrativi nei confronti del personale assunto in
prova. Ai Dirigenti Scolastici viene riconosciuto un compenso annuo lordo
di L. 3.000.000, ai Responsabili Amministrativi di L. 1.950.000. I tutor
saranno individuati dall'Ufficio Scolastico Provinciale (USP) sulla base
dei seguenti criteri:
-
appartenenza allo stesso ordine di scuola;
- titolarità in una scuola dello stesso distretto
scolastico o comunque in una scuola viciniore
- adeguata anzianità (almeno 5 anni di effettivo
servizio nel ruolo di appartenenza) e professionalità documentata
(ad esempio titoli culturali, corsi di aggiornamento, ecc.).
- riconosciuta capacità gestionale salvaguardando
il criterio della rotazione.
-
Si riconosce altresì il diritto di ogni scuola ad
avanzare, con le modalità e secondo le procedure previste dal presente
contratto, richieste di finanziamenti per attività o progetti su
tematiche diverse da quelle sopra indicate, purché connessi con
i propri obiettivi di istituto, ivi comprese attività finalizzate
ad una ottimizzazione della programmazione educativa e del Piano delle
attività didattico-educative d'istituto.
-
Saranno privilegiate le richieste provenienti da "reti di
scuole", sia in senso orizzontale che in senso verticale, al fine di costruire
utile, sinergie professionali anche nell'ottica della comunità educativa.
-
Una quota del Fondo Provinciale verrà destinata agli
istituti professionali, a titolo di riequilibrio della spesa derivante
dall'integrazione prevista dall'art. 70 comma 2 del CCNL (area approfondimento).
Tale quota viene determinata nella misura del 10% del Fondo di Istituto
attribuito a ciascuna scuola.
Per il personale A.T.A. l'accesso al Fondo provinciale
può realizzarsi anche per la partecipazione a progetti o per attività
non necessariamente in eccedenza alle 36 ore settimanali di lavoro (art.
54 del CCNL) ma che risultino essere state idonee al conseguimento dell'obiettivo
di migliore organizzazione dell'istituzione scolastica.
Art. 5 – Modalità e tempi della presentazione
dei progetti e nella gestione del Fondo d'Istituto
-
Il progetto, a garanzia del raggiungimento degli obiettivi,
dovrà essere formalizzato dopo aver acquisito i pareri obbligatori
degli Organismi interessati alla realizzazione del medesimo. Dovrà
essere elemento iniziale dell'atto in argomento, un'articolata programmazione
dell'attività: occorrerà poi inserire una verifica intermedia,
al fine di integrare eventualmente i contenuti del progetto accompagnandola
con una relazione elaborata e sottoscritta dal referente del progetto e
controfirmata dal Dirigente Scolastico sui risultati ottenuti e, gli ulteriori
risultanti ottenibili in caso di prosieguo dell'attività. Occorre
inoltre evidenziare nel progetto la gestione del tempo, rappresenta in
quantità oraria e desumibile da appositi registri, ovviamente numerati
e vidimati dal Dirigente scolastico in ogni pagina al fine di retribuire
le connesse attività aggiuntive previste dagli artt. 43 e 54 del
CCNL e tabelle allegate.
-
Fermo restando il contenuto del comma precedente, anche per
quanto attiene, comunque , la gestione del Fondo d'Istituto si osserveranno
le seguenti regole.
Nell'ambito del Progetto di istituto e del relativo
piano delle attività del personale (docente ed A.T.A.) sono individuati
gli incarichi e le attività da finanziare con le risorse del fondo.
L'attribuzione degli incarichi è disposta, a mezzo di comunicazione
scritta, la quale, in premessa indicherà le relative delibere del
Consiglio di circolo/istituto e del Consiglio dei docenti.
-
Le delibere degli organi collegiali avranno cura di:
-
elencare in modo puntuale le attività e le funzioni
con gli obiettivi preposti;
-
prevedere i tempi di svolgimento anche in termini di quantificazione
oraria;
-
quantificare le risorse finanziarie di regola in maniera
proporzionale alla consistenza numerica dei vari profili professionali
presenti nella scuola;
-
prevedere strumenti di verifica e documentazione formale
del lavoro svolto;
-
riportare i nominativi del personale interessato alla effettuazione
delle attività aggiuntive;
-
individuare criteri, anche di priorità, nell'attribuzione
dell'incarico, tali che venga assicurata trasparenza, equilibrio e imparzialità
tenendo conto dei vari settori e specificità funzionali del personale.
-
All'individuazione delle attività incentivabili per
il personale A.T.A. retribuite a carico del fondo, provvede il D.S. su
deliberazioni del Consiglio d'Istituto e sulla base delle proposte del
Responsabile amministrativo e del personale riunito in assemblea e, comunque,
nell'ambito della contrattazione decentrata su orario e organizzazione
del lavoro.
-
In particolare, per quanto attiene ai tempi è necessario
che entro il primo bimestre dell'anno scolastico si acquisiscano le disponibilità
del personale, si individuino le attività e funzioni da finanziare
con le risorse del fondo e si attribuiscono i conseguenti incarichi. I
pagamenti dovranno essere effettuati, avendo la disponibilità delle
somme, immediatamente dopo, e comunque non oltre 30 giorni, la esecuzione
dei compiti assegnati.
-
Dell'attività relativa alla gestione del Fondo d'Istituto
deve risultare formale documentazione costituente peraltro elemento di
informazione ai sensi dell'art. 9 del CCNL, cui del resto, tutti gli interessati
possono accedere. Va assicurata comunque la massima pubblicità di
ogni atto relativo al Fondo d'Istituto come previsto nel successivo art.
10 del presente contratto.
-
Ai sensi dell'art. 72 comma 2, degli artt. 7-8-9 e 16 del
CCNL e dell'art. 10 del presente contratto va garantita ogni informazione
preventiva e successiva al rappresentante sindacale provinciale o sul luogo
di lavoro relativamente alla gestione del Fondo d'Istituto.
Art. 6 – Progetti che coinvolgono personale di
scuole diverse
Nei casi di progetti che coinvolgono scuole diverse, l'Ufficio
Scolastico Provinciale individuerà la scuola di riferimento, la
quale provvederà anche alla richiesta dei fondi ed alla relativa
liquidazione delle competenze spettanti a tutto il personale coinvolto
nel progetto stesso.
Art. 7 – Aggiornamento dei Dirigenti Scolastici
Per l'anno scolastico 1995/1996, secondo l'intesa raggiunta
tra le parti il 02/07/1997, sono state retribuite ai Dirigenti Scolastici
le ore di aggiornamento fino ad un massimo di 50 ore.
Per il pagamento delle attività di aggiornamento
relative all'anno scolastico 1996/1997, viene utilizzata la somma di L.
402.700.272 pari ad un terzo di L. 1.208.100.817, che si ottiene dopo aver
detratto dalle risorse del Fondo Provinciale le somme per la retribuzione
delle indennità di direzione e di amministrazione previste dall'art.
75 e 76 del CCNL scuola, nella misura del 55% del Fondo Provinciale più
le colmature necessarie prelevate dal 45% restante e superiore al 5% previsto
come limite massimo.
Per il 1997/1998, la somma di 1/3 da utilizzare è
quella ottenuta seguendo quanto previsto dall'art. 7 del CCDN del 17/2/1997
Pertanto le ore di aggiornamento a carico esclusivamente
del fondo provinciale sono retribuite qualora effettivamente svolte oltre
l'orario d'obbligo settimanale e secondo le modalità stabilire all'art.
28 comma 12 del CCNL.
Lo svolgimento delle ore di aggiornamento oltre l'orario
d'obbligo dovrà risultare da apposita dichiarazione dell'interessato:
copia di tale dichiarazione, unitamente all'attestato di partecipazione
al corso di aggiornamento, sarà inoltrata all'USP.
Art. 8 – Comitato Tecnico Scientifico
-
Si conviene che il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.)
di cui all'art. 71 comma 2 lett. b addetto alla valutazione dei progetti
e alla ammissibilità dei medesimi al finanziamento, con la disponibilità
finanziarie previste dallo stesso articolo, sia composto da dodici membri
così individuati: due funzionari dell'Ufficio Scolastico Provinciale,
due dirigenti scolastici, un docente per la scuola materna e due per la
scuola elementare, due docenti per la scuola secondaria di 1° grado
e due per quella di 2° grado, un dipendente A.T.A.
-
Nell'ambito dei propri compiti di valutazione e di selezione
dei progetti o attività il C.T.S. predispone ed invia alle scuole
una scheda sintetica attraverso la quale ricavare informazioni quantitative
e qualitative dei progetti o attività, individuandone gli obiettivi,
le tematiche, le ricadute sull'attività della scuola, i modelli
di monitoraggio e verifica che si intendono realizzare e di rilevazione
dei flussi di spesa in conformità a quanto previsto dall'art. 8
del Contratto Collettivo Decentrato Nazionale del 28/06/1996 e dal presente
contratto.
-
Il C.T.S. svolgerà periodico monitoraggio in ordine
all'andamento dei progetti o attività finanziate e una analisi e
valutazione complessiva dell'insieme delle attività svolte delle
scuole distinte per ordine e grado, e verificando a consuntivo anche quantità
di somme non spese con le connesse motivazioni.
Il complesso dei dati analizzati sarà oggetto
di una conferenza annuale aperta a tutti gli operatori scolastici e agli
organi collegiali.
In tale contesto l'Ufficio Scolastico Provinciale si attiverà
nell'ambito del SIMPI per velocizzare lo scambio di informazioni,, nonché
rendere possibili i tempi della citata conferenza annuale.
-
Nell'ambito dei propri compiti di valutazione e selezione
il C.T.S. darà risposte tempestive alle richieste sia che esse siano
di pieno accoglimento e che lo siano parzialmente o che non lo siano. In
questi ultimi due casi il C.T.S. espliciterà i motivi delle proprie
scelte alle scuole interessate.
Art. 9 – Economie – Fondo Provinciale 1997/1998
Per l'anno scolastico 1997/1998 sarà disponibile
la somma risultante da:
-
somma non utilizzata al 31/12/1995 pari a L. 777.417.331
-
somma non utilizzata al 31/08/1996 (8/12 E.F. 1996) pari
a L. 217.888.518
-
somma disponibile relativa all'a.s. 1996/1997 risultante
dall'importo di L. 805.400.000 (2/3 di L. 1.208.100.817) detratte le spese
previste dalle voci di cui all'art. 4 comma 2 lettere "o" e "q" comma 6
del presente contratto.
La retribuzione delle attività previste dalle
voci dell'art. 4 comma 2 lettere "o" e "q" oggetto di contrattazione una
volta che l'Amministrazione abbia fornito i dati necessari.
Per l'anno scolastico 1997/1998, le istituzioni scolastiche
che hanno svolto attività o progetti di cui alle tematiche indicate
all'art. 4 faranno pervenire le richieste di finanziamento corredate dal
relativo progetto e dalla scheda sintetica, al CTS entro il 16/4/1998.
L'USP dovrà rilevare tempestivamente, d'intesa
con il CTS, le voci di spesa e le somme non spese, e non spendibili, comunque,
non oltre il 20 ottobre di ciascun anno scolastico.
Al termine dei propri lavori il CTS redige un rapporto
sintetico che illustri i criteri utilizzati nella scelta dei progetti approvati
e che contenga l'elenco dei progetti ammessi.
Copia di tale rapporto viene trasmesso dall'USP alle OO.SS.
Qualora residuassero, ulteriori somme del fondo provinciale,
dopo i finanziamenti di progetti o attività di cui al presente contratto,
la loro destinazione sarà oggetto di successiva contrattazione tra
l'USP e le OO.SS. firmatarie del presente contratto.
Art. 10 – Informazione e trasparenza
-
Fermo restando quanto disposto dall'art. 7 comma 3, dall'art.
9 comma 2a) e comma 3b), dall'art. 54 ultimo comma e dall'art. 72 comma
2 del CCNL in tema di informazione preventiva e successiva, le OO.SS. hanno
il diritto di informazione in tutte le fasi di costruzione e di attuazione
degli adempimenti oggetto del presente contratto. L'accesso agli atti oggetto
di valutazione e selezione dei progetti avverrà a conclusione dei
lavori del C.T.S.
-
Si conviene inoltre che, in coerenza con quanto previsto
dal CCNL nei citati articoli e dalla L. 241/1990, e ad ulteriore specificazione
dell'articolo 5 del presente contratto, ogni scuola affiggerà all'albo,
entro il 5 novembre, oltre alle relative deliberazioni degli OO.CC., il
prospetto analitico relativo al fondo di istituto, indicante i nominativi,
le attività, gli impegni orari e gli importi preventivati. Entro
il 30 settembre, sarà affisso all'albo il prospetto indicante le
attività effettivamente svolte nell'anno scolastico precedente,
i nominativi e gli impegni orari con i relativi importi corrisposti.
-
Copia di tali prospetti sarà contestualmente, consegnata
ai rappresentanti sindacali accreditati all'interno della scuola e, ove
non presenti, a richiesta, alle OO.SS. firmatarie del presente contratto.
Art. 11 – Interpretazione autentica
-
Qualora insorgono controversie sull'interpretazione autentica
del presente contratto provinciale decentrato, le parti che lo hanno sottoscritto,
entro 5 giorni dalla richiesta di uno dei firmatari, si incontrano per
definire consensualmente il significato della clausola controversa.
-
L'accordo raggiunto sostituisce la clausola controversia
sin dall'inizio di validità dell'accordo e verrà portato
a conoscenza di tutte le istituzioni scolastiche.
Art. 12 – Conciliazione
In ordine all'applicazione del presente contratto in caso
di controversie nelle singole istituzioni scolastiche, su richiesta da
parte del rappresentante delle OO.SS. provinciali, l'Ufficio Scolastico
Provinciale convocherà le parti in causa entro 5 giorni per la procedura
di conciliazione, che dovrà escludersi entro 15 giorni dalla convocazione
ai sensi dell'art. 16 del CCNL e secondo le modalità indicate nel
relativo articolo del contratto decentrato provinciale sulle relazioni
sindacali.
La Delegazione di Parte Pubblica: Il Provveditore agli
Studi Paolo Norcia
La Delegazione di parte sindacale: CGIL Scuola - CISL
Scuola - UIL Scuola - SNALS - GILDA - UNICOBAS - ANP - CISAL - LASPATAS
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