Valutazione dei capi d'istituto (art. 41 del C.C.N.I. comparto Scuola). Disposizioni attuative e trasmissione modelli
Con circolare n. 312 del 21 dicembre 1999 sono stati
definiti i criteri e le modalità applicative delle disposizioni
contrattuali che hanno previsto la valutazione periodica dell'attività
del capo d'istituto e l'abolizione dei rapporti informativi e dei giudizi
complessivi annuali.
Il nuovo sistema configura la valutazione come atto
di apprezzamento della qualità dei processi attivati dai capi d'istituto.
Esso mira a realizzare un passaggio graduale, senza volerne anticipare
gli istituti, al futuro sistema di valutazione della dirigenza scolastica.
Il sistema che viene attivato presenta forti elementi
di innovazione in quanto prevede la diretta partecipazione dei capi d'istituto
al processo di valutazione, l'intervento di un soggetto terzo (i Nuclei
di valutazione)e un colloquio di restituzione degli esiti della valutazione
agli interessati che lo richiedano.
Come preannunciato con la circolare n. 312/1999,
con il presente provvedimento vengono definiti i punteggi di valutazione
dell'attività dei capi d'istituto e vengono fornite alcune indicazioni
operative per la realizzazione delle procedure previste.
Vengono inoltre trasmessi:
- i modelli strutturati di autoanalisi per i capi
d'istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche (allegato
A);
- i modelli strutturati di rilevazione delle caratteristiche
del contesto socio-economico in cui opera l'istituto (allegato
B);
- i modelli strutturati di autoanalisi per i capi
d'istituto in servizio presso l'Amministrazione della Pubblica Istruzione
e di rilevazione del contesto organizzativo (allegato
C).
1. ASPETTI PROCEDURALI
1.1 Adempimenti dei Sovrintendenti scolastici
I Sovrintendenti scolastici costituiscono, entro
il 31 gennaio 2000, i Nuclei di valutazione nel numero e con le modalità
previste al punto 1) della circolare n. 312/1999 dopo aver acquisito i
dati necessari dai Provveditori agli Studi.
L'allegato prospetto (allegato
D) indica il numero dei Nuclei di valutazione stimato per ciascuna
regione, sulla base dei criteri indicati al paragrafo 1 della circolare
citata e dei dati forniti dal Sistema Informativo.
I Sovrintendenti sono pregati di confermare entro
la data del 15 febbraio 2000 il numero effettivo dei Nuclei costituiti,
alfine dell'assegnazione dei fondi necessari per il funzionamento dei Nuclei
stessi e per l'attività di formazione dei componenti.
Particolare attenzione si richiede nell'individuazione
del personale esperto in tecniche di valutazione e controllo di gestione,
che va reperito in ambito regionale all'esterno dell'Amministrazione scolastica,
avendo cura di accertare che si tratti di personale di provata competenza,
in possesso dei requisiti culturali e professionali indicati nella suddetta
circolare ministeriale.
Qualora sia necessario reperire fuori dell'ambito
regionale i componenti i Nuclei appartenenti al ruolo dell'Amministrazione,
i provvedimenti di nomina dovranno essere congruamente motivati. Con nota
a parte verranno fornite indicazioni circa i compensi da Corrispondere
agli esperti esterni e l'ammontare delle risorse Finanziarie destinate
alle attività di formazione dei Nuclei.
I Sovrintendenti individuano, all'interno dell'Ufficio
scolastico regionale, un ufficio amministrativo che svolga compiti di segreteria
organizzativa per assicurare il corretto ed efficace funzionamento dei
Nuclei di valutazione.
I Sovrintendenti curano l'assegnazione ai Nuclei
delle unità da valutare, mettendo a disposizione la documentazione
presentata dai capi d'istituto nonché i curricoli culturali e professionali
degli stessi acquisiti in occasione dei corsi di formazione per l'attribuzione
della qualifica dirigenziale.
1.2 Adempimenti dei Provveditori agli Studi
I Provveditori agli Studi mettono tempestivamente
a disposizione dei capi d'istituto la presente circolare comprensiva dei
modelli strutturati avvalendosi dei mezzi di comunicazione più rapidi.
I medesimi provveditori, entro il 31 gennaio 2000,
forniscono ai Sovrintendenti scolastici della regione:
· l'elenco nominativo dei capi d'istituto
effettivamente in servizio nelle istituzioni scolastiche di competenza
e, distintamente, dei presidi incaricati;
· l'elenco dei capi d'istituto titolari nella
provincia che prestano servizio presso gli uffici dell'Amministrazione
scolastica, l'Irrsae, il Cede, la Bdp;
· le informazioni relative ad eventuali sanzioni
disciplinari irrogate o a procedimenti in corso a carico dei capi d'istituto
sopraindicati.
1.3 Adempimenti dei capi d'istituto
Destinatari della valutazione sono i capi d'istituto
con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni
scolastiche o presso l'Amministrazione della Pubblica Istruzione e i presidi
incaricati. Tra i capi d'istituto in servizio presso l'Amministrazione
scolastica sono compresi quelli che prestano servizio presso gli Irrsae,
il Cede e la Bdp trattandosi di enti strumentali della stessa Amministrazione.
I capi d'istituto in servizio presso le istituzioni
scolastiche e i presidi incaricati trasmettono al Sovrintendente scolastico
della regione in cui prestano servizio, entro il 29 febbraio 2000, termine
che rettifica quello indicato con la C.M. 312/1999, la richiesta documentazione
secondo le modalità indicate al punto 5.1 della circolare citata.
Entro la stessa data i capi d'istituto in servizio
presso gli uffici dell'Amministrazione scolastica, l'Irrsae, il Cede e
la Bdp inviano la documentazione alla Sovrintendenza scolastica della regione
di titolarità corredata dalla valutazione dei risultati ottenuti
effettuata dal dirigente responsabile dell'ufficio presso il quale operano.
2. LA VALUTAZIONE
2.1 Valutazione dei capi d'istituto in servizio
presso le istituzioni scolastiche
Criteri di valutazione e punteggi I Nuclei procedono
alla valutazione delle attività dei capi d'istituto secondo i criteri
stabiliti dalla C.M. n. 312 del 21 dicembre 1999 emanata in attuazione
dell'articolo 20 del C.C.N.L. e dell'articolo 41 del C.C.N.I. Pertanto,
rispetto ad ognuno dei dodici processi individuati come maggiormente caratterizzanti
le cinque aree oggetto di apprezzamento, i Nuclei esaminano le iniziative
descritte, nel numero massimo di due per ogni processo, dai capi d'istituto
attraverso l'autoanalisi e procedono alla valutazione secondo le modalità
indicate e i punteggi e gli indici di ponderazione contenuti nelle apposite
tabelle.
La presentazione di detti processi, predefiniti
in riferimento alla presente procedura di valutazione, è riportata
all'interno del modello di autoanalisi di cui all'allegato A.
I Nuclei possono acquisire ulteriori elementi di
valutazione attraverso la richiesta di documentazione aggiuntiva e attraverso
colloqui con i capi d'istituto.
A tal fine i componenti dei Nuclei, collegialmente
o singolarmente, compatibilmente con il rispetto del termine fissato per
la conclusione delle procedure, effettuano visite presso le istituzioni
scolastiche.
a) Criteri
1. Completezza delle iniziative intraprese
in termini di:
· specificità, rispetto alle finalità di ciascun processo considerato e alla prospettiva dell'autonomia delle istituzioni scolastiche. Nella tabella di valutazione tale variabile è stata declinata secondo le seguenti voci:
- iniziative per nulla specifiche;
- iniziative scarsamente specifiche;
- iniziative specifiche;
· sistematicità, rispetto alla strutturazione e continuità nel tempo delle iniziative. Nella tabella di valutazione tale variabile è stata declinata secondo le seguenti voci:
- iniziative realizzate in forma episodica e non
sistematica;
- iniziative realizzate con buon livello di sistematicità;
- iniziative realizzate con buon livello di sistematicità
e, sulla base degli indicatori di monitoraggio rilevati, di efficacia.
2. Qualità delle iniziative intraprese in termini di strutturazione delle modalità di monitoraggio, che possono prevedere:
· monitoraggio effettuato in modo informale
o attraverso riunioni di lavoro interne;
· monitoraggio realizzato attraverso sistemi
e strumenti di rilevazione ad hoc (es. incontri periodici/sistematici,
interviste, rilevazioni di opinione qualitative o attraverso questionari,
rilevazioni statistiche, ecc.).
Ulteriore elemento di valutazione da tenere presente è la coerenza delle iniziative intraprese, con:
- contesto socio-economico della scuola;
- piano dell'offerta formativa.
b) Punteggi
La valutazione da parte del Nucleo di Valutazione
segue tre momenti.
1. Per ogni processo, valutazione della completezza e della qualità delle iniziative realizzate sulla base della seguente scala di valutazione:
TABELLA 1
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Sono state realizzate iniziative per nulla specifiche ovvero Non Rilevabile |
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Sono state realizzate iniziative scarsamente specifiche |
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Sono state realizzate iniziative specifiche in forma episodica e non sistematica |
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Sono state realizzate iniziative specifiche con buon livello di sistematicità |
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Sono state realizzate iniziative specifiche con buon livello di sistematicità e, sulla base degli indicatori di monitoraggio rilevati, di efficacia |
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Nel caso in cui non siano disponibili elementi sufficienti
di conoscenza si considera non rilevabile l'aspetto in considerazione.
2. Per tenere conto della coerenza con gli obiettivi
del piano dell'offerta formativa e con il contesto socio-economico, il
punteggio ottenuto per ogni processo viene "corretto" sulla base degli
indici della tabella successiva:
TABELLA 2
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Non Rilevabile |
|
Non appare una relazione evidente |
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Ne tengono conto in misura apprezzabile ovvero Non Rilevabile |
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|
Ne tengono conto in modo evidente e coerente |
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Nel caso in cui non siano disponibili sufficienti
elementi, di conoscenza si considera non rilevabile l'aspetto in considerazione.
3. Si effettua la somma dei punteggi così
ottenuti per ogni processo. Si otterrà in questo modo il punteggio
per ogni area e il punteggio complessivo della valutazione delle attività
dei capi d'istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche.
Il punteggio massimo per ogni processo è
pari a 12 punti; il punteggio massimo disponibile per la valutazione è
pari a 144 punti.
2.2 Criteri da utilizzare da parte del Sovrintendente
per la formazione della graduatoria in caso di parità di punteggio
tra i capi d'istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche
Il Sovrintendente predispone, sulla base dei punteggi
assegnati dai Nuclei, un'unica graduatoria regionale ed individua i capi
d'istituto aventi diritto all'indennità aggiuntiva.
In caso di parità di punteggio, ove non sia
possibile definire la graduatoria degli aventi diritto alla retribuzione
aggiuntiva, sulla base delle risorse assegnate a livello regionale, il
Sovrintendente, solo per i casi interessati, avvia una nuova procedura
di calcolo della ponderazione sulla base degli indici di cui alla tabella
3.
In questo caso la ponderazione relativa al piano
dell'offerta formativa e al contesto socio-economico acquista maggior valore
in quanto viene calcolata sulla base di indici di riferimento incrementati.
TABELLA 3
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Non Rilevabile |
|
Non appare una relazione evidente |
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Ne tengono conto in misura apprezzabile ovvero Non Rilevabile |
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Ne tengono conto in modo evidente e coerente |
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La somma dei punteggi così ottenuti per ogni processo dà luogo alla nuova valutazione complessiva dei casi che risultavano a parità di punteggio. Nell'eventuale ulteriore parità prevale l'anzianità di servizio.
2.3 Valutazione dei capi d'istituto in servizio
presso l'Amministrazione della Pubblica Istruzione
I Nuclei di Valutazione procedono all'apprezzamento
delle attività dei capi d'istituto secondo i criteri e le modalità
di seguito indicate in applicazione a quanto stabilito nella C.M. n. 312
del 21 dicembre 1999.
La valutazione riguarda al massimo tre progetti/processi
descritti dal capo d'istituto attraverso l'autoanalisi.
a) Criteri di valutazione
La valutazione avviene in conformità ai seguenti
criteri:
· risultati ottenuti nei progetti/processi
realizzati a fronte degli obiettivi assegnati;
· livello di complessità dei progetti/processi
realizzati (anche in relazione ai contesti organizzativi in cui sono stati
sviluppati)
· livello di connessione dei progetti/processi
realizzati con il miglioramento del sistema scolastico;
· livello di connessione dei progetti/processi
realizzati con l'attuazione dell'autonomia.
b) Giudizio qualitativo
Ogni progetto/processo viene preso in esame alla
luce dei criteri sopra espressi e per ogni criterio viene formulato un
giudizio qualitativo, secondo la seguente scala di valutazione:
TABELLA 4
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1. Livello di raggiungimento degli obiettivi |
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2. Livello di complessità del progetto/processo |
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3. Connessione con il miglioramento del sistema scolastico |
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4. Connessione con l'attuazione dell'autonomia |
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Nel caso in cui non siano disponibili sufficienti
elementi di conoscenza, non si esprime un apprezzamento (non rilevabile).
Per ogni criterio proposto vengono riportati alcuni
indicatori da tenere in considerazione ai fini della formulazione del giudizio:
· Livello di raggiungimento degli obiettivi.
In questo caso occorre far riferimento alle valutazioni espresse dal dirigente
responsabile dell'ufficio presso cui il capo d'istituto presta la propria
opera.
· Livello di complessità del progetto/processo
(anche in relazione al contesto organizzativo in cui è stato sviluppato):
- tipologie e quantità dei collegamenti organizzativi
previsti;
- quantità e qualità delle variabili
economiche, umane, tecnologiche e organizzative interessate;
- livello di innovazione degli strumenti utilizzati
e delle soluzioni definite;
- complessità informativa gestita.
· Connessione del progetto/processo con il miglioramento del sistema scolastico:
- tipologia e importanza delle dimensioni interessate
del sistema scolastico;
- integrabilità degli esiti di progetto/processo
con il sistema scolastico;
- impatto del progetto/processo su risorse professionali,
finanziarie, tecnologiche del sistema scolastico.
· Connessione del progetto/processo con l'attuazione dell'autonomia:
- contesto di riferimento dichiarato del progetto/processo;
- ambito territoriale di applicazione del progetto/processo;
- contributo degli esiti del progetto/processo ai
processi decisionali ed operativi degli istituti.
3. L'ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEI NUCLEI
DI VALUTAZIONE
Particolare importanza per la realizzazione del
processo riveste l'iniziativa di formazione dei componenti i nuclei, della
durata di due giorni, che deve essere realizzata, a cura dei Sovrintendenti
scolastici, prima dell'inizio dei lavori e verterà sui seguenti
temi:
· il contesto di riferimento della valutazione
dei capi d'istituto: l'istituto dell'autonomia e il nuovo ruolo dell'Amministrazione;
· le innovazioni contrattuali e normative;
· il ruolo atteso del capo d'istituto;
· la procedura e gli oggetti della valutazione
dell'attività del capo d'istituto;
· gli strumenti di valutazione e la documentazione
predisposti a livello nazionale;
· simulazione del processo di valutazione.
Le iniziative possono essere effettuate in collaborazione
con Università ed Enti che abbiano maturato, a livello territoriale,
esperienze relativamente ai contenuti oggetto dell'iniziativa formativa.
La formazione viene realizzata a livello regionale
se sono costituiti almeno 5 nuclei. Nel caso di costituzione di un numero
inferiore di nuclei, la formazione è realizzata a livello interregionale
secondo le indicazioni di cui all'allegato
E. Ogni corso di formazione attivato coinvolge non meno di
5 e non più di 10 nuclei.
4. IL MONITORAGGIO
L'innovazione introdotta relativamente alla valutazione
dei capi d'istituto è oggetto di un monitoraggio che si configura
come:
· monitoraggio di processo finalizzato a verificare
periodicamente l'andamento del processo promuovendo gli opportuni interventi
volti a garantire l'ottimale svolgimento delle procedure di valutazione;
· monitoraggio dei risultati volto a verificare,
in modo sistematico e strutturato, i risultati complessivi del processo
di valutazione, al fine di promuovere e diffondere nel sistema scolastico
le iniziative più significative segnalate dai capi d'istituto in
servizio presso le istituzioni scolastiche.
Il monitoraggio di processo si articola su due livelli:
· regionale, effettuato dal Sovrintendente,
che è chiamato a coordinare i presidenti dei Nuclei di valutazione;
esso viene avviato all'atto della costituzione dei Nuclei e riguarda l'andamento
delle attività, la tempistica delle valutazioni e il rispetto delle
scadenze programmate, il rispetto e l'uniformità dei criteri di
valutazione adottati;
· nazionale, effettuato dalla Direzione Generale
dell'istruzione secondaria di I grado, che assicura il coordinamento delle
attività poste in essere in ambito regionale, anche attraverso la
realizzazione di incontri periodici con i Sovrintendenti scolastici. Per
sostenere i Nuclei nell'attività di valutazione la Direzione Generale
metterà a disposizione un dossier che raccoglie i passaggi salienti
del processo di valutazione, le tabelle dei punteggi e degli indici di
ponderazione e alcune schede di sintesi.
Il monitoraggio dei risultati si articola su tre livelli:
· territoriale, in cui il Nucleo, a conclusione
del processo di valutazione, sviluppa un'analisi che evidenzi, per ogni
processo, i punteggi medi e massimi attribuiti nelle valutazioni e le iniziative
più innovative e che più qualificano il ruolo del capo d'istituto
nella prospettiva dell'autonomia delle istituzioni scolastiche. Tale analisi
si pone l'obiettivo di fornire un supporto per la conduzione del colloquio
di restituzione degli esiti della valutazione;
· regionale, in cui il Sovrintendente scolastico
attiva un gruppo di lavoro con il compito di elaborare un documento di
sintesi con i risultati più significativi dell'analisi effettuata
dai Nuclei a livello territoriale;
· nazionale, in cui la Direzione Generale
dell'istruzione secondaria di I grado, a conclusione dell'intero processo
di valutazione, raccoglie i documenti di sintesi prodotti dai gruppi di
lavoro regionali al fine di coglierne gli andamenti valutativi, delineare
il quadro delle migliori pratiche professionali registrate, produrre utili
riferimenti e proposte in particolare per l'attuazione dell'autonomia.
Il nuovo sistema di valutazione si inserisce nei
processi di cambiamento in atto nel sistema di istruzione rispetto ai quali
il ruolo del dirigente scolastico assume valore strategico.
I quadri di conoscenza e le esperienze maturate
nell'applicazione delle attuali procedure di valutazione dei capi d'istituto
potranno concorrere a definire sia azioni migliorative sia un sistema di
valutazione che dovrà trovare i necessari adeguamenti nell'ambito
della piena attuazione della dirigenza scolastica.
La presente circolare e i modelli strutturati, che
saranno utilizzati dai capi d'istituto, sono disponibili anche nel circuito
intranet e sul sito www.istruzione.it.
Per eventuali comunicazioni dirette a questo Ufficio,
si prega di utilizzare il seguente indirizzo di posta elettronica:
dg1grado.div1@istruzione.it.
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