Liceo scientifico «E. Boggio Lera» di Catania. Esercizi scritti in classe su materia orale. Quesito
Con fax n. 936 del 19/3/1997 il Preside del locale
Liceo scientifico «E. Boggio Lera», ha chiesto di conoscere
se sia legittimo far svolgere in classe esercitazioni scritte su discipline
orali.
Al riguardo si fa presente che la materia trova
disciplina nell'art. 2 del R.D. 21/11/1929 n. 2049, vigente anche dopo
l'emanazione del decreto legislativo n. 297/94.
Il 1° e 3° comma di detto art. 2 così
recitano: «Il voto di profitto nei primi due trimestri si assegna
separatamente per ogni prova, nelle materie a più prove e per ogni
singolo insegnamento nelle materie comprendenti più insegnamenti».
«I voti si assegnano, su proposta dei singoli
professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo
numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici, fatti
in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante
l'ultimo periodo delle lezioni».
L'interpretazione letterale di dette disposizioni
induce a ritenere, anche per l'uso del plurale del termine «voti»,
che le esercitazioni scritte si riferiscono anche a tutte le materie d'insegnamento
e non già solo a quelle a più prove di cui al 1° comma.
Conseguentemente, dovendosi dette esercitazioni
considerare strumento di valutazione didattica, del pari legittimo deve
ritenersi il concorso di esse alla formazione del giudizio nel profitto.
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