Circolare ministeriale del 2 maggio 1997 prot. n. 763

Liceo scientifico «E. Boggio Lera» di Catania. Esercizi scritti in classe su materia orale. Quesito

Con fax n. 936 del 19/3/1997 il Preside del locale Liceo scientifico «E. Boggio Lera», ha chiesto di conoscere se sia legittimo far svolgere in classe esercitazioni scritte su discipline orali.
Al riguardo si fa presente che la materia trova disciplina nell'art. 2 del R.D. 21/11/1929 n. 2049, vigente anche dopo l'emanazione del decreto legislativo n. 297/94.
Il 1° e 3° comma di detto art. 2 così recitano: «Il voto di profitto nei primi due trimestri si assegna separatamente per ogni prova, nelle materie a più prove e per ogni singolo insegnamento nelle materie comprendenti più insegnamenti».
«I voti si assegnano, su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici, fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni».
L'interpretazione letterale di dette disposizioni induce a ritenere, anche per l'uso del plurale del termine «voti», che le esercitazioni scritte si riferiscono anche a tutte le materie d'insegnamento e non già solo a quelle a più prove di cui al 1° comma.
Conseguentemente, dovendosi dette esercitazioni considerare strumento di valutazione didattica, del pari legittimo deve ritenersi il concorso di esse alla formazione del giudizio nel profitto.


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