Circolare del Ministero del Lavoro n. 120 dell'11 settembre 1997

Trattamento economico di missione.
Rimborso scontrini fiscali per consumazione pasti

Il Ministero del Tesoro - R.G.S. - I.G.O.P. Div. 4.11 rispondendo ad alcuni Uffici che chiedevano di conoscere «se ai fini del rimborso delle spese dei pasti consumati durante gli incarichi di missione possano essere presentati in sostituzione della fattura o ricevuta fiscale gli scontrini fiscali, emessi dagli esercizi di ristoro in ottemperanza del decreto del Ministero delle Finanze 21 dicembre 1992 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 22 dicembre 1992) e successive modificazioni» si è così espressa:
«Al riguardo si fa presente che l'art. 5 del D.P.R. 23 agosto 1988, n. 395, prevede che il rimborso delle spese dei pasti può avvenire esclusivamente dietro presentazione di regolare fattura o ricevuta fiscale.
Successivamente, in attuazione della delega contenuta nell'art. 12 comma 3, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, il Ministero delle Finanze, con il citato decreto ministeriale 21 dicembre 1992, ha disposto che i soggetti obbligati al rilascio della ricevuta fiscale hanno la possibilità di certificare le operazioni effettuate con il rilascio dello scontrino fiscale "a condizione che questo contenga la specificazione degli elementi attinenti la natura, la qualità e la quantità delle operazioni".
In relazione alle anzidette considerazioni, si è dell'avviso che le modalità di documentazione delle spese di vitto, indicate nel predetto art. 5 del D.P.R. 395/88, possano considerarsi implicitamente integrate, dalle sopravvenute disposizioni, nel senso che sia possibile ammettere a rimborso, oltre alla fattura o ricevuta fiscale, anche lo scontrino fiscale, purché lo stesso contenga, oltre alla denominazione o ragione sociale della ditta fornitrice del servizio, anche la descrizione analitica dell'operazione effettuata (natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi che formano oggetto dell'operazione) e sia integrato con le generalità del dipendente fruitore del servizio. Elementi questi necessari per controllare la veridicità della somma, di cui il dipendente chiede il rimborso».


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