Violazione diritto allo studio degli adulti
Cediamo volentieri questo nostro spazio al prof: rallo di Cagliari che parla di un problema che dalla Sardegna investirà tutto il Paese: si tratta della delicata questione dell'educazione degli adulti che il Ministero della Pubblica Istruzione sta via via smantellando nonostante gli appelli dell'Uniobne Europea...

Egregio Direttore,
La questione Eda presenta due diverse facce, entrambe di capitale importanza sotto il profilo del rispetto (o del non rispetto) dei diritti del cittadino. La prima faccia è la seguente: il Ministero dell''Istruzione e, per suo conto, gli Uffici Scolastici Regionali, stanno mettendo in campo azioni volte a cancellare le scuole serali dai percorsi ordinari della scuola pubblica. Prima prospettando un loro riordino nei famigerati CPIA - farraginoso pastrocchio accorpante anche i CTP (Centri Territoriali Permanenti) e altre forme di educazione degli adulti (150 ore, lingua italiana per stranieri, etc.) -, attualmente in attesa di un varo legislativo definitivo, poi imponendo vincoli via via più restrittivi per la formazione delle classi (un certo numero di iscritti, autorizzazione delle classi non in base al numero degli iscritti ma in base agli scrutinati "storici", ad esempio), ora semplicemente imponendo la cancellazione dei bienni dei corsi serali ad indirizzo
tecnico e la quarta classe di quelli ad indirizzo professionale.
Questo, grosso modo, quanto già ho avuto modo di esporLe. E siamo all''altra faccia, quella del metodo. Se l''istituzione dei discutibilissimi CPIA ha seguito un iter parlamentare, un esame da parte della Commissione parlamentare deputata, un qualche confronto con i sindacati e con le parti interessate (convegni, corsi di formazione), il taglio netto di cui Le parlo segue una strada molto più pericolosa da un punto di vista delle dinamiche democratiche. Le faccio l''esempio della mia scuola (l''I.T.C.G. "E. Mattei" di Decimomannu, Cagliari): fino alla metà di giugno il corso, formato dalle canoniche 5 classi, è formalmente confermato, confermati i docenti, acquisite le necessarie iscrizioni, comunicati i relativi incarichi. Da un giorno all''altro arriva la comunicazione informale (prima tramite telefonata, poi con un
documento non ufficiale) che l''organico è stato rivisto in quanto l''autorizzazione al biennio è stata revocata (identica procedure per tutte le altre scuole della Sardegna che offrono percorsi serali per gli adulti). I relativi docenti vengono costretti, in assenza della delibera ufficiale obbligatoria per legge, a far richiesta di trasferimento. E'' subito evidente come la vicenda acquisti la valenza di un''emergenza, appunto, democratica che va ben al di là dell''Eda in sé: con una decisione improvvisa e non concordata, priva di qualunque giustificazione normativa (come dovrebbe essere anche secondo, ad es., la Legge 241 sui procedimenti amministrativi), l''Amministrazione viola l''articolo 34 della Costituzione, l''art. 10 de Contratto Nazionale di Lavoro, interrompe un pubblico servizio (agli iscritti in seconda è impedito di proseguire gli studi), genera una disparità di trattamento fra i cittadini (chi ne ha la possibilità può ricorrer ai privati, gli
altri, la maggioranza, no). Ora, al di là del fatto che l''Unione Europea caldeggia l''incremento dell''attenzione all''istruzione
permanente piuttosto che il suo annichilimento, al di là del fatto che questo percorso dell''Istruzione pubblica è l''ultima spiaggia per gli adulti che vogliano riprendere o completare un importante iter formativo o riqualificarsi professionalmente, non Le pare che questo modo arbitrario e irrispettoso dei valori garantiti dalla Costituzione costituisca, se esteso (evento già in atto, a mio parere) ad altri ambiti sociali, costituisca un pericoloso vulnus per ogni società che voglia definirsi civile? Non Le pare che ogni giornale che faccia dell''autonomia di pensiero la propria bandiera dovrebbe farsi carico di denunciare questi arbitri? Bene, sappia che ho scritto a tutti i più importanti giornali nazionali, riferendo i fatti in oggetto e SOLO la Repubblicanews ha compreso il pericolo, certo non legato alla sola Eda, che in essi si profila. Una lotta è in corso, qui in Sardegna, contro questi abusi, è nato all''uopo un Coordinamento dei Corsi Serali (in nome del quale scrivo), una lotta che, denuncio fortemente, non ha l''appoggio della stampa nazionale né di quella locale, se non per un''informazione cronacistica.
So che la Repubblicanews costituisce un sicuro baluardo contro la deriva da repubblica delle banane che sta trascinando in "imo loco" il nostro amato Paese, e per questo La ringrazio della cortese attenzione che ha voluto riservarci.

Prof. Giovanni Rallo
(Coordinamento Corsi Serali)

 

 

06/07/2011 | 12.14