L'Unicobas scuola aderisce alla manifestazione nazionale del 17 gennaio a Roma (concentramento in Piazza della Repubblica), indetta dai coordinamenti e comitati di genitori e lavoratori della scuola che sono nati nelle varie province italiane in difesa della scuola pubblica e del tempo pieno e prolungato.

In questo modo l'Unicobas prosegue coerentemente lungo il percorso tracciato con gli scioperi e le manifestazioni del 24 marzo, del 6 ottobre e del 29 novembre 2003 indetti contro la manovra della Moratti, portando il proprio contributo a questo estremo tentativo di arrestarla: infatti il 19 gennaio scade il termine per l'acquisizione del parere delle commissioni parlamentari, dopo di che il Governo potrà formalmente procedere alla promulgazione del decreto.

Tale decreto è totalmente negativo perché prevede:

- l'eliminazione del tempo pieno e prolungato come modello organizzativo e didattico;

- l'eliminazione della collegialità dell'insegnamento e la gerarchizzazione dei docenti con l'intoduzione del "tutor";

- i piani di studio personalizzati ed il portfolio che servono ad accentuare e poi a certificare le differenze introducendo una "schedatura" dell'allievo alquanto inopportuna e pericolosa;

L'Unicobas ritiene inoltre che le iscrizioni per l'anno scolastico 2004-2005, che avverranno nel corrente mese di gennaio, debbano avere come riferimento la normativa attualmente esistente, altrimenti le scuole verrebbero gettate nel caos e sarebbe compromesso il regolare inizio del prossimo anno scolastico.