reteComune
movimento di base lavoratrici e lavoratori del Comune di Roma
(ASBEL/CNL – CONFEDERAZIONE COBAS – SLAI/COBAS – UNICOBAS)

Al Sindaco di Roma - On. Walter Veltroni
Ai Capigruppo Maggioranza in Consiglio Comunale
Alle Segreterie dei Partiti di Maggioranza in Consiglio Comunale
NO AL PRECARIATO, NO AL LAVORO A CHIAMATA.
FERMIAMO L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 30 AL COMUNE DI ROMA !
 

Come se non bastassero gli oltre 2000 contratti a tempo determinato,
molti dei quali part-time… i tantissimi contratti di collaborazione
coordinata e continuativa e di consulenza… i circa 350 lavoratori
interinali “prestati” dalla  Worknet (ex Fiat), società di
somministrazione di lavoro… tra poco al Comune di Roma approderanno
anche le insegnanti a chiamata o “job on call”.
A seguito di un presunto accordo tra il Dipartimento XI (politiche
Educative), il Dipartimento I (politiche del Personale), i vertici di
Cgil-Cisl-Uil, autonomi, R.S.U., verrà avviata una procedura per il
reclutamento di personale insegnante a tempo determinato per le soli
sostituzioni brevi, vale a dire per contratti che vanno da un giorno ad
una settimana di lavoro. Si parla, per essere chiari, delle supplenze
delle maestre in malattia e in congedo o assenti per altri permessi.
L’iter di assunzione partirà senza tener conto che a breve verrà
espletato un concorso pubblico per educatrici di asilo nido a tempo
indeterminato, dalla cui futura graduatoria si potrebbe tranquillamente
attingere per l’inserimento di personale con l’incarico di supplenza.
Parte delle partecipanti al concorso, infatti, saranno in possesso del
diploma di maturità magistrale, titolo abilitante all’insegnamento nelle
scuole dell’infanzia.

Il Comune di Roma “fabbrica di precariato” denunciavamo qualche mese
fa. Al suo interno, come abbiamo visto e soprattutto nelle attività
esterne di sua competenza: sono migliaia i precari ultra flessibili
impiegati con le più fantasiose tipologie contrattuali (CO.CO.PRO, Tempo
Determinato, Collaborazioni Occasionali, Part-time, ecc.) nei servizi
esternalizzati, in particolare nella Roma Multiservizi Spa (pulizia
nelle scuole, sorveglianza e piccole pulizie nelle scuole dell’infanzia
e nei nidi, trasporto scolastico, ecc.) e nelle imprese impegnate nei
servizi alla persona (assistenza scolastica agli alunni disabili,
assistenza domiciliare ad anziani, minori, disabili, ecc.).
Ora, grazie agli insensati accordi tra sindacati concertativi e vertici
dell’Amministrazione, ci troviamo di fronte alla piena applicazione
della legge Biagi, di cui, a parole, gli stessi amministratori
capitolini chiedono il superamento ma che, nei fatti, applicano sulla
pelle di centinaia di lavoratrici e di lavoratori.

Come Componenti R.S.U., portavoci del sindacalismo di base, chiediamo
al Sindaco, alla sua maggioranza un segno di inversione di rotta sul
precariato: di ritirare il bando di concorso per insegnanti a tempo
determinato e attingere, per le supplenze brevi delle maestre, alla
futura graduatoria del concorso pubblico per Educatrici di asilo nido.
Da parte nostra, per imporre una svolta nelle politiche del lavoro di
questo Ente, promuoveremo la lotta dei precari e del personale a tempo
indeterminato, assieme alle forze che vorranno condividere l’obiettivo,
per ottenere dalla prossima Amministrazione la realizzazione di una
carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori direttamente e
indirettamente impiegati dal Comune di Roma, che sancisca un livello
minimo di diritti uguali per tutte/tutti, il principio “pari lavoro=pari
diritti e salario”, nel segno della democrazia sindacale, per il netto
rifiuto della legge 30”.

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