Unicobas scuola
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COMUNICATO STAMPA 13.5.2000

DE MAURO DEVE COMINCIARE DALLA TESTA, NON DAI PIEDI DEL PROBLEMA

De Mauro ha oggi dichiarato che avvierà una consultazione delle scuole per definire come impiegare i 1.260 miliardi stanziati per il defunto concorsone. Sarebbe un’ottima iniziativa, se non fosse viziata da una discriminante di fondo: come Berlinguer, De Mauro insiste nella volontà di seguire pedissequamente i dettami del contratto firmato da CGIL, CISL, UIL e SNALS, che indicano una prospettiva largamente impopolare fra gli insegnanti, quella del ricatto. “Ci sono pochi soldi, diamo qualcosa, ma solo ad un fantomatico predefinito 20% di qualità”. Questa ostinazione inaccettabile ha già portato all’affondamento di Berlinguer e non risparmierebbe neanche De Mauro. Il problema va affrontato e risolto alla radice: gli insegnanti italiani sono i peggio retribuiti d’Europa e fra i meno retribuiti del mondo. Non si può rimandare ogni intervento ad un incognito futuro, quando il primo strumento è già nelle mani del Ministro. E’ inutile dire che la questione di una retribuzione adeguata “verrà posto”. Occorre dare un segnale da subito, distribuendo appunto i 1.260 miliardi già stanziati, istituendo ciò che in Italia manca: l’indennità specifica per la funzione docente, senza la quale l’insegnante è confinato irrimediabilmente nel livello del travet.

Il problema della qualità non può essere affrontato seguendo marchingegni ampiamente screditati in categoria, escogitati dalle e per le clientele dei sindacati di stato e non discussi nell’ambito di un ordine professionale dei docenti. Altrimenti si ritorna ai quiz, agli esami estemporanei, alle “patenti didattiche” a punti … esattamente a ciò che è stato spazzato via dalla protesta dei docenti.

Inoltre ancora grava sulla scuola lo spettro di un “disordino dei cicli” che promette il taglio di 80.000 cattedre e lo smantellamento della scuola di base, senza alcuna garanzia di “qualità”. Anzi, la riforma di Berlinguer colpisce in particolare la scuola elementare, al quinto posto nel mondo e la migliore in Italia. Abbia, il nuovo Ministro, il coraggio di denunciare la necessità di rivedere la riforma varata dal suo predecessore.

Sul piano del diritto, De Mauro deve infine ripristinare un confronto democratico che è stato sinora negato dal Governo, aprendo trattative con i sindacati discriminati perché colpevoli di non essersi “allineati”. Berlinguer ha addirittura avocato ai soli firmatari di un contratto totalmente impopolare persino il diritto di convocare assemblee sindacali in orario di servizio, ma ciò non è servito a strozzare la protesta, perché Unicobas e Gilda hanno scaricato sulla piazza e nelle scuole un potere di mobilitazione enormemente superiore a quello dei confederali e dello SNALS. Esattamente per la paura dei sindacati pronta-firma sono state rinviate di due anni le elezioni sindacali.

Questi sono i problemi che deve affrontare e risolvere De Mauro, se vuole avviare un confronto nelle scuole. Altrimenti è solo demagogia.

L’Unicobas attende che si ponga mano in modo deciso alla questione scuola. Solo di fronte ad un piano di consultazione che comprenda anche l’Unicobas ed a fatti concreti, verrà sospeso il blocco totale degli scrutini indetto insieme alla Gilda, che altrimenti scatterà implacabile a fine anno (a partire dal 12 Giugno e, per ora, previsto sino al 16).

De Mauro sta dimostrando intelligenza ed accortezza nelle dichiarazioni: ora deve dar seguito a fatti concreti. Una’occasione importante di confronto si darà nel convegno nazionale (con esonero ministeriale) promosso dall’Associazione “l’AltrascuolA” in collaborazione con il nostro sindacato, che si terrà all’IPSIA “Duca D’Aosta” di V. Taranto 59/T per tutta la giornata del 18 maggio, ed al quale il Ministro è invitato. Se vuole discutere, sarà il benvenuto. E’ comunque confermata la presenza di elementi importanti del suo staff, a cominciare da Benedetto Vertecchi.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)