COMUNICATO STAMPA DEL 13 AGOSTO 2008


VERGOGNOSI I TAGLI SULLA SCUOLA: L'ESEMPIO DI ROMA

VENERDI' 3 OTTOBRE SCIOPERO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE  CONTRO LA MANOVRA

Per dare l'idea della pesantezza della politica scolastica del governo basterà il raffronto fra i posti vacanti e le assunzioni in corso a Roma (rilevazione sull'organico di diritto – dati dell'Ufficio Scolastico Provinciale):

PERSONALE NON DOCENTE:

Direttore dei servizi (segretario):   POSTI VACANTI  "67"   ASSUNZIONI   33

Assistente amministrativo                                               " 987 "                           79

Assistente tecnico                                                             " 327 "                           26

Collaboratore scolastico (bidello)                                 " 3981 "                       317

Relativamente all'entità del numero delle mancate assunzioni, il caso dei collaboratori scolastici è emblematico: infatti oltre ai 3981 posti vacanti, occorre tenere presente che con i posti vuoti per distacchi sindacali e con l'organico di fatto (fotografia reale dei posti che si ha in questa fase dell'anno), le necessità d'organico assommano a 6000 unità. Come si vede, viene coperto con personale stabile appena il 5% circa dei posti (non viene coperto il 95% circa dei posti).

PERSONALE DOCENTE:

Scuola dell'Infanzia:       POSTI VACANTI     "450"             ASSUNZIONI    232

Scuola Primaria (Elementare)                       " 1300 "                                         607

Scuola Media                                                        " 900 "                                        325

Scuola Superiore                                               " 1000 "                                       290

Sostegno alunni diversamente abili              " 2000 "                                      587

Aggiungendo le 18 assunzioni complessive su scuole speciali e personale educativo, si tratta di 2058 assunzioni, a fronte di un "buco" pari a 5698 (solo per i docenti, mancano all'appello 3640 assunzioni, pari al 63,88%). Per una vergogna del genere (che si ripropone anche sul piano nazionale) non esistono giustificazioni possibili.

Questi tagli vanno ben oltre quanto previsto dalla Legge Finanziaria per l'anno in corso, e non sono che l'inizio.

La ministra Gelmini (povera Stella!) ha atteso la fine delle lezioni per uscire allo scoperto con un grande programma di tagli.

A decorrere dall'anno scolastico 2009/2010, ed entro tre anni, saranno cancellati 70.000 cattedre e 40.000 ruoli ATA.

Un taglio che va ad aggiungersi a quello realizzato dal governo Prodi nelle finanziarie precedenti (47.000 posti in meno, comprese le riduzioni già attuate per il prossimo anno scolastico).

Con queste misure si produrranno risparmi di spesa per 7,832 miliardi di euro. Solo il 30% di questi risparmi sarà utilizzato a fini contrattuali per presunte "iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola".

La riduzione sarà del 10% per i docenti e del 18% per il personale ATA. Una media del 12%.

Questi tagli saranno realizzati tramite regolamenti ministeriali! Verranno modificati orario di lavoro, durata delle lezioni e struttura dei programmi.

Si spingerà per tornare al maestro unico alle elementari e per eliminare il tempo prolungato alle medie.

Verranno rivisti gli ordinamenti della secondaria, con l'obiettivo di ridurre drasticamente materie e ore di insegnamento.

Forse si ridurranno le ore a 50 minuti.

Una vera controriforma della scuola in linea con la legge Moratti.

Per fare il tutto, la Gelmini avrà 12 mesi di tempo.

Non male per un paese che in Europa è agli ultimi posti: 69% di diplomati tra i giovani contro il 73% della Germania, il 77% della Gran Bretagna, l'80% della Francia, l'81% del Belgio e della Grecia, l'84% dell'Irlanda, l'86% della Finlandia e la metà dei laureati della media UE.

Ovviamente questi tagli penalizzano le nuove assunzioni.

Anche per il rinnovo contrattuale(biennio economico 2008-9) il responso è negativo, visto che Prodi per l'anno in corso non ha stanziato un euro.

Se ne riparlerà nel 2010.

La finanziaria prevede inoltre l'innalzamento drastico di un punto percentuale, dall'anno scolastico 2009/2010, del rapporto docente-alunni, con conseguente "ingrossamento" e diminuzione delle classi.

Tremonti riassume il tutto nella finanziaria.

Stefano d'Errico (Segretario nazionale del sindacato l'AltrascuolA Unicobas)