La svolta di Caserta: requiem per la Scuola Pubblica

Avevamo già capito da un pezzo che l'attuale Ministro della Pubblica Istruzione non avrebbe stravolto la Riforma di Letizia Moratti e l'ultima circolare sulle iscrizioni per il prossimo anno scolastico ce lo ha confermato.

Ma le proposte fatte da Fioroni durante il summit di Caserta si sono spinte a prefigurare un modello privatistico di Scuola che,se al governo ci fosse stato il centro-destra,avrebbe fatto gridare i sindacati maggioritari allo scandalo.

In sostanza il Ministro richiede la riscrittura del sistema contabile delle Scuole per far  goder loro dei vantaggi derivati dalle donazioni al pari delle cosiddette Fondazioni; i singoli Istituti potrebbero gestire i loro fondi affiancando ai Dirigenti Scolastici dei "Comitati Esecutivi" formati da rappresentanti di impresa,di enti locali e del terziario.

Fioroni auspica per la Scuola Pubblica un sistema dove,i privati che effettuano donazioni (che ovviamente lo fanno anche per poterle dedurre dal reddito imponibile),possono poi gestire complessivamente le risorse degli Istituti e quindi,indirettamente,anche didattica ed attività culturali.

In effetti questo tipo di meccanismo era stato già pensato dalla Moratti nella bozza di riforma della Scuola Superiore ,nell'art. 1 del DLgs 226/2005.

Insomma , se prima il precedente governo di centro-sinistra aveva concesso finanziamenti pubblici a scuole private,ora questo governo concede fondi privati alla Scuola Pubblica per compensare gli scarsi investimenti nel settore.

Rembado dell'ANP auspica la creazione di Consigli di Amministrazione che inglobino gli attuali Consigli d'Istituto non più in grado evidentemente di gestire situazioni contabili troppo complesse e variegate.

Si continua così a percorrere il cammino verso la scuola-azienda e chi continua a credere nella  Scuola Pubblica come Istituzione riceve la sua ennesima delusione.