Nelle principali citta' punte tra il 60 e l'80%
Scuola, Unicobas: massiccia adesione allo sciopero
Fassino: ''Stravolto il sistema italiano''. Epifani: ''In piazza contro politiche di riduzione dei diritti come il tempo pieno''
 
 Roma, 15 mag. - (Adnkronos) -

Massicia adesione allo sciopero indetto per oggi dal mondo della scuola. Ad annunciarlo e' l'Unicobas secondo cui dalle prime rilevazioni sulla partecipazione nelle principali citta' si sono registrate punte di adesione che oscillano dal 60 all'80%. La manifestazione e' stata organizzata dai Comitati e coordinamenti dei genitori e degli insegnanti contro il progetto di riordino della scuola voluto dal governo Berlusconi.
La segreteria nazionale dell'Unicobas esprime ''piena soddisfazione per uno sciopero da noi fortemente voluto in contrapposizione alla vergognosa Controriforma Moratti, a maggior ragione visti i tentennamenti e le ambiguita' dei Sindacati Confederali che, a parole contrari, non sono ancora scesi a vie di fatto, nonostante l'enorme malcontento della categoria. Un malcontento che ha spinto comunque Cgil e Cisl a partecipare alla manifestazione che oggi riempie le strade della Capitale da Piazza Esedra a Piazza Navona''.
In piazza a Roma anche Piero Fassino: ''La parola riforma non va adottata in questo caso, perche' ha una valenza positiva - commenta il leader della Quercia - si tratta, invece, di provvedimenti che stravolgono il sistema scolastico italiano. Piuttosto, parliamo di una 'non riforma'''.
Fassino non usa mezzi termini per criticare la scuola disegnata da Letizia Moratti.: ''Questa non e' una riforma. Con le misure che la Moratti ha assunto si sta stravolgendo il sistema scolastico, si sta riducendo la qualita' della formazione e del patrimonio educativo che si trasmette ai ragazzi. Abbiamo quindi una scuola che da' ai ragazzi e ai giovani italiani meno di quanto abbiamo avuto fin qui''.
''E' significativo che tutte le misure adottate dalla Moratti -fa notare ancora Fassino- sono di destrutturazione. Si destruttura, infatti, la scuola a tempo pieno e non si ha una politica per l'infanzia. Viene proposta una riorganizzazione dei cicli che di fatto diminuisce di un anno l'obbligo scolastico. Inoltre, con la canalizzazione a 13 anni, si ritorna alla scuola che c'era prima del '63 e cioe', quando c'erano le scuole medie e quelle di avviamento professionale''.
Determinata l'adesione della Cgl alla manifestazione di oggi. ''La quarta - prescisa Guglielmo Epifani - in cui il mondo della scuola negli ultimi mesi si e' mobilitato per la difesa della scuola pubblica e contro la riforma della Moratti, rappresenta la conferma che il movimento va avanti e che la Moratti non lo ferma, anzi cresce con un coinvolgimento molto forte dei genitori e degli enti locali''.
Il segretario generale della Cgil, ribadendo la contrarieta' del sindacato alle riforme in atto e annunciando l'adesione alla protesta di oggi prosegue: ''In queste mobilitazioni e' forte il rifiuto di politiche di riduzione dei diritti come il tempo pieno, gli organici per il funzionamento della scuola e l'obbligo scolastico. Le politiche del governo in materia di scuola, universita' e ricerca vanno in una direzione opposta rispetto a quello di cui ci sarebbe bisogno. La mobilitazione di oggi vede quindi insieme le ragioni della difesa della scuola pubblica e il rifiuto delle scelte del governo su universita' e ricerca: il mondo dei saperi scende in campo perche' esiste un naturale terreno comune fra scuola, universita' e ricerca''.