Università di Milano Statale - Senato Accademico
From: Nicola Manini <Nicola.Manini@mi.infm.it>
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Il Senato accademico dell'Università degli Studi di Milano, riunito
il 14 ottobre 2008, viste le numerose prese di posizione nei confronti
della
politica universitaria del governo registrate nei giorni scorsi, ribadisce
il proprio pieno consenso con la linea sviluppata dalla CRUI, in
particolare nella mozione dello scorso 24 settembre, per incisivi interventi
di rinnovamento e contro i tagli previsti per il sistema
universitario dalla manovra finanziaria di fine luglio e dalla legge
finanziaria in corso di elaborazione. Tagli che, se attuati,
determinerebbero una situazione del tutto insostenibile per gli atenei,
con effetti irreversibili sulle loro funzioni scientifiche e un
degrado irrimediabile dell.offerta formativa e di servizi per gli studenti.
Il Senato accademico rileva d'altra parte come già con riferimento
al 2009 la nuova normativa comporti effetti negativi per l'ateneo, in particolare
sui finanziamenti per la ricerca e le prospettive per i giovani e sulle
condizioni retributive del personale tecnico e amministrativo.
Il Senato accademico dell.Università degli Studi di Milano è
profondamente convinto della assoluta necessità e urgenza di un'azione
di riforma e di rilancio del sistema delle università pubbliche,
basato prioritariamente:
- sull'attivazione di un adeguato sistema di valutazione della didattica
e della ricerca,
- sulla revisione della governance,
- su nuove e più trasparenti procedure di reclutamento fondate
sulla valorizzazione del merito,
- sul rilancio del dottorato di ricerca,
- su una rinnovata politica per il diritto allo studio.
Il Senato accademico è altresì convinto che tale processo
richieda la più larga convergenza all'interno e all'esterno degli
atenei e comportamenti
conseguenti all'importanza degli obiettivi in gioco e alle responsabilità
di ognuno. A tali criteri il Senato accademico continuerà per parte
sua a
ispirarsi anche nella determinazione degli orientamenti e delle scelte
più specifiche che si renderanno indispensabili per l'ateneo nel
corso dei
prossimi mesi.
(Approvata con 4 astensioni) _______________________________________________________________________
Università di Verona - Facoltà di Scienze MFN
From: Alessandro Romeo <alessandro.romeo@univr.it>
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Il Consiglio di Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali,
nella seduta del 15/10/2008, all'unanimità del numerosissimi presenti,
ha deciso
di sospendere le attività didattiche in aula per tutto il mese
di ottobre a meno di eventuali modificazioni legislative che potranno intercorrere
e
riguardanti la legge 133/2008 (conversione del DL 112/2008). Come potete
immaginare, la motivazione della nostra protesta, che si
unisce ad analoghe manifestazioni in altri atenei italiani, è
legata ai tagli ingiustificati che questa legge opera sul sistema universitario
italiano.
In particolare si è rilevato come insopportabile l'essere destinatari
di tagli indiscriminati, del tutto indipendenti da una seria ed approfondita
valutazione della qualità della nostra ricerca e della nostra
didattica, ovvero dei nostri prodotti. Come professori e ricercatori siamo
abituati
ad essere valutati e solo conseguentemente ad una seria valutazione
siamo disposti ad accettare di essere eventualmente premiati o penalizzati.
Siamo quindi disposti ad una attenta analisi su ciò che funziona
e ciò che non funziona nella università italiana, ma non
siamo disposti ad essere
penalizzati indipendentemente dalla qualità del nostro operato!
In particolare a Verona dove l'Ateneo ha saputo amministrare oculatamente
sia
il Bilancio che la qualità della propria ricerca ed offerta
didattica, questi tagli risultano ancora di più ingiustificati.
Manifesteremo il nostro disaccordo sospendendo già dal giorno 15
Ottobre le attività didattiche in aula, informando gli studenti
su come funzionano i sistemi universitari in Italia e nel mondo, e sul
perchè di
questa protesta. Le lezioni sospese saranno recuperate in modo da non
arrecare alcun danno agli studenti. Durante il periodo di sospensione
didattica i docenti saranno tutti disponibili per incontrare gli studenti,
per le attività di tutorato e per accoglierli in Facoltà
secondo i loro
bisogni.
I destinatari della protesta non sono gli studenti, che anzi sono una
delle risorse più pregiate del nostro Paese! _______________________________________________________________________________
Università e Politecnico di Bari - Assemblea Generale
From: Cib-UNICOBAS cibunicobas@ateneo.uniba.it
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L'Assemblea generale di studenti, precari, personale t.a. e docenti
dell'Università e del Politecnico di Bari, convocata dalle OO.SS.
CIB-Unicobas
ed RdB-CUB, tenutasi il giorno 15/10/2008 presso l'Aula Magna della
Facoltà di Agraria per discutere delle conseguenze che l'applicazione
della L.133/08 produrrà sul sistema universitario e sulla ricerca
del nostro paese ha deliberato quanto segue:
1) rigetta totalmente la L. 133/08, della quale richiede
il ritiro incondizionato al ministro Gelmini, che, accogliendo le indicazioni
ai
tagli di spesa indiscriminati
di 1,5 miliardi di euro previsti dai ministri Tremonti e Brunetta,
pone le basi per lo smantellamento delle
funzioni costituzionali affidate
alle Università per l'alta formazione culturale, garantita almeno
sulla carta in ugual misura a tutti i ceti
della popolazione, e lo sviluppo
della ricerca di base del nostro paese, oltre che del diritto allo studio
e alla libertà di ricerca e insegnamento.
2) ritiene che di fronte alla gravità delle
conseguenze che produrrà la legge, scadimento dell'offerta formativa
e dei servizi, per la
riduzione del personale tecnico
amministrativo e docente conseguente al blocco del turn-over, e depotenziamento
della ricerca, per la riduzione
delle assunzioni di giovani ricercatori,
difficoltà di funzionamento delle Università, per la riduzione
dei finanziamenti, in un'ottica assolutamente
non corporativa, pur considerando
improcrastinabile una vera riforma dell'Università, sia necessario
continuare la protesta con una forte
mobilitazione unitaria di tutte
le componenti del mondo universitario, cercando allo stesso tempo di limitare
in questa fase i disagi agli
studenti, che diventerebbero inevitabili
in caso di inasprimento delle proteste;
3) considera fondamentale aderire e/o adottare iniziative
di lotta forti ed incisive, quali lo sciopero generale del 17/10 indetto
dai
Sindacati di Base e lo sciopero
della Scuola e dell'Università del 30/10 indetto dai sindacati CGIL,
GILDA e UNICOBAS, nell'ottica di:
a. saldare le
lotte nell'Università con le lotte contro i tagli nella Scuola e,
in generale, con le proteste contro gli attacchi al mondo del
lavoro e al pluralismo dell'informazione;
b. ribadire
che quello allo sciopero è un diritto legittimo dei lavoratori in
un momento in cui con atti d'imperio si vuol procedere ad
alienarlo, proprio per zittire una protesta montante e coordinata che ha
le potenzialità per informare adeguatamente un'opinione pubblica
strumentalmente resa ostile alle questioni dell'Università e della
Pubblica Amministrazione
Per quanto riguarda il documento prodotto dalla riunione congiunta del
13/10 del S.A.-C.d.A. dell.Università di Bari, pur condividendo
la comune
preoccupazione per le conseguenze gravi che L. 133/08 potrà
produrre per l'Università di Bari in particolare e per le Università
meridionali più in
generale, ed apprezzandone l'invito alle Facoltà a suscitare
un dibattito più ampio, l'Assemblea ritiene lo stesso documento
un segnale decisamente
insufficiente e debole per contrastare le decisioni governative e gli
scenari di grave crisi che queste prefigurano per il sistema universitario
italiano, che rischia la paralisi totale a partire dal 2010, come ha
peraltro più volte ricordato il Rettore Petrocelli stesso nelle
dichiarazioni alla stampa degli ultimi giorni.
L'Assemblea ritiene, dunque, a fronte dello scenario inquietante rappresentato
anche dal Rettore Petrocelli, che siano necessarie risposte
e scelte forti, anche a livello istituzionale. In questo senso ribadisce
la richiesta della sospensione dell'inaugurazione dell.A.A. 2008-2009,
concordata eventualmente con le altre Università di Puglia e/o
meridionali, trasformandola in un confronto aperto con l'opinione pubblica
e le istituzioni del territorio pugliese, nonché con i propri
rappresentanti presenti in Parlamento, sul destino delle Università
statali regionali.
L'Assemblea chiede che in tale occasione il Rettore illustri, con dati
puntuali alla mano, di cui l'amministrazione dispone, la previsione delle
effettive conseguenze dell'applicazione della L. 133/08 per l'Ateneo
Barese e delle ricadute che queste potranno avere sul territorio, a
cominciare dall'aumento delle tasse per gli studenti fino alla impossibilità
di assorbire gli studenti provenienti da un bacino di utenza
allargato dalla eventualità non remota della chiusura di altre
sedi universitarie.
Un'eventuale inaugurazione dell.A.A. che non tenga conto della seria
preoccupazione che il movimento di protesta sta esprimendo in questi
giorni non potrebbe che essere vista come una decisione inopportuna
calata dall'alto ed inefficace rispetto all'attacco che l'Università
pubblica sta
subendo.
Iniziative diverse di discussione e di protesta scaturite in diverse
Facoltà, vedi Farmacia, Lettere, Scienze Politiche, Fisica, ecc.,
che si
stanno svolgendo in questi giorni, sono accolte positivamente come
momenti di crescita e di allargamento della mobilitazione, ma allo stesso
tempo si
rende necessario dare maggiore informazione, sia all'interno che all'esterno
dell'Università, e stabilire un coordinamento più stretto
tra
le stesse iniziative.
A tale scopo, nell'evidenziare in questo frangente l'impellente necessità
di far prevalere i momenti di unità rispetto alle divisioni per
sigle,
l'Assemblea decide di costituire una lista di distribuzione di posta
elettronica tra tutti coloro che vorranno partecipare ai momenti di
mobilitazione, rivolta all'Università e al Politecnico di Bari,
al CNR e all'INFN, e di costituire un gruppo di coordinamento con referenti
delle
diverse realtà.
L.Assemblea invita tutte le Facoltà dell'Università e
del Politecnico di Bari, a:
a. convocare assemblee specifiche aperte a tutti
per discutere della L.133/08;
b. chiedere il ritiro della stessa legge e la sospensione
dell'inaugurazione dell.A.A.;
c. i docenti a bloccare la didattica, a partire anche
da forme progressive di blocco, e/o ad attenersi allo svolgimento dei soli
compiti previsti per legge.
L'Assemblea invita infine i Rettori delle Università pugliesi
a sollecitare in sede CRUI le dimissioni di tutti i Rettori delle Università
italiane, come atto di estrema responsabilità istituzionale.
L'ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI, RICERCATORI PRECARI, PERSONALE T.A. E DOCENTI
BARI, FACOLTA' DI AGRARIA, 15.10.2008 _________________________________________________________________________
Facoltà di Ingegneria, Università della Calabria
From: Paolo Pugliese <pugliese@unical.it>
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L'Assemblea di Docenti, Ricercatori e studenti della Facoltà
di Ingegneria dell'Università della Calabria, riunitasi il 16 Ottobre
in concomitanza con il dibattito per l'elezione del Preside, ha visto una
presenza numerosissima e un dibattito articolato sulla Legge 133 - ex Decreto
Gelmini.
I toni e i contenuti unanimi di contestazione determinano la necessità
di continuare nella discussione e nella protesta, mediante uno stato di
agitazione permanente e forme di lotta conseguenti, e con la piena e convinta
adesione della Facoltà alle proteste che già coinvolgono
l'Ateneo.
Rende, 16 Ottobre 2008 - Approvato all'unanimità ___________________________________________________________________________
DOCUMENTO COMITATO DI PRESIDENZA FACOLTA' DI SCIENZE MFN - Universita'
di Pisa
From: Laura Andreozzi <andreozz@df.unipi.it>
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Il Comitato di Presidenza della Facolta' di S.M.F.N., riunitosi in data
14 ottobre 2008:
- vista la mozione approvata dal Consiglio di Facolta' del 9 ottobre
u.s. di forte protesta per l'impatto della Legge Finanziaria n. 133 del
6.8.2008 sull'Università pubblica
- preso atto dell'ampia adesione di professori e ricercatori all'invito,
in essa contenuto, di dichiarare la propria indisponibilita' a svolgere
attivita' didattica aggiuntiva rispetto al compito istituzionale assegnato
dalla Facolta'
- valutando che cio' potrebbe concretizzarsi nell'impossibilita' di garantire il regolare svolgimento dei corsi di insegnamento attivi
ESPRIME
parere favorevole alla proposta del Preside di sospendere l'attivita'
didattica dal 16 al 20 ottobre incluso, al fine di valutare le azioni da
intraprendere per garantire la regolarita' della didattica nei corsi
di studio della Facolta', nel rispetto dei diritti degli studenti, ma anche
della volonta' e dei compiti istituzionali dei singoli professori e
ricercatori.
Il Comitato di Presidenza invita i professori e i ricercatori a fare
opera di informazione e sensibilizzazione degli studenti e della cittadinanza
sugli impatti negativi della Legge Finanziaria sull'Universita' pubblica,
mantenendo alto e costante il livello di attenzione su queste tematiche.
Auspica infine che vengano individuate, sia a livello di Ateneo che nazionale,
forme incisive di protesta da affiancare a quelle gia' in atto da giorni
da parte degli studenti. ____________________________________________________________________________
Assemblea di Ateneo - Università di Palermo
From: ANDU-UNIPA <anduesec@tin.it>
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COMUNICATO STAMPA
Grande partecipazione all'Assemblea di Ateneo promossa da ANDU, CISAL-Universita',
CISL-Universita', CNU, FLC-CGIL, SNALS-Universita',
UDU, UIL P.A.-U.R.AFAM di Palermo.
L'Aula Magna della Facolta' di Ingegneria di 1000 posti non e' riuscita a contenere la partecipazione di oltre 4000 tra studenti (tantissimi!), precari, docenti, amministrativi e l'Assemblea si e' tenuta nell'atrio esterno della Facolta' di Architettura di Viale delle Scienze. A sostegno delle manifestazioni di protesta e della difficile situazione in cui versa l'Ateneo e tutta l'Universita' italiana, sono intervenuti il rettore Silvestri ed il prossimo rettore Lagalla. Unanime e' stata la richiesta di immediata abrogazione della legge 133 che riduce drasticamente il numero dei docenti, impedisce l'accesso dei giovani alla docenza, peggiora l'offerta didattica con danno agli studenti, decurta i fondi per l'ordinario funzionamento degli atenei e da l'avvio alla privatizzazione dell'universita' pubblica. L'assemblea inoltre, dopo aver ascoltato le varie componenti ed approvato i documenti prodotti da varie Facolta', all'unanimita' ha stabilito quanto segue:
sono indette per Martedì 21 ottobre in tutte le Facolta', a partire
dalle ore 9,00 Assemblee tematiche sulla legge 133 e a seguire tutte le
componenti dell'Ateneo si concentreranno alle 11,00 in viale delle
Scienze, davanti la Facolta' di Ingegneria, per proseguire con un corteo
cittadino, in modo che anche la gente conosca i motivi del disagio
dell'Universita'. Inoltre, gli studenti hanno annunziato di aver
organizzato per lunedì 20 di mattina un corteo che partira'
da Viale delle Scienze alle ore 9,00 e arrivera' a Palazzo Steri.
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Mozione Facoltà Scienze Formazione - Università di Palermo
From: gianna cappello <giannacappello@LIBERO.IT>
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COMUNICATO del Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione
16 ottobre 2008
Con riferimento al crescente stato di agitazione espresso, sia a livello
nazionale che locale, da tutti gli attori del mondo accademico italiano,
il Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione, riunito
nella seduta del 15 ottobre u.s., ha ribadito la propria totale contrarietà
ai
provvedimenti riguardanti la Ricerca e l'Università contenuti
nella Legge n.133/2008 <<Conversione in legge, con modificazioni,
del Decreto Legge 25
giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,
la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della
finanza pubblica e la perequazione tributari>>.
La Facoltà ritiene inaccettabile che un provvedimento finanziario
e amministrativo dello Stato incida così profondamente sul sistema
universitario pubblico nazionale, tutelato dalla Costituzione a garanzia
della libertà di ricerca e d'insegnamento e degli interessi generali
del
Paese, costringendolo a ridisegnare radicalmente e negativamente le
proprie attività istituzionali di didattica e di ricerca. In particolare,
il Consiglio della Facoltà:
- ha espresso forte preoccupazione e disagio per i consistenti e drammatici
tagli programmati sul Fondo di Finanziamento ordinario e sui Finanziamenti
per la ricerca PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) con le
relative e drammatiche conseguenze sullo smisurato aumento delle tasse
universitarie, la precarizzazione del lavoro universitario, l'aumento dei
corsi di laurea a numero chiuso e la soppressione di altri corsi di laurea
carenti di docenza qualificata;
- ha manifestato la propria disapprovazione alla trasformazione degli
Atenei in Fondazioni private ed alle relative, rilevanti ripercussioni,
soprattutto nel contesto territoriale del Mezzogiorno d'Italia, sugli
strumenti di gestione e controllo, sulla privatizzazione dei rapporti di
lavoro e sul principio costituzionale del diritto universale allo studio;
- ha condiviso le posizioni della Conferenza dei Rettori delle Università
Italiane delineate nel Documento dell'Assemblea CRUI del 25 settembre 2008
"Linee di intervento della CRUI alla vigilia del nuovo anno accademico".
Il Consiglio di Facoltà ha di conseguenza deliberato di protestare
attivamente mediante:
- l'indizione di un'Assemblea generale di Facoltà presso l'Albergo
delle Povere il 23 ottobre p.v., con la partecipazione dei docenti, dei
ricercatori, del personale tecnico e amministrativo e degli studenti di
tutti i propri Corsi di Laurea;
- la destinazione di una parte delle ore di attività didattica
alla presentazione agli studenti della Legge n.133/2008, delle sue prevedibili
ripercussioni sul sistema universitario italiano e delle ragioni di dissenso
della Facoltà.
La Facoltà di Scienze della Formazione chiede al Rettore e agli organi di governo di Ateneo di dare seguito a tutte le possibili iniziative per indurre il Governo e il Parlamento a modificare significativamente la Legge n.133/2008 e ad arrestare la completa dequalificazione del sistema universitario pubblico nazionale.