Unicobas scuola
federazione sindacale dei comitati di base
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COMUNICATO STAMPA 22.9.2000
L’UNICOBAS RADDOPPIA: SCIOPERA IL 9 ED IL 16 OTTOBRE

SCIOPERO DEL 9 OTTOBRE

L’Unicobas prende atto dello sciopero finalmente proclamato da CGIL, CISL, UIL e SNALS. Nello spirito unitario (solo da noi) dichiarato sin dall’inizio, l’Unicobas ritiene che nell’attuale situazione la protesta debba venire potenziata al massimo per fornire un’occasione di vero protagonismo alla base della scuola, a tutti gli insegnanti, indipendentemente dal “credo” sindacale. Per questo aderisce allo sciopero del 9 Ottobre e sarà in piazza nella manifestazione nazionale con un proprio spezzone di corteo, nell’ambito di una vertenza che è iniziata con le lotte di Febbraio e che Confederali e SNALS sono costretti a subire e tentano di cavalcare. L’Unicobas non è disposto a lasciare che i firmatari del contratto del “concorsone” oggi egemonizzino la protesta, riconducendola ad una piattaforma che, non menzionando minimamente i 1.260 miliardi sospesi dopo l’abolizione di quell’operazione, lascia intendere come l’idea dei quiz non sia morta, come Confederali e SNALS siano in stato confusionale e quanto fra loro (CGIL “docet”) alligni ancora la tentazione di ribadire un volgare meccanismo lobbystico, con nuovi giudizi estemporanei e pretestuosi. Gli avvocati non vengono certo “valutati” dai magistrati, ma c’è chi pensa a note di merito dei presidi. Nessuno penserebbe mai di subordinare anamnesi e terapie dei medici alle indicazioni dei pazienti, però si crede di poter confondere i ruoli fra insegnanti, alunni e famiglie. Nè il nodo può essere sciolto con l’introduzione del “cottimo” (dare un “vero aumento” solo a chi lavora di più). La funzione docente non è di tipo impiegatizio e non si può esprimere agli stessi livelli su 18 o 32 ore settimanali! La verità è che la scuola sarà in piazza, sia il 9 che il 16 Ottobre, per rivendicare un trattamento degno dei professionisti dell’educazione, contro le mance di De Mauro, ma anche contro diktat e bassa cucina di sindacalisti in carriera aspiranti “valutatori” e di associazioni professionali che mirano al lucro.

Il dato nuovo, ed assai rilevante, è che oggi finalmente tutti scioperano per un salario europeo, battaglia inaugurata dall’Unicobas nei primi anni ‘90. Porteremo sino in fondo la vertenza e mettiamo in guardia il Governo ed i sindacati sino a ieri conniventi con la politica di dequalificazione dello status dei docenti: questa volta non potranno cavarsi d’impaccio con il vecchio gioco delle parti. La scuola è finalmente in piedi e lotta compatta. La protesta si attuerà comunque, anche se i quattro dovessero firmare mercoledì un’intesa con Amato che riportasse in voga i 700 miliardi già promessi e ritenuti insoddisfacenti dalle stesse Confederazioni e dallo stesso SNALS: 700 o 1.000 miliardi rappresentano solo poco più del doppio delle 30.000 lire pro-capite offerte da De Mauro (400 miliardi). Occorre una vera svolta!

L’altro elemento fondamentale è il profondo dissenso sul “Disordino dei Cicli”, affatto registrato da Confederali e SNALS, i quali tacciono completamente su di un’operazione che si delinea come drammatica per la scuola italiana. Un’operazione che metterà fuori combattimento la scuola elementare, segmento di maggior qualità, e taglierà complessivamente 80.000 cattedre equamente distribuite fra primarie e medie, mettendo in crisi di stallo anche i saperi ed il valore della scuola superiore.

ACCORDO CON GILDA SU SCIOPERO ED INIZIATIVE PER IL 16 OTTOBRE

L’Unicobas ha incontrato i responsabili della Gilda ed ha rilevato importanti convergenze: ai primi posti cancellazione dell’art. 29 del CCNL (differenziazioni per il 20% dei docenti) ed istituzione dell’indennità di funzione docente. Per questo motivo, nella necessità di ricostruire il fronte che ha determinato il seppellimento del “concorsaccio” con lo sciopero e la manifestazione del 17 Febbraio scorso, l’Unicobas DIFFERISCE LO SCIOPERO ANNUNCIATO PER IL 6 OTTOBRE A LUNEDI’ 16 e preannuncia che per quella data sono allo studio iniziative comuni con la Gilda.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)