SUL TEMPO PIENO BERLUSCONI E LA GELMINI MENTIVANO
SAPENDO DI MENTIRE
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-COMUNICATO STAMPA DEL 2.3.2009 –
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Tutti ricordano che sia Berlusconi che la Gelmini, al momento della
discussione parlamentare della “riforma” e nei momenti topici delle lotte,
si sono sperticati nel dire che il tempo pieno sarebbe “cresciuto” con
l’impiego delle risorse “liberate” dai tagli. Ora che sono stati rese note
le cifre relative alle preferenze delle famiglie per il tempo scuola relativo
al prossimo anno per la Primaria e che le 40 ore sono state chieste ufficialmente
dal 34% dei genitori con una crescita della domanda pari al 7% netto rispetto
all’anno scolastico in corso, il Ministero stesso fa sapere – così
come del resto era già disposto dai decreti attuativi relativi alla
formazione degli organici – che solo il 27% (dato attuale) sarà
autorizzato. Le “risorse” si sono “liberate” (massacrando l’organizzazione
didattica complessiva della scuola Primaria e dello stesso “tempo pieno”
residuale), ma dov’è la “crescita” del tempo pieno? La verità
è una sola: Berlusconi e la Gelmini – i quali puntavano sull’azzardo
di una decrescita della domanda in favore della loro ridicola “invenzione”
dei modelli a 24 e 27 ore, scelta solo ...poverini... rispettivamente dal
3 e dal 7 per cento – bluffavano spudoratamente, ovvero mentivano
sapendo di mentire !
In verità, solo sulle future prime elementari, ben 300.000 famiglie
resteranno all’asciutto: ovvero senza tempo pieno. Daranno loro poco più
della metà delle 40 ore richieste: una vergogna per uno stato di
diritto ed un bel regalo per le scuole private e confessionali, alleate
del Governo per mero opportunismo. Cosa faranno queste famiglie ? Cederanno
e si andranno a pagare quello che invece sarebbe un loro diritto od occuperanno
le scuole ? Peccato che quel reazionario di Sacconi – dopo il DL che elimina
di fatto il diritto di sciopero - non abbia ancora pensato a come
evitare il sacrosanto diritto di manifestare (e con forza), ancora (per
quanto?) garantito dalla Costituzione. Che farà il Governo “liberale”
del faccendiere di Arcore, dei post (?) fascisti e delle bande e ronde
padane ....metterà in galera anche quella parte dei suoi elettori
che hanno creduto alle lusinghe sul tempo pieno? Staremo a vedere.
Per quanto ci riguarda, lavoreremo per l’unità di lotta fra insegnanti
e genitori. Lo riferiranno da Vespa, a “Ballarò” o nei TG ? Visto
il livello (anche di una certa “opposizione”) ...nutriamo seri dubbi in
proposito ! Attenzione, però: il Paese reale non è “Porta
a Porta” e la colonna sonora sta per cambiare. Da “Via col vento” a “Fischia
il vento”. Un nuovo ’68 ? Perché no ? Ma questa volta senza “sinistra
di palazzo” (gli extraparlamentari sono “tradizionalmente” molto più
decisi).
Stefano d'Errico (Segretario nazionale del sindacato l'AltrascuolA
Unicobas)