UNICOBAS SCUOLA

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Con una protervia raramente vista oggi 23 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legislativo di attuazione della Legge 53 nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo, non tenendo assolutamente conto delle numerose mobilitazioni che si stanno tenendo in ogni angolo del nostro paese, né delle proteste e richieste provenienti da ampi settori della società civile, dei lavoratori della scuola, delle famiglie, a favore della scuola pubblica e progressista.

Con tale decreto si persevera, invece, in una linea di condotta che nasce da una precisa volontà: quella di abbassare l'istituzione scuola a livello di qualsiasi altra agenzia formativa, fornitrice di un prodotto culturale funzionale all'immediato consumo del mercato.

Non si spiegano altrimenti la proposta di cancellare il tempo pieno e il tempo prolungato, l'introduzione dell'insegnante Tutor (versione moderna ed anglosassone del maestro unico), l'abbassamento dell'età di raggiungimento dell'obbligo scolastico, la riduzione di ore curriculari di alcune discipline fondamentali quali italiano, tecnica, inglese nella scuola media (chi si ricorda più delle "tre i " elettorali), le pre-iscrizioni dei bambini a 2 anni e mezzo nella scuola dell'infanzia che così corre il rischio di trasformarsi in succursale degli asili nido.

Contro queste " proposte indecenti", contro la pericolosa involuzione culturale che sta investendo il nostro paese, il sindacato UNIcobas-Scuola INVITA tutti i lavoratori della scuola, i genitori, gli studenti ed il paese civile a continuare la mobilitazione affinché siano bloccate queste spinte neoconservatrici e si riaffermi un'idea di scuola di tutti e per tutti, laica, pubblica, progressista e omogenea in tutto il paese, a garanzia della democrazia e del pluralismo culturale.