Unicobas scuola
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COMUNICATO STAMPA 24.11.2000
LA SCENEGGIATA DI CONFEDERALI E SNALS

La (adesione?) allo sciopero del 7 dicembre da parte di Confederali e SNALS dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la disinvoltura con la quale questi soggetti trattano le questioni della scuola, nonché il sostanziale disprezzo delle capacità intellettuali dei docenti e del restante personale della scuola.

Ora, infatti, si vorrebbe far credere all’opinione pubblica che tutta la questione giri attorno ad una vertenza sostanzialmente salarialistica, per cui, avendo sposato sloganisticamente (demagogicamente e per ultimi) l'adeguamento alla media salariale europea, ogni cosa si consumi in un gioco delle parti ed in una pantomima dal sapore vagamente antagonistico ad un governo col quale Confederali e SNALS non solo sono sostanzialmente conniventi, ma del quale sono i principali ispiratori in materia economica (ricordiamo che anche lo SNALS fa parte della compagnia di teatranti, con Mastella padrino della CONFSAL).

La verità è che la questione salariale è soltanto una delle innumerevoli problematiche che stanno affliggendo la scuola pubblica, proprio con il palese consenso di chi oggi lancia grida di guerra.

Non sarebbe male se i Confederali e lo SNALS ci dicessero se il 7 dicembre:
- scioperano contro il “Disordino” dei Cicli che causerà, andando a regime, la perdita di 80.000 cattedre (come pronosticò nel giugno '98 l'Unicobas Scuola e come confermò la CISL di D'Antoni)?
- scioperano contro i finanziamenti alle scuole private, che hanno fortemente voluto, consentendo senza colpo ferire che si consegnasse al privato anche l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, col “Disordino” dei Cicli sottratto all'obbligo scolastico?
- scioperano contro l'aziendalizzazione della scuola, che sta dando alla testa ad un esercito di presunti presidi “manager” che spesso non sanno far altro, con le pur dovute eccezioni, che affermare ad ogni occasione il loro nuovo potere (ricordiamo a SNALS e Confederali che LORO hanno voluto ed ottenuto, per costoro, aumenti che si aggirano intorno ai 25 milioni annui mentre agli insegnanti hanno riservato una tazza di caffé e la loro insopportabile demagogia)?
- scioperano contro la politica del loro governo e del ministro del tesoro VISCO, che preferisce assumere docenti in condizione di precarietà invece che a tempo indeterminato sulle migliaia di posti liberi in organico, solo perché costano di meno e consentiranno presto di ridurre gli organici?

Per quanto ci riguarda, risulta a tutti chiaro che siamo di fronte ad una sceneggiata meramente elettoralistica (elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del 13 Dicembre e politiche della prossima primavera). E’ molto grave, invece, che Confederali e SNALS possano pensare che la categoria sia così imbecille da dimenticare tutto quanto essi hanno fatto e che basta qualche latrato alla luna per recuperare tutte le brutte figure collezionate.

L'Unicobas va allo sciopero del 7 dicembre consapevole della durezza dello scontro e della necessità della massima chiarezza su un progetto condiviso dalla categoria e pienamente autonomo da ogni padrino politico. L'Unicobas, il 7 dicembre, sciopera anche contro la demagogia di basso profilo di Confederali e SNALS.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)