(da un dispaccio Ansa).
Lo sciopero degli insegnanti puo' creare gravi disagi alle famiglie
perché
costringe uno dei genitori a prendersi un permesso dal lavoro o un
giorno
di ferie per accudire i figli, soprattutto se frequentanti scuola materna
o elementare. E' quanto sostiene Daniele Galli (FI) in un'interrogazione
sullo sciopero del personale docente.
''L'esercizio del diritto allo sciopero del personale docente
regolamentato dalla legge 146 - afferma Galli - prevede che il personale
manifesti per iscritto la propria vo1onta' di adesione o non adesione
all'astensione dal lavoro in tempi utili affinche' i dirigenti scolastici
possano organizzare e gestire tale situazione tenendo conto della
necessaria tutela dei minori, mantenendo aperte le strutture e garantendo
assistenza laddove vi siano insegnanti che non aderiscano o provvedendo
alla chiusura dove invece vi sia adesione totale. La stessa normativa
vigente - prosegue - consente al personale docente di non esprimere
la
propria volonta' in merito e che in questo caso il dirigente scolastico
si
vede obbligato dall'incertezza a sospendere il servizio. La chiusura
di un
considerevole numero di istituti scolastici - afferma Galli - genera
disagi alle famiglie, in quanto almeno uno dei genitori lavoratori
si vede
obbligato a usufruire di permessi o ferie per accudire i figli, specie
se
essi frequentano scuole materne o elementari. L'astensione dal lavoro
dei
docenti, pur restando un diritto conclude l'esponente di Forza
Italia -
costringe altri lavoratori all'astensione indipendentemente dalla loro
volonta' andando a ledere il diritto fondamentale che la scuola statale
rappresenta un servizio pubblico, la cui interruzione crea disagi
soprattutto alle famiglie meno abbienti, o a quelle senza parentali
di
supporto, per le quali l'assistenza in ambito scolastico e' un servizio
fondamentale''.