- COMUNICATO STAMPA 26.1.2009 -


12 FEBBRAIO BLOCCO SCRUTINI, BLOCCO CONSEGNA E COMPILAZIONE SCHEDE DI VALUTAZIONE
VENERDI' 13 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA
E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA h. 9.30 DAL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DI V.LE TRASTEVERE


MANOVRA DILATORIA ED AUTISTICA. LA CGIL ROMPE IL FRONTE UNITARIO:
PROCASTINA LO SCIOPERO (...MA LO FARA', POI?) A MARZO QUANDO SARANNO GIA' CHIUSE LE ISCRIZIONI

Pensavamo di trovarci di fronte ad un fatto nuovo: la CGIL di categoria, venerdì 23 u.s. aveva infatti dichiarato alla stampa di scioperare il 13 febbraio, stessa data scelta lunedì 19 dall'Unicobas dopo l'effettuazione di un inutile tentativo di conciliazione. Ma ieri, domenica 25 gennaio, la FLS-CGIL s'è rimangiata tutto. Così, la CGIL Scuola riesce ad isolarsi due volte. Rispetto alla propria Confederazione, non aderendo più allo sciopero (che resta fissato per il 13.2) contro l'intesa recessiva Governo-CISL, UIL, UGL sull'assetto generale di tutti i contratti di lavoro e sul diritto di sciopero. Infine rispetto alla questione scuola. Del resto, quella della FLS-CGIL è una posizione molto imbarazzante. La CGIL, infatti, non sa come nascondere due questioni che la spiazzano in categoria e la lasciano "scoperta" di fronte alle accuse di incoerenza da parte di Berlusconi e dei sindacati pronta-firma.

La prima è che se pure non ha oggi sottoscritto il contratto scuola – come fatto invece da CISL, UIL SNALS e Gilda – la FLS-CGIL aveva purtroppo accettato l'accordo sulla sequenza contrattuale con il precedente Governo, lasciando che nella Legge Finanziaria di Prodi non venisse stanziato nulla per il 2008. Da qui i 7 euro di vacanza contrattuale per il primo dei due anni considerati (ai quali, con l'altrettanto indecente sigla definitiva se ne aggiungono solo 70, sempre lordi, pienamente fruibili a fine 2009).

La seconda è il vergognoso accordo sull'applicazione della "riforma" sottoscritto solo l'11 dicembre 2008 (il giorno prima dell'effettuazione dello sciopero generale CGIL del 12 – sic!!!) a Palazzo Chigi, tramite il quale, esattamente come CISL, UIL, SNALS e Gilda, ha accettato il vergognoso scambio fra maestro unico e "prevalente", lasciando intatti i tagli nelle Elementari e non affrontando per nulla i problemi delle Medie e del Superiore. Dopo il tradimento della scuola, la FLC-CGIL ha solo finto "opposizione", limitandosi (seguita dai COBAS) a portare a spasso una parte del movimento in innocue processioni. E' inutile che oggi la FLC-CGILI cerchi di riprendere spazio e riaccreditarsi nel fronte anti-Gelmini. Lo fa – dopo che sino a sabato 24 denunciava solo il contratto – reinserendo la denuncia contro gli effetti della riforma nella piattaforma di un fantomatico "sciopero di marzo". Uno sciopero fuori tempo massimo – nella "tradizione" del 30 ottobre – dal momento che gli effetti della riforma diventeranno definitivi il 28 febbraio con la chiusura del termine ultimo delle iscrizioni. E' a tutti visibile una totale mancanza di coerenza. L'annuncio di sciopero è strumentale, indotto dalla paura di perdere iscritti e la FLC-CGIL continua a non essere conseguente: dovrebbe infatti denunciare l'accordo sull'applicazione della "riforma" ed unificare con noi il giorno di sciopero!

Intanto, proprio in questi giorni sono giunte nelle scuole le indicazioni del MIUR per la formazione degli organici a seguito dei regolamenti attuativi della legge Gelmini concordati proprio con l'inqualificabile accordo dell'11 dicembre scorso.

SCUOLA DELL'INFANZIA Gli organici calano, l'incubo di un tempo scuola che sale a 50 h. e le vergognose classi "primavera" con alunni in età da asilo-nido stravolgono la funzione docente.

PRIMARIA Dall'anno scolastico 2009/2010, tagli pari al 25% degli organici. Grazie all'accordo viene anticipata la maggior parte dei tagli. Si eliminano da settembre 58.700 cattedre delle 87.500 da eliminare in 3 anni. Ciò avviene grazie alla sparizione delle copresenze (e quindi dei progetti di recupero costruiti sulle stesse) e, per le prime, con l'imposizione gratis et amore Dei di un aumento di 2 h. dell'orario frontale con gli alunni in violazione del contratto nazionale data dalla sparizione della programmazione settimanale (sparizione che seguirà a regime dagli anni successivi in tutte le classi). Del "Tempo Pieno" viene stravolta l'unitarietà didattica, con l'utilizzazione dei due insegnanti per una sola parte del proprio orario. Ad esempio, su 40 ore settimanali, 18 le potrà fare un insegnante, 18 un altro, 2 ore saranno di religione cattolica e 2 di lingua straniera. Ciò comporta per i due insegnanti curricolari lo svolgimento di 8 ore su altre classi. I regolamenti ministeriali lasciano aperta la strada, anche per il tempo pieno, all'introduzione di quell'insegnante prevalente che distruggerà comunque ilo resto dell'organizzazione della primaria. Sarà possibile quindi anche un insegnante a 24 h. (se abilitato anche la seconda lingua ed ha il placet del Vicariato per religione cattolica), con un altro ridotto a 16 ore. I moduli vengono completamente stravolti. Il tutto si traduce in un'alta percentuale di perdenti posto già resa evidente in queste ore dalle graduatorie interne.

MEDIE Il Tempo Prolungato segue la stessa sorte del Tempo Pieno. Il Governo delle "3 i" elimina di fatto il bilinguismo. L'organizzazione oraria diviene impossibile (e vergognosa ad un tempo). Con le cattedre costituite obbligatoriamente a 18 h. avviene una perdita secca per Lettere ed Educazione Tecnica.

SUPERIORI Riduzione generalizzata delle ore per materia. Il "riordino" delle classi di concorso farà il resto, tanto che, per risparmiare, potrà insegnare scienze chi non ha mai fatto neanche un esame nel merito: nasce la scuola ultra-minimalista. Si "salvano" solo i Licei tradizionali (da 28 a 30 h. - ma viene colpito pesantemente il latino, eliminato dallo Scientifico). Il Liceo Linguistico viene ridotto a 30 h. e gli Istituti d'Arte (che confluiscono nel Liceo Artistico) passano da 40 a 35 h. Nei Tecnici, dietro suggerimento della Confindustria, gli attuali 39 indirizzi con 204 tipologie di corsi vengono ridotti ad 11 in tutto e distinti in 2 settori: Tecnologico ed Economico. L'orario settimanale passa a 32 h. dalle attuali 36. Ai Professionali tocca la regionalizzazione ed intanto, nell'incertezza, subiranno un'emorragia di isritti.

QUINDI fra Superiori e Medie ci sarà una riduzione di altre 80.000 cattedre in 6 anni, che andranno ad aggiungersi alle 87.500 eliminate nella Primaria.

PERSONALE NON DOCENTE Al taglio di 40.000 posti in 3 anni se ne aggiungerà un altro per 30.000 ruoli in 6 anni. E' l'effetto dei blocchi disposti progressivamente dalla Legge Finanziaria e dalla controriforma della scuola: l'effetto sarà una riduzione paurosa della sorveglianza.

E FINO A IERI NESSUNO HA PARLATO DEL DDL APREA prossimamente in discussione: scuole-fondazioni a capitale privato e aziendalistici Consigli di Amministrazione, eliminazione delle RSU di istituto, assunzione diretta e valutazione del personale da parte dei dirigenti...

Stefano d'Errico (Segretario nazionale del sindacato l'AltrascuolA Unicobas)