Comunicato stampa 29/5/2002

“CONTRO UNA POLITICA SCOLASTICA DISCRIMINATORIA ED INCOERENTE SI È PRONUNCIATO IL TAR DEL LAZIO CON UNA PRIMA SENTENZA DI PARZIALE ACCOGLIMENTO DELLE NUMEROSE ISTANZE PRESENTATE DAI DOCENTI DI DIVERSE REGIONI D’ITALIA”

Il TAR del Lazio ha depositato la prima sentenza “pilota” con cui si dichiara la parziale illegittimità dell’attribuzione di 30 punti aggiuntivi a favore dei docenti abilitati all’insegnamento attraverso la frequenza delle scuole di specializzazione.

La sentenza ha dichiarato illegittimo il decreto direttoriale del 12.2.02, laddove non esplicita il divieto di cumulare il suddetto punteggio aggiuntivo con il punteggio derivante dal servizio scolastico svolto contemporaneamente alla frequenza del corso di specializzazione e con la medesima abilitazione SSIS considerata una seconda volta sotto la voce “altri titoli”.

“Questa decisione – ha dichiarato il prof. Stefano d’Errico, segretario Nazionale UNICOBAS-SCUOLA – non serve a mitigare l’illegittima sperequazione che si è creata nei confronti di circa 15.000 docenti in seguito all’adozione del decreto direttoriale con il quale il Ministero aveva disposto le nuove procedure di aggiornamento delle graduatorie permanenti per l’anno scolastico 2002/2003.

Va sottolineato come anche la sentenza del TAR abbia riconosciuto una discutibile maggior professionalità per i docenti abilitati alle SSIS, riducendo il valore dell’abilitazione acquisita attraverso il superamento del concorso ordinario.”

“La sentenza – ha aggiunto Stefano d’Errico” provocherà in ogni caso una situazione di evidente disparità si sta tentando di modificare i criteri di reclutamento del personale per via giudiziaria senza affrontare il confronto politico con i sindacati, non sono pertanto, condivisibili le affermazioni dei sindacati confederali che si sono dichiarati soddisfatti della pronuncia del TAR” .

“Valuteremo gli effetti della sentenza concretamente una volta modificate le graduatorie l’impressione è che non cambierà di molto la situazione e alla fine verrà illegittimamente danneggiato solo chi ha sostenuto e partecipato con grande fatica al concorso ordinario ”.

“Ci riserviamo comunque, – ha concluso Stefano d’Errico– di impugnare direttamente le graduatorie permanenti, a difesa di tutti i docenti abilitati con modalità e criteri concordati con i sindacati e non imposti con criteri e modalità discutibili.”