In merito al comunicato congiunto del 28/1/02 con cui CGIL-CISL-UIL-SNALS di Livorno, minacciando i dirigenti scolastici, tentavano disperatamente di impedire, senza riuscirvi, l'assemblea sindacale indetta dalle RSU- Unicobas all'ITI Galilei ed alla nota prot. 74 ris. del 20/2/02 con cui il MIUR, rispondendo alla sollecitazione, incita i dirigenti scolastici a non rispettare le ben 7 sentenze della magistratura che hanno stabilito il diritto del singolo componente RSU ad indire assemblea la segreteria regionale dell'Unicobas scuola fa presente quanto segue:

• Lorsignori hanno perso la prima battaglia (l'assemblea si è tenuta regolarmente con più di 100 presenti) anche perché molti altri componenti delle RSU livornesi, schifati per il comportamento dei loro sindacati, hanno firmato per l'assemblea e sono destinati a perdere anche le altre perché tali "ammutinamenti", di fronte a simili atteggiamenti dittatoriali, saranno sempre più frequenti;
• La nota del MIUR, totalmente illegittima perché incita i dirigenti scolastici a non applicare il CCNQ del 7/8/98 e lo Statuto dei lavoratori, verrà impugnata cosicché porteremo in tribunale direttamente il MIUR ed indirettamente i sindacati di Stato ne sono stati gli ispiratori;
• A Livorno è stata lanciata una campagna per il diritto di assemblea e sono già centinaia le firme raccolte tra i lavoratori della scuola (il testo dell'appello si trova sul sito www.unicobaslivorno.it);
• Nel frattempo l'Unicobas, per niente intimorito, continuerà a tenere assemblee in orario di servizio nelle scuole dove ha eletti RSU consigliando ai dirigenti scolastici di ignorare l'art.13 del CCNL 2001 dichiarato nullo dai Tribunali di Pinerolo e Civitavecchia ai sensi dell'art.2076 del Codice Civile e ricordando loro che chi non rispetta la sentenza di un Magistrato rischia di essere sanzionato ai sensi degli art. 509 e 650 del Codice Penale;
• L'Unicobas combatterà fino a quando il diritto di assemblea cesserà di essere monopolio dei sindacati di Stato per divenire un diritto individuale di ogni lavoratrice / lavoratore da esercitare con pienezza.


Livorno 3/3/2002

Il segretario regionale Claudio Galatolo