Unicobas scuola
Ufficio Stampa della Segreteria Nazionale
V. Conegliano, 13 00182 Roma
Tel., segr., fax: 06 7026630 7027683 7020209
________________________________________________________________________________
- COMUNICATO STAMPA 4.12.2000 -

L'UNICOBAS CONFERMA LO SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA: IL 7 DICEMBRE LA PROTESTA PIU' FORTE MAI REGISTRATA. CHIUDERA' ALMENO IL 90% DEGLI ISTITUTI. MANIFESTAZIONE SOTTO MONTECITORIO (H. 10.30): TRAGUARDO D'ARRIVO DI MIGLIAIA DI CICLI, BICICLI E TRICICLI, CONTRO IL "DISORDINO" DEI CICLI E PER RETRIBUZIONI EUROPEE.

LA GILDA SARA' IN PIAZZA CON L'UNICOBAS

Il programma dell'Unicobas prevede la trasformazione della piazza di Montecitorio in un traguardo per cicli, bicicli e tricicli, in arrivo a migliaia contro il "Disordino dei Cicli". La Gilda dà indicazione di partecipare alla manifestazione, la Federazione Gilda di Firenze metterà in scena uno spettacolo. La protesta non è solo per aumenti salariali degni dell'Europa: con il "Disordino" dei Cicli si taglierebbero 80.000 cattedre e, con la scusa del monte-ore annuo, si porterebbero a 25 le ore di servizio.

IL CONTRATTO. Gli stanziamenti annunciati dal Governo prefigurano solo mance offensive: è ridicolo che credano di pacificare la scuola con qualche decina di migliaia di lire (30.000 l'anno, in aggiunta alle miserie precedenti). Il differenziale con la media salariale europea è, per i docenti, di 1.500.000 lire nette: ce ne devono almeno 500.000 dall'1 Gennaio 2001. Il resto al massimo in due anni. Il CCNL è scaduto da Dicembre scorso e non è possibile attendere più a lungo. Bassanini esterna sciocchezze: invece di mescolare con gli spiccioli i 1.260 miliardi accantonati per il "concorsone" solo per fare demagogia, dica che il Governo deve finalmente metterli nel paniere degli aumenti per tutti, e non conservarli per un 20% di clienti. Parallelamente sborsino fondi aggiuntivi, come hanno fatto per i medici un anno fa. Le ambiguità dei Confederali, oggi addirittura costretti allo sciopero dalla nostra mobilitazione e da una base che preme sempre di più, non riusciranno questa volta a confondere le acque ed a salvare l'Esecutivo. Si vedrà in piazza chi conta di più.

LA RIFORMA. La legge di "riforma" è l'altra vera emergenza. Il documento sul "Riordino" in discussione presso le Coommissioni Istruzione dei due rami del Parlamento non risolve affatto i problemi aperti dalla legge approvata nel Febbraio scorso. Viene prevista una "fusione" tra docenti elementari e medi che non rispetta minimamente le rispettive professionalità: i docenti provenienti dalla media verrebbero utilizzati anche sul terzo, quarto e quinto anno. E' d'altra parte vessatorio concentrare sul primo biennio i diplomati di scuola elementare, costringendoli a ripetere all'infinito le prime due classi. Si demolisce per risparmiare: è la riforma degli accattoni! Perchè la matematica non è un'opinione e, siccome 5 (elementari) più 3 (medie) non fa 7, verrà eliminata una cattedra ogni 8. Checcé ne dica De Mauro, che come al solito si contraddice: affermando che la riduzione verrà assorbita dal turn over, ammette che non vi sarà avvicendamento sui pensionamenti. Avremo quindi assunzioni dimezzate: altro che 100.000 cattedre in più! Ed a quale pro? Verrà stravolto quanto ha prodotto una scuola elementare che, come testimonia l'OCSE, è collocata al quinto posto nel mondo (avrebbero semmai dovuto rivedere i danni della riformetta del 1990, perchè prima di questa l'elementare era addirittura al vertice assoluto!). La confusione è totale e pare consapevolmente mirata ad un generale abbassamento di livello. Visto che all'alunno di oggi verrà richiesto di determinare a 12 anni l'indirizzo, non siamo forse al ritorno dell'avviamento professionale, giustamente eliminato con la scuola media unica del '63? Avremo, infine, una "primarizzazione" del ciclo secondario e la riduzione della qualità dei sapeeri. Il tutto con un risibile innalzamento a 15 anni, per una complessiva offerta formativa di 9 che ci lascerebbe ancora all'ultimo posto in Europa, ove la media dell'obbligo è di 10/11 anni.

L'Unicobas ha in agenda un denso programma di incontri con i gruppi parlamentari: delegazioni verranno ricevute dai relatori della legge sul Riordino dei Cicli, Presidenti delle Commissioni Istruzione del Senato (Senatore Donise, 6 Dicembre, h. 16.30) e della Camera (On. Castellani, 7 Dicembre, h. 9.00), nonché da quasi tutti i gruppi parlamentari (in particolare nella stessa giornata del 7).

Stefano d'Errico (Segr. nazionale dell'Unicobas scuola)