Unicobas scuola
federazione sindacale dei comitati di base
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COMUNICATO STAMPA 9.10.2000

GRANDE SUCCESSO DELL’UNICOBAS NELL’AMBITO DELLO SCIOPERO DEL 9:

MOLTO FOLTA E PARTECIPATA LA PARTE DI CORTEO DELL’UNICOBAS !
 

 

SCIOPERO E MANIFESTAZIONE DEL 9 OTTOBRE

Nello spirito unitario dichiarato sin dall’inizio, l’Unicobas ha ritenuto che la protesta dovesse venire potenziata al massimo, per fornire un’occasione di vero protagonismo alla base della scuola, a tutti gli insegnanti, indipendentemente dal “credo” sindacale. Per questo l’Unicobas ha aderito allo sciopero del 9 Ottobre ed è sceso in piazza nella manifestazione nazionale con un proprio spezzone di corteo, nell’ambito di una vertenza che è iniziata con le lotte di Febbraio e che Confederali e SNALS sono stati costretti a subire tentando di cavalcarla. L’Unicobas non era disposto a lasciare che i firmatari del contratto del “concorsone” egemonizzassero la protesta, riconducendola ad una piattaforma che, non menzionando minimamente i 1.260 miliardi sospesi dopo l’abolizione di quell’operazione, lasciava intendere come l’idea dei quiz non fosse morta, come Confederali e SNALS siano in stato confusionale e quanto fra loro (CGIL “docet”) alligni ancora la tentazione di ribadire un volgare meccanismo lobbystico, con nuovi giudizi estemporanei e pretestuosi.

Oggi possiamo dire che l’operazione di recupero non è riuscita! La forte presenza dell’Unicobas nella manifestazione dei 60.000 di oggi è un monito: porteremo sino in fondo la vertenza e mettiamo in guardia il Governo ed i sindacati sino a ieri conniventi con la politica di dequalificazione dello status dei docenti. Questa volta non potranno cavarsi d’impaccio con il vecchio gioco delle parti! La scuola è finalmente in piedi e lotta compatta e non si addormenterà se i quattro dovessero concordare con Amato un’intesa inadeguata: 700 o 1.000 miliardi rappresentano solo poco più del doppio delle 30.000 lire pro-capite offerte da De Mauro (400 miliardi). Occorre una vera svolta! Il dato nuovo, ed assai rilevante, è che oggi finalmente tutti scioperano per un salario europeo, battaglia inaugurata dall’Unicobas nei primi anni ‘90. L’altro elemento fondamentale è il profondo dissenso sul “Disordino dei Cicli”, affatto registrato da Confederali e SNALS, i quali tacciono completamente su di un’operazione che si delinea come drammatica per la scuola italiana. Un’operazione che metterà fuori combattimento la scuola elementare e media e taglierà complessivamente 80.000 cattedre equamente distribuite fra primarie e medie, mettendo in crisi di stallo anche i saperi ed il valore della scuola superiore.

La scuola è scesa in piazza (e manifesterà con ancora più forza il 16 Ottobre), per rivendicare un trattamento degno dei professionisti dell’educazione, contro le mance di De Mauro, ma anche contro diktat e bassa cucina di sindacalisti in carriera aspiranti “valutatori” e di associazioni professionali che mirano al lucro.
 

 

SCIOPERO E MANIFESTAZIONE DEL 16 OTTOBRE

L’Unicobas ha proclamato anche lo sciopero dell’intera giornata per il 16 Ottobre, onde mantenere unito il fronte (Unicobas, Gilda e Cobas) che si è espresso nei mesi passati contro le svendite di Confederali e SNALS. Il 16 Ottobre (Roma, p.zza Esedra, h. 9.00) si terrà la manifestazione nazionale dell’Unicobas.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)