E' di questi giorni la pubblicazione, da parte del Ministero
dell'Istruzione, del "Progetto Biblioteche nelle scuole"
(http://www.istruzione.it/innovazione/progetti/biblioteche-nelle-scuole.shtm
l), in collaborazione con il Ministero dell'Innovazione Tecnologica,
dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico e del Ministero per i Beni
Culturali

Il CONBS  denuncia l'incongruità di questa operazione con la "risoluzione
del rapporto di lavoro" nei confronti dei docenti inidonei (in maggior parte
utilizzati proprio nelle biblioteche scolastiche) prevista dall'art.35 della
Finanziaria 2003.
La lettera allegata è stata inviata al Ministro dell'Istruzione, Letizia
Moratti

Maria Teresa De Nardis

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Al Ministro dell'Istruzione
On. Letizia Moratti

Oggetto: Progetto Biblioteche nelle Scuole

Signora Ministra,
abbiamo letto con attenzione il "Progetto Biblioteche nelle Scuole" e
abbiamo cercato -con ogni buon proposito- di trovarvi un vantaggio per la
situazione disastrosa delle B.S. e dei bibliotecari scolastici.

Come Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - i cui aderenti sono,
in maggioranza, docenti inidonei per motivi di salute utilizzati nelle
biblioteche delle scuole - pensiamo di conoscere abbastanza bene la realtà
operativa delle B.S. italiane (e ancor di più quella del personale addetto).
Dal nostro monitoraggio "artigianale" risulta che essa è quanto mai
variegata:

vi sono biblioteche
- con più postazioni internet a disposizione degli utenti
- con una sola postazione internet per il/la bibliotecario/a
- con un computer ma senza collegamento a internet
- senza computer
- .......senza locali o arredi idonei

Inoltre vi sono scuole
- senza biblioteca
- con biblioteca aperta poche ore al giorno
- con biblioteca chiusa per mancanza di personale
- con la biblioteca chiusa per cause logistiche
- .....con biblioteca aperta ufficialmente ma chiusa di fatto

Quanto al personale addetto, esso è costituito, in varie proporzioni, da
- Docenti di ruolo "con ore a disposizione" (sempre meno, data l'estensione
delle cattedre a 18 ore)
- Docenti fuori ruolo inidonei ai compiti di istituto (con risoluzione del
rapporto di lavoro dopo un massimo di 5 anni)
- Personale amministrativo (anche questo sempre meno, visti i tagli
effettuati e programmati)
- Volontari (ma fino a quando?)

In questa situazione, ci sembra che le B.S. italiane abbiano bisogno di
interventi incisivi: infatti, se è vero che "le risorse informative e
documentarie, tradizionali e no, locali e remote, sono sempre più importanti
per l'attività didattica e l'apprendimento", è anche vero che esse
dovrebbero essere patrimonio di tutte le istituzioni scolastiche

Inoltre non ravvisiamo nel summenzionato Progetto un raccordo con quanto di
positivo- sebbene limitato- è stato fatto in precedenza; infatti esso non
tiene conto
- del Programma Biblioteche varato con le C.M.228/1999 e 229/2000 e dei
progetti B1 e B2
- dell'attività dell'INDIRE a supporto delle B.S. sia mediante il software
Winiride sia con il sistema di documentazione GOLD
- delle reti già operative in molti Comuni e Province (es. Emilia Romagna,
Lombardia, Toscana ed altre)
- delle competenze acquisite dai bibliotecari scolastici nei Master di
Padova, Viterbo e Bari -finanziati dal suddetto programma-, nei successivi
Master e Corsi di perfezionamento di Padova, Firenze e Macerata (a spese dei
partecipanti) e nei numerosi corsi di aggiornamento organizzati dalle reti
locali
- che la catalogazione in SBN richiede competenze super-specialistiche, che
possono anche rivelarsi inessenziali ai processi didattici e informativi cui
il bibliotecario scolastico deve sovrintendere

In più vogliamo far notare che gli obbiettivi del "Progetto" sono in parte
già operativi, in quanto con qualsiasi connessione internet è possibile
- operare la catalogazione derivata, già prevista e inglobata nel software
Winiride
- far conoscere il patrimonio librario di ogni scuola, purché catalogato in
Winiride, attraverso il database dell'INDIRE
- accedere ai meta-OPAC per il reperimento dei dati e della localizzazione
del documento cercato (http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm)
- accedere al prestito interbibliotecario, purché la scuola interessata sia
regolarmente iscritta al sistema
(http://www.iccu.sbn.it/servill.html#nuovoservill)

La realtà è che queste operazioni non sono possibili se la biblioteca non è
dotata di computer e connessione a internet; per questo riteniamo che il
Ministero possa e debba agire a livello di singole scuole garantendo che
ognuna di esse (e non solo 500) abbia una biblioteca scolastica dotata di
- locali e arredi idonei
- patrimonio documentario aggiornato e adeguato alle esigenze dell'utenza
- almeno una postazione internet
- personale stabile e aggiornato sull'uso delle moderne tecnologie
- finanziamenti mirati e costanti
e allineata, per quanto possibile, alle indicazioni delle Linee guida IFLA

Infine due parole sulla figura professionale: nel clima di generale
ridimensionamento del personale scolastico, non ci è chiaro quali sarebbero
i soggetti da formare. I docenti fuori ruolo inidonei ai compiti
istituzionali possono essere utilizzati nelle B.S. per non più di 5 anni:
sembrerebbe assurdo investire risorse per formare detto personale; d'altra
parte non si vede, al momento, altro personale disponibile.
Aggiungiamo che la prevista risoluzione del rapporto di lavoro al 31.12.2007
per circa 5000 docenti attualmente utilizzati nelle biblioteche, priverà
queste dell'unico personale che ne garantisce l'apertura per 36 ore
settimanali e disperderà professionalità acquisite sul campo e attraverso i
Corsi summenzionati.

Il Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici ha chiesto ripetutamente
che venga istituita la figura del Bibliotecario scolastico/ Docente
documentalista e tre proposte di legge in tal senso giacciono in VII
Commissione al Parlamento, senza che ne venga affrontata la discussione:
riteniamo che sia giunto il momento di sciogliere questo nodo e di dare
dignità ad una figura professionale oggi più che mai necessaria per gestire
le risorse digitali e svolgere il compito di educazione alla ricerca.
Pertanto riteniamo di poter suggerire di rivedere gli obbiettivi del
"Progetto Biblioteche nelle Scuole", di procedere a un monitoraggio delle
realtà scolastiche e, sulla base di questo, di dotare tutte le scuole di
biblioteche efficienti e al passo con l'istruzione in Europa.

Le nostre competenze e la nostra professionalità sono a Sua disposizione per
ogni costruttivo confronto.

4 maggio 2004
Per il CONBS - Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
Maria Teresa De Nardis
Referente Nazionale
http://conbs.altervista.org
conbs@libero.it