pubblichiamo la lettera informativa diffusa dal

Coordinatore Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti (SISA Svizzera)

di ritorno da

Bergen – Norvegia 20 – 22 maggio '05

2° Forum Europeo dell'Educazione

di

Massimiliano Ay

Care compagne, cari compagni,

ho partecipato con Davide Rossi – responsabile delle relazioni internazionali per l'Unicobas - al Forum Europeo dell'Educazione di Bergen (Norvegia) a nome del SISA. Con noi c'era pure Stefano d'Errico, segretario nazionale dell'Unicobas e Laura Merlo dell'Associazione culturale e professionale L'AltrascuolA. A Bergen ci siamo poi riuniti con alcuni altri colleghi del sindacato SUD Education francese e insieme abbiamo presentato la nostra organizzazione e la federazione europea in un seminario a cui ha partecipato un pubblico di oltre 15 persone perlopiù studenti.

Davide Rossi ha ribadito le ragioni della nostro impegno europeo: difesa e promozione di una differente pedagogia, partecipata, fondata sulla libertà d'insegnamento e di apprendimento, diritti sindacali, scuola come istituzione non mercificabile.

La gran parte dei presenti è rimasta molto positivamente impressionata del nostro lavoro, e qui non parlo solo a nome del SISA, ma di quanto stiamo muovendo come FESAL-E (pensiamo alla fondazione del primo sindacato di base della scuola in Portogallo). Davide ha inoltre parlato all'assemblea plenaria di apertura con circa 300 partecipanti, i quali successivamente si sono divisi in circa una trentina di seminari in due giorni. Ha suscitato molto interesse nel pubblico (di cui la maggior parte norvegese e tedesco) il SISA e la sua organizzazione: la nostra struttura è forse l'unica nel suo genere in Europa, visto che siamo un movimento studentesco che ha proceduto a delle riflessioni davvero particolari, dalla volontà di organizzarci come sindacato vero e proprio (superando il movimentismo fine a se stesso), alla volontà di unire anche gli apprendisti.

Venerdì pomeriggio si è svolta pure un presidio di fronte all'hotel Norge dove si erano riuniti i ministri dell'educazione dell'Unione Europea per decidere ulteriori passi verso lo smantellamento dell'educazione pubblica, intensificando il "processo Bologna" e destrutturando i percorsi di formazione professionale. Da dire alcune cose interessanti: in Norvegia la polizia non gira armata (al massimo dispone di una pistola che lancia scariche elettriche) e per contenere il presidio di circa 200 persone saranno stati presenti meno di dieci agenti in divisa normale (non i robocop coi fucili puntati che ho dovuto vedere a Berna), i quali cordialmente scambiavano parole con i dimostranti.

Il nostro viaggio ci ha portati anche ad Oslo, dove abbiamo potuto vedere la sede del liceo autogestito dagli studenti fin dal 1967, benché purtroppo per motivi tecnici è saltato l'incontro con gli studenti e i docenti di questa scuola alternativa. Inoltre abbiamo potuto visitare la Galleria nazionale d'arte. L'entrata era gratuita (un piccolo esempio di uno Stato sociale nordico che non ha nulla a che vedere con quello che conosciamo noi). Ma nei paesi nordici la socialdemocrazia, per quanto, appunto, socialdemocratica e non comunista o anarchica, ha sempre svolto un ruolo realmente socialista e non social -liberista come invece succede alle nostre latitudini.

I compagni francesi ci hanno spiegato che stanno attendendo con trepidazione il risultato nel referendum popolare che potrebbe portare il popolo francese a dire no alla costituzione europea e quindi a rimettere in gioco da sinistra tutta la costruzione stessa dell'UE. Una questione che, per quanto non nasconda il mio euro-scetticismo, non mancherà di avere ripercussione anche nel nostro Paese. Il responsabile delle relazioni estere di SUD Education nazionale ci ha parlato delle mobilitazioni studentesche dei liceali francesi: ci sono ancora oggi dei licei occupati (da tre mesi!) e la polizia ha arrestato numerosi attivisti studenteschi e anche i docenti che li sostenevano sono stati repressi. Purtroppo la lotta dei liceali è monopolizzata da due organizzazioni non sempre cristalline: parlo della FIDL (che è la più moderata e sta spingendo per il dialogo con il ministro) e la UNL che invece a parole mantiene alto il livello di guardia ma non sembra voler davvero passare ai fatti (perlomeno a livello nazionale). Un'organizzazione studentesca di base liceale sembra purtroppo non esserci, se non alcuni settori degli universitari di SUD Etudiants o della FSE che aiutano a livello logistico, e la meno nobile e ormai nota Gioventù della Lega Comunista Rivoluzionaria (LCR trotzkista) che tenta di strumentalizzare partiticamente qualche azione. Due genitori – Angelo e Monica - rappresentanti di un movimento italiano per la scuola pubblica che hanno presentato un seminario sulla riforma Moratti della scuola italiana, mi hanno raggiunto e con mia sorpresa hanno detto di conoscere il SISA, che visitano regolarmente il nostro sito e che stimano moltissimo il nostro lavoro. Abbiamo incontrato anche dei rappresentanti degli studenti radicali e socialisti di Norvegia e i membri dell'Unione dei rappresentanti studenteschi liceali di Germania a cui ho fornito pure il nostro materiale.

Sabato pomeriggio sono stato avvicinato (sempre a me deve capitare!) da uno studente trotzkista (io ormai li riconosco a fiuto... l'apprendistato in MPS insegna!!! eheheh) che cercava accoliti per rivoluzionare il Forum dell'Educazione dandogli una veste politica maggiormente definita (un po' come ai Social Forum dove i relatori vengono selezionati da un gruppo dirigente autoproclamatosi) e fornendogli un'organizzazione maggiore. La seconda edizione del Forum dell'educazione (la prima è stata a Berlino nel 2003) ha portato ancora qualche centinaio di persone (anche se Bergen e la Norvegia in generale non erano proprio i posti più facilmente raggiungibili ed economici !) e ha quindi sancito la sua importanza. Ecco che i gruppuscoli settari che non hanno mai potuto metterci addosso le zampe tentando di conquistarlo. Per questo come FESAL-E abbiamo deciso di continuare questo nostro impegno nel comitato promotore di questa importante manifestazione di scambio e di dialogo. Il 14 – 15 gennaio 2006 il comitato promotore si riunirà a Roma per decidere quale località scegliere per la prossima edizione che dovrebbe tenersi nel 2007. Il SISA non ha mai ritirato la candidatura di Bellinzona – sostenuta da l'AltrascuolA Unicobas - e quindi saremo in lizza assieme a Barcellona e Londra (città in cui si riuniranno i ministri). Vi posso già informare che il 17 – 18 n settembre 2005 ci sarà l'assemblea generale della Federazione Europea del Sindacalismo Alternativo dell'Educazione (FESAL-E) a Lisbona in Portogallo, anche per salutare la nascita del nuovo sindacato di base che riunisce docenti e studenti fortemente voluto dall'amico Manuel Baptista, che - vi ricordate - ci ha fatto visita a Bellinzona in occasione dello sciopero del 25 novembre scorso. Un cordiale saluto