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Per un'altra scuola in Italia e in Europa
No alla giornata/settimana CES dall'8 al 15 maggio,
sì al secondo Forum Europeo dell'Educazione
dal 20 al 22 maggio a Bergen (Norvegia)

di Davide Rossi*

Quanti intendano promuovere una diversa scuola e una diversa società, quanti non rinuncino a credere possibile il rispetto della libertà d'insegnamento dei docenti e di apprendimento degli studenti, quanti chiedano il rispetto dei diritti sindacali di assemblea e di sciopero, iniziano a ritrovarsi per rispondere ai duri attacchi che in tutto il continente il mondo del lavoro e dell'istruzione vanno subendo, l'appuntamento è a Bergen dal 20 al 22 maggio per il 2° Forum Europeo dell'Educazione.

Come l'AltrascuolA Unicobas perseguiamo con costanza un dialogo internazionale che porti alla crescita di una reale alternativa al sistema attuale. Per noi è chiara l'alternativa alla CES (Confederazione Europea dei Sindacati), peccato che i lavoratori non sappiano che questo sindacato unico europeo, una vera anomalia per un'Europa che si dice democratica, è sempre in accordo coi governi europei quando si tratta di tagliare risorse e ridurre spazi di democrazia. Non abbiamo dimenticato ad esempio che mentre si svolgeva il 1° Forum Europeo dell'Educazione a Berlino presso l'università Humboldt, nel 2003, dall'altra parte della città - in un lussuoso albergo della capitale tedesca - i sindacati scuola della CES concordavano con i ministri dell'Educazione, tra cui la Moratti, il sempre più deciso piegarsi delle scuole ai voleri delle imprese e l'introduzione generalizzata delle verifiche – quiz. Della CES fanno parte CGIL, CISL, UIL e i maggiori sindacati scuola europei. Quelli che non ne fanno parte mantengono comunque stretti rapporti con la CES stessa come la FSU francese. In questo solco pure le organizzazioni studentesche europee ESIB e OBESSU.

Nel 2003 a Berlino, l'AltrascuolA Unicobas ha dato vita ad un progetto ambizioso, oggi piccolo, ma in costante crescita, quello della FESAL – E, la Federazione Europea del Sindacalismo Alternativo dell'Educazione, il primo sindacato chiaramente alternativo alla CES nel campo dell'educazione.

Il nostro progetto è chiaro, raccogliere quanti in Europa, insegnanti, studenti, genitori, cittadini, hanno intenzione di difendere la scuola come patrimonio della collettività e non accettano più la logica della costruzione di gruppi critici all'interno dei sindacati concertativi aderenti alla CES. Il sindacalismo di base e alternativo crediamo abbia proprio questo compito, mettere insieme e promuovere la nascita di sindacati di base che contribuiscano alla elaborazione di un progetto nuovo, non certo quella di intavolare iniziative con i sindacati magari in qualche modo critici verso il governo in patria, ma poi parte di quella stessa CES che attacca e riduce i diritti in ciascuna nazione.

Della FESAL – E oggi fanno parte insieme a noi dell'AltrascuolA Unicobas gli amici delle federazioni di SUD Education di Parigi e Grenoble, la CGT Enseñanza, in Portogallo si sta sviluppando un collettivo per la costruzione di un sindacato di base, il primo di quella nazione, in antitesi con le logiche della FENPROF (guarda caso sindacato CES), in Svizzera a partire dal SISA (Sindacato Indipendente degli studenti e degli apprendisti) e dal SIP (Sindacato interprofessionale) si mobilitano con noi i giovani, i genitori e gli insegnanti e molti altri ancora.

I sindacati CES, con l'aggiunta dei Cobas italiani, tutti sotto il mantello del Social Forum Europeo promuovono una settimana e una giornata di azione nella settimana di maggio che precede Bergen.

Ci sembra assurdo soprattutto se si pensa che la maggioranza assoluta dei promotori della giornata/settimana saranno a Bergen pure loro, ma non per partecipare come noi al 2° Forum Europeo dell'Educazione, ma per sedersi ancora una volta come a Berlino con i ministri e sottoscrivere la fine della scuola intesa come luogo di promozione della cultura, per trasformarla in un corso dequalificato di sottoformazione per il mercato europeo del (non) lavoro.

Ugualmente ci preoccupa il pericoloso avvicinamento tra movimenti e CES, Titti Di Salvo della CGIL ha affermato: "abbiamo raggiunto un'alleanza reale e concreta tra le forze del movimento e la CES. (Rassegna 39/2994)"

La giornata d'azione proposta dai sindacati CES e dal Social Forum Europeo ci lascia quindi molto perplessi, troppo facile protestare dall'8 al 15 maggio e sedersi con i ministri la settimana successiva.

*responsabile relazioni internazionali CIB Unicobas e L'AltrascuolA Unicobas

Milano, lunedì 18 aprile '05