Libertà personali e collettive, conquiste inscindibili

di Davide Rossi*

Cielo le mutande! Certo il caso francese di Ribeuaville, Alto Reno, è emblematico, la preside impone un abbigliamento castigato e giustamente le studentesse, a cui va tutta la nostra solidarietà come cittadini e come insegnanti, si ribellano ed occupano in centinaia la scuola.

Cogliamo l'occasione per qualche riflessione. Da un lato certamente un moralismo un po' bacchettone ci fa sorridere, crediamo davvero che i pantaloni a vita bassa con tanga e pizzi in vista non siano un problema e siano più simpatici di divise militari o para militari che pure molti ragazzi indossano tra i banchi sebbene la scuola in Italia come in Europa sia chiamata a promuovere tra i suoi valori la pace, spesso disattesa da parlamenti, in questo caso sì davvero equivoci, che mascherano per umanitarie missioni in cui si spara.

Ci pare che molte ragazze che indossano i pantaloni a vita bassa siano consapevoli di loro stesse, si vogliano bene ed abbiano una buona considerazione di sé, a dimostrazione che la mercificazione tentata sui loro corpi è in realtà caduta vittima della loro intelligenza.

Compito della scuola è tuttavia avvertire le ragazze di una società che le vuole al contempo avvenenti e addette ai fornelli, ovvero prime espulse da un mondo del lavoro che ogni giorno di più manifesta le sue drammatiche contraddizioni.

Dovere della scuola non è allora vietare o reprimere, ma avvertire, mettere in guardia rispetto alla mercificazione pubblicitaria e al progetto sociale che tende ad escludere le donne da una partecipazione attiva.

Ci auguriamo, confidando che in molti casi sia così, che le ragazze siano ugualmente determinate nel difendere il diritto a vestirsi come meglio credono, così come a difendere il loro ruolo nella società. Battersi per i diritti personali è parte fondamentale della libertà, a questi si associano i diritti collettivi, giustizia sociale, equità, pari opportunità.

Diffidiamo di chi reprime i diritti personali, preferiamo chi li difende tutti, anche quelli delle ragazze con i tanga e i pizzi in vista, augurandoci che sappiano coniugare la loro femminilità con l'impegno sociale, la consapevolezza della realtà che le circonda e la responsabilità, da sempre la più preziosa alleata della libertà.

Milano, 15 ottobre '03

* responsabile relazioni internazionali UNICOBAS SCUOLA - aderente alla FESAL – E