In data 31 gennaio 2006 il MIUR ha pubblicato i decreti (vedi raccolta
normativa di questo sito) relativi a confluenze, corrispondenze,
sperimentazione;
i provvedimenti riguardano
1) confluenza dei vecchi indirizzi di studio nei nuovi;
2) la corrispondenza tra vecchi e nuovi titoli;
3) la quota di curricolo lasciata all’autonomia delle scuole.
Il MIUR sostiene che questi provvedimenti risalgono addirittura al 28 dicembre 2005, ma, con una scelta veramente singolare, sono rimasti segreti per più di un mese e vengono pubblicati solo ora.
La "segretezza" si spiega facilmente con l’approssimazione di questi decreti, che sembrano improvvisati al solo fine di anticipare l’attuazione in via sperimentale del secondo ciclo prima della data concordata con le Regioni (settembre 2007).
A tale proposito si nota subito che
1) non si prevede nessuna confluenza per i titoli rilasciati dagli
istituti professionali;
2) si perde completamente il valore professionale dei titoli di
studio; i vecchi diplomi degli istituti tecnici e quelli degli istituti
d’arte hanno oggi il
valore non solo di titolo di studio ma
anche di titolo professionale, mentre quelli dei corrispondenti nuovi licei
non lo hanno.
3) si afferma che l’orario obbligatorio è pari all’80% dell’ammontare
di orario obbligatorio e obbligatorio di indirizzo, senza chiarire però
come si
articola il rapporto tra Regioni e scuole, dal
momento che le prime dovrebbero definire gli indirizzi e le scuole determinarne
l’utilizzo.
4) Il decreto delibera che qualsiasi riduzione dell’ora di lezione
vada recuperata. Affermazione illegale, in quanto tale materia è
oggetto di
contrattazione e può essere modificata
solo mediante accordo sindacale.