La L.104/92 prevede che per accedere all'insegnamento di sostegno i
docenti
debbano essere in possesso di un adeguato Corso di Specializzazione
Polivalente.
L'Università di Bari, sulla base del D.I. 460/98, si è
già occupata, nel
corso degli A.A. 1999/2000 e 2000/2001, dell'istituzione di "Corsi
Biennali
di Specializzazione per l'attività didattica di sostegno finalizzata
all'
integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap" previa
selezione dei corsisti: il decreto prevede, infatti, che il numero
degli
insegnanti da specializzare sia predeterminato dall'effettivo fabbisogno
del
territorio. Contemporaneamente, istituiva la SSIS (Scuola di
Specializzazione Interateneo per l'Insegnamento Secondario) cui sarebbe
spettata, alla fine del regime transitorio istituito dal suddetto D.I.
n°460/98, la gestione dei suddetti corsi.
Attualmente, però, la stessa Università, nonostante il
D.I. 460/98 sia
ancora in vigore e non tenendo conto del regime di transitorietà
istituito
dallo stesso, con decreto rettoriale del 07/12/01, ha anticipato il
passaggio dal "vecchio" al "nuovo" sistema per la formazione di insegnanti
specializzati per le attività di sostegno, attivando corsi aggiuntivi
per le
attività sostegno per tutti gli abilitati SSIS. Inoltre, ha
introdotto nel
piano di studi della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria
4 esami
aggiuntivi, finalizzati all'acquisizione di crediti formativi in relazione
all'attività didattica di sostegno, senza tenere in conto lo
stesso D.I.
460/98. In quest'ultimo caso la Facoltà di Scienze della Formazione
non
rilascerà diplomi di specializzazione come previsto dalla L.
104/92, ma
"semplici" certificati, mettendo a dura prova i Dirigenti Scolastici
nel
discernere tra diplomi e certificati.
In questa fase di passaggio a regime delle modalità organizzative,
il rischi
o è quello che per noi, specializzati con corsi BIENNALI e POLIVALENTI
di
1150 ore ai sensi del D.M. 226/95 e del D.P.R. 970/75, si verifichi
la
perdita di valore di una formazione valida e professionalmente qualificante,
rispetto alle appena 400 ore aggiuntive della SSIS e ai 4 esami integrativi
di Scienze della Formazione.
NOI CI CHIEDIAMO:
Ma perché formare gli insegnanti di sostegno in via "residuale"?
Possono
bastare soltanto 400 ore o 4 esami per approfondire le problematiche
connesse all'integrazione e all'apprendimento di soggetti diversamente
abili? E perché chi ha scelto di formarsi specificamente come
insegnante di
sostegno deve, per avere l'abilitazione, frequentare la SSIS godendo
al
massimo di qualche credito? Non sono forse entrambi i corsi biennali
e
universitari, spesso tenuti dagli stessi docenti?
Non solo: perché il Ministero non procede con l'immissione in
ruolo di una
risorsa già formata e usata sul territorio?
Queste sono solo alcune delle questioni da affrontare!!
GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO