DURISSIMO ATTACCO ALL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
LA FINANZIARIA COLPISCE IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
Gli emendamenti alla legge finanziaria per la scuola approvati dalla
Camera
il 7 novembre inaspriscono ulteriormente le misure relative all'integrazione
scolastica degli alunni disabili.
Viene confermato l'impegno per un consistente taglio sulle deroghe,
che
costituiscono l'organico reale del sostegno. L'assegnazione delle
deroghe
verrà d'ora in poi centralizzata, gestita dal Dirigente
Regionale, e
sottoposta (come già nel DL su formazione classi e interventi
di sostegno
dello scorso ottobre) a procedure più rigorose.
Nel testo emendato è stato inoltre si prevede il cambiamento
sostanziale
delle modalità di certificazione dell'handicap. Il testo prevde
quanto
segue:
Destinatari delle attività di sostegno(L.104/90art.3.1) sono
gli alunni che
presentano una minorazione fisica,psichica o sensoriale stabilizzata
o
progressiva. L'individuazione dell'handicap
Non sarà più curata dalle equipes medico-psico-socio-pedagogiche,
ma dalle
ASL attraverso strutture collegiali ancora da precisare. L'individuazione
dell'handicap non farà più capo ai parametri indicati
dallaOrganizzazione
mondiale della sanità, ma saranno "definiti con decreto del
Presidente del
Consiglio dei Ministri, da emanare d'intesa con la Conferenza unificata
(DL.vo 281/97) e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari,
su
proposta dei Ministri dell'Istruzione, dell'Università e della
ricerca e
della salute entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge finanziaria"
.
Le ripercussioni negative di questa modifica sono evidenti:
-Passaggio di competenze che comporterà i consueti "vuoti" riorganizzativi
,
con tempi di riassetto che difficilmente coincideranno con i tempi
di
definizione degli organici scolastici. Ne potrà conseguire una
compressione
dell'organico di diritto che, viste le programmate restrizioni sulle
deroghe, non saranno compensate dall'organico di fatto: quindi alunni
a cui
viene negato il diritto allo studio, docenti di sostegno soprannumerari,
docenti curricolari gravati di lavoro in più.
-Gestione centralizzata e restrittiva delle certificazioni, affidata
ad
organismi di controllo e di selezione con lo scopo di abbattere il
numero di
alunni che possono usufruire di sostegno
- Ridefinizione dei parametri per l'attestazione di handicap, con il
riferimento rigido a quanto previsto dalla L104/90 in materia di invalidità
e con altri criteri che saranno definiti da organismi politici, sulla
base
quindi delle necessità di contenimento della spesa. Del tutto
cancellate le
acquisizioni che avevano portato, sulla base delle classificazioni
della
O.M.S., a distinguere tra handicap e invalidità, individuando
l'handicap
come situazione specifica in cui si manifesta una disabilità
che in altri
contesti non è necessariamente invalidante, si torna ad una
concezione di
malattia, di invalidità o come dice la Moratti, di "malformazione",
come
condizione per fruire del diritto allo studio. Obiettivo: abbattere
il
numero degli alunni che fruiscono del sostegno, cioè abbattere
l'
integrazione scolastica.
- Probabile riaccertamento delle certificazioni già esistenti,
con
intasamento burocratico e umiliante imposizione di ulteriori visite
mediche
per i ragazzi e le loro famiglie, incertezza sul futuro scolastico
degli
alunni ai quali dovesse essere contestata la fruizione del sostegno,
con
conseguente probabilità di abbandono.
Un attacco durissimo alla civiltà, al patrimonio culturale, ai
valori che l'
istituzione scolastica e la società hanno costruito dagli anni'70
ad oggi.
Una negazione del diritto allo studio per i soggetti più deboli.
Una
complessiva perdita di qualità della scuola italiana .
Contro tutto questo il sindacato Unicobas rivolge un appello affinché
docenti, famiglie, studenti, singoli cittadini, sindacati, associazioni
(soprattutto quelle attive attorno alle questioni dell'handicap) si
mobilitino con forza per la cancellazione delle misure previste in
Finanziaria.