Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
 
Mi permetto di segnalare quanto grave sia la proposta del MIUR di unificare le classi di abilitazione di lingue straniere in una unica.
 
Che faranno tutti quei precari di francese o di tedesco che all'Università non hanno svolto esami di inglese e ch l'inglese l'hanno studiato in ambito non accademico? Che faranno quelli che sono abilitati solo in inglese e arabo?
 
E inoltre sottolineo l'assurdità della situazione che si creerebbe:  un insegnante abilitato solo in Francese, estremamente competente e preparato in questa lingua, pieno di passione per questa lingua,  si troverebbe a non poterla più insegnare, dopo anni, perchè al suo posto magari andrebbe un altro che tale abilitazione l'ha presa per "dovere", uno che il Francese non lo ha mai insegnato e per cui non prova un gran interesse: che razza di motivazione trasmetterebbe ai propri alunni?
 
Questo significherebbe la mortificazione di un insegnamento: la demotivazione anzi non solo ad insegnare, ma anche ad apprendere.
 
Mi rivolgo agli autori di questa proposta: abbiate rispetto per anni di insegnamento, per anni di sacrifici, per l'amore di un docente verso la propria materia.
 
A nome di un gruppo di precari di Lingue dell'Emilia Romagna.
 
Roberta Renzi  (docente precaria di Francese, Bologna)