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La lotteria dei perdenti posto nelle varie classi di concorso della scuola secondaria superiore

La bozza di decreto attuativo della riforma Moratti nella secondaria superiore prospetta gravissime riduzioni negli organici.

Nella scuola secondaria superiore lavorano attualmente 250000 docenti circa, così distribuiti: 80000 nei licei, 90000 negli istituti tecnici, 70000 negli istituti professionali e 10000 negli istituti d'arte e nei licei artistici.

Negli istituti professionali gli anni di scuola passano da 5 a 4; inoltre sono previsti corsi di durata anche solo biennale o triennale. Inoltre è previsto un orario di 30 ore settimanali di lezione contro le attuali 40.
Un quarto delle 30 ore previste saranno facoltative e almeno un altro quarto addestramento al lavoro in azienda.
Le ore di lezione effettive saranno al massimo 15. Un organico di diritto determinato su queste basi con i parametri attuali comporterebbe una perdita improvvisa di almeno 40000 cattedre negli istituti professionali.

Nei licei classico e scientifico, se si applicassero i parametri attuali per la determinazione dell'organico di diritto, si registrerebbe una perdita di circa 5000 cattedre, senza tenere conto degli ulteriori problemi causati da eventuali modifiche nell'assegnazione delle discipline alle varie classi di concorso.

Negli istituti tecnici industriali e commerciali, con i parametri attuali per la determinazione dell'organico di diritto si perderebbero circa 20000 cattedre.

Negli istituti d'arte e nei licei artistici, con i parametri attuali per la determinazione dell'organico di diritto, si rischia una perdita di circa 5000 cattedre.

Nell'insieme si rischia una perdita complessiva che si aggira intorno alle 70000 cattedre.

Inutile sperare nelle ore opzionali, che non influiscono sulla determinazione dell'organico di diritto, e che potranno determinare al massino 15000 posti, che però potrebbero essere coperti anche da esperti esterni.

Bisogna ricordare anche che i rimanenti 30000 insegnanti degli istituti professionali passerebbero alle regioni e quindi in totale il Ministero dell'Istruzione, al termine della manovra, si "libererebbe" in totale di ci circa 100000 docenti.

Inoltre è lecito temere una parallela riduzione dell'organico del personale ATA, che potrebbe aggirarsi sull'ordine di ulteriori 10000 posti di lavoro.

Queste cifre potrebbero subire forti variazioni a seconda delle scelte future dell'utenza; per esempio un fortissimo e imprevedibile aumento delle iscrizioni nel nuovo canale della "formazione professionale" regionale causerebbe una parallela diminuzione del numero di studenti nel canale dell'istruzione statale; in tal caso il numero dei posti perduti nell'organico del Ministero dell'Istruzione potrebbe salire anche a 140000.

Anche tenendo conto che sono previsti in media circa 30000 pensionamenti all'anno, la situazione del soprannumero che si viene a determinare risulta comunque drammatica; come si regoleranno i futuri governi per gestirla ???

I docenti di ruolo strappati dai loro posti di lavoro dai nuovi quadri orario della riforma Moratti devono purtroppo aspettarsi decreti di soprannumerarietà, utilizzi, trasferimenti d'ufficio, completamenti di orario su più scuole, con il rischio anche della cassa integrazione e del
licenziamento per esubero (previsto dal Dlgvo 29/93 - privatizzazione rapporto di lavoro).

Inoltre in questa situazione drammatica, molti tra i lavoratori precari, attualmente circa 100000 tra docenti e ATA, rischiano di non essere più riassunti, dopo la scadenza del loro incarico.

All'interno di questo scenario drammatico, determinato dalla pesante riduzione d'orario che coinvolge la maggior parte delle discipline, si registra un'ulteriore tragica lotteria tra le varie classi di concorso che potrebbe paradossalmente includere tra i perdenti posto anche docenti di discipline, il cui quadro orario non ha subito variazioni di rilievo.

Infatti dai quadri orari proposti non si capisce quali sono le classi di concorso a cui le varie discipline sono assegnate.

Tanto per fare un esempio, nei quadri orario si legge solo Matematica, Fisica. Gli organici di queste discipline sono attualmente divisi tra varie classi di concorso: Fisica (A038), Matematica (A047), Matematica Applicata (A048), Matematica e Fisica (A049). Attualmente per es. negli ITC la Matematica è inquadrata come A048, nel biennio del Liceo Scientifico la Matematica è inquadrata come A047 mentre nel triennio del Liceo Scientifico Matematica e Fisica sono inquadrate nella A049, negli ITIS la Matematica è inquadrata come A047 mentre la Fisica è inquadrata come A038 ecc.

Avranno il buon senso di lasciare invariate le attuali classi di concorso???? Se venisse modificata questa assegnazione, molti docenti rischierebbero di essere dichiarati perdenti posto, semplicemente perchè qualcuno, a tavolino, ha deciso che quella classe di concorso in quella scuola non esiste più. Tenuto conto che la Matematica e la Fisica non figurano tra le discipline più penalizzate nei nuovi quadri orario, questo semplice esempio fa capire che nessun docente, qualunque sia la sua disciplina, può stare tranquillo in mano agli autori di questa cosiddetta "riforma".

E' impossibile in questa sede fare un elenco completo di tutte le discipline danneggiate dai nuovi quadri orario; ci limiteremo quindi ad alcuni tra gli esempi più eclatanti.

Educazione Fisica ( A029) è sicuramente la disciplina più colpita.. Perde la metà dell'orario in tutti i tipi di Liceo.

Con i parametri attuali ciò comporterebbe in organico una tragica perdita del 50% delle cattedre.

Anche la prima lingua straniera, generalmente inglese, figura tra le discipline più pesantemente colpite in tutti i tipi di Liceo; le sue ore sono state dimezzate per far posto alla seconda lingua comunitaria. Il destino più probabile che attende gli insegnanti di lingua straniera è la riconversione; probabilmente in futuro dovranno insegnare due lingue straniere invece di una (praticamente con le stesse ore di lezione).

Le Materie letterarie (A050, A051, A052) risultano penalizzate in modo particolare nel Liceo Tecnologico, nel Liceo Economico, nel Liceo Classico e nel Liceo Scientifico.

Nel Liceo tecnologico risultano pesantemente colpite Diritto e Economia ( A019) che scompare dal quadro orario, Materie tecniche teoriche(A021, A071, A035, A034, A013) e i Laboratori (C320, C270, C290, C240, C260, C310) che fanno registrare pesanti perdite (intorno al 40% dell'orario attuale).

Storia e Filosofia (A037) perde ore nel Liceo Scientifico.

Nel Liceo Economico scompare Chimica (A013), scompare anche Trattamento testi (A075), vengono duramente colpite Matematica ed Economia aziendale.

Sicuramente questo elenco non esaurisce tutti i gravi danni prodotti da questa cosiddetta riforma e molte materie pesantemente danneggiate non sono state citate. Quanto detto, però, basta ed avanza per far capire ai lavoratori della scuola che il proprio posto di lavoro è seriamente minacciato. I lavoratori della scuola devono iniziare azioni di lotta analoghe a quelle messe in atto dai lavoratori del settore privato, quando vedono in pericolo il proprio posto di lavoro.