Il governo di "Sua Impunità", dei suoi YesMen e delle sue YesGirl ha iniziato una vera e propria RAPPRESAGLIA contro i pubblici dipendenti.
Ha iniziato con l'ingiusta esclusione dei lavoratori pubblici dai benefici fiscali sugli straordinari, riservati ai soli lavoratori privati.
Ha continuato con pesanti tagli ai bilanci della Scuola, dell'Università, della Ricerca, della Sanità, della Giustizia, delle Forze dell'Ordine.
Ora prosegue in particolare con l'Art. 71 del DL 112 del 25 giugno 2008 e la Circolare n. 7 del 17 luglio 2008 che attuano una vera e propria discriminazione inasprendo le norme sulle assenze per malattia solo per i pubblici dipendenti: A ulteriore riprova dell'approssimazione, della incompetenza e della malafede con cui Brunetta ha elaborato tale provvedimento si registra il primo dietrofront.
Con il parere 45 del 4 luglio 2008 il Ministero della Funzione Pubblica ha chiarito che i medici di base convenzionati sono competenti per il rilascio di certificati medici anche in caso di dipendente che si ammali per la terza volta (ccnl attuativi art. 8 dlgs n. 502/92).
Brunetta invece voleva costringere il dipendente pubblico che aveva la disgrazia di ammalarsi per la terza volta a chiamare l'ambulanza per farsi trasportare al pronto soccorso.
E' quindi già saltato uno dei 3 capisaldi della "rappresaglia" di Brunetta, che, essendo incapace di bloccare i pochi veri assenteisti, sfoga il suo rancore contro tutti i pubblici dipendenti.
Quella della guerra ai fantomatici fannulloni era solo un pretesto; in realtà l'obiettivo del mistificatore Brunetta e del "Grande Impunito" Berlusconi era solo quello di battere cassa "prelevando" in tal modo dalle tasche dei lavoratori statali malati circa 300 milioni di euro.
Il regime orario per la reperibilità (8-13/14-20 di tutti i giorni compresi i festivi), equivale di fatto a un regime di "arresti domiciliari" per cittadini che hanno la sola colpa di essere malati.
Sorgono seri dubbi di legittimità costituzionale con riferimento anche al diritto alla salute.
Per alcune patologie una limitazione della libertà personale può essere anche dannosa per una completa guarigione.
Si prevedono inoltre pesanti ripercussioni sulla spesa della pubblica amministrazione.
Le scarse risorse finanziarie delle scuole potrebbero rendere problematico il pagamento delle parcelle emesse dalle ASL.
Una scuola di medie dimensioni rischia di spendere per visite fiscali circa tremila euro all’anno, pari quasi alla metà dei fondi che il Ministero assegna alla scuola per il funzionamento ordinario!
Le scuole spenderanno quasi tutto per le visite fiscali!
E dire poi che nel comparto scuola il numero delle assenze per malattia è veramente molto basso, inferiore persino a quello del settore privato!