Convegno MOBBING Patrizia Ricciardi.

"E' un attimo a sentirti imbecille", è il titolo del libro che abbiamo scritto, per raccontare la storia di una lotta di gruppo.

Il quadro è quello di alcuni lavoratori del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano che decidono di farsi sentire con la nuova direzione insediata con la privatizzazione del museo.

All'interno di questo quadro in cui affiorano situazioni vissute anche da altri colleghi, emerge la figura di Maria, protagonista principale del libro, vittima del mobbing.

Cosa dice la nostra storia?

  1. Il primo punto fondamentale è acquisire la consapevolezza che sei vittima di mobbing, che proprio a te stanno facendo questo trattamento.

  1. Da qui in poi il gruppo fa la differenza, anche piccolo, ne basta uno o due di collega che ti faccia vedere lucidamente la situazione, che ti dica: "non sei tu la fuori, non sei tu incapace, fino a ieri lavoravi bene.Tutto questo male che ti ingoi, che vuoi cercare in te, perché non capisci che viene da loro, perché non glielo ributti addosso?" Soprattutto: "non sei sola, non temere, lo facciamo insieme".

    Non occorre aspettare di avere il grosso problema del licenziamento da fronteggiare, ma quando ti capita il trasferimento, il cambio di orario, trattamenti ingiustificati ecc., il più delle volte devi dare delle risposte subito e da solo non sei all'altezza. La grande organizzazione sindacale è troppo impegnata nelle trattative e a rincorrere i suoi appuntamenti ai tavoli delle direzioni, ti fa attendere o addirittura ti dissuade dal pensare ad agire, rispondendo: Maria, ringrazia che hai un lavoro, pensa a quanti da altre parti stanno per essere licenziati!

  1. E la nostra esperienza si allarga oltre l'aspetto legale. Arriviamo all'assurdo di un provvedimento disciplinare double cioè su Maria perchè ha chiesto aiuto al collega Corrado, e su Corrado perché l'ha aiutata. Dopo aver tentato incontri con direzione e presidenza, aver informato il consiglio di amministrazione senza ricevere alcun cenno, la decisione di scendere in sciopero, con uno di noi in sciopero della fame è il modo che riusciamo a concepire pur di rompere il muro del silenzio e dell'indifferenza che ci circonda e che circonda Maria. Diciassette giorni che seguiranno a diciassette notti, sempre lì fuori, davanti al museo, con il collega che si offre con il suo digiuno: siamo visibili, compresa Maria. La sua risalita è visibile a tutti, ha trasformato tutta l'angoscia e il pessimismo che speravano di iniettarle in una esperienza unica, fatta del quotidiano di 17 giorni che ci unisce sotto il sole cocente della piazzetta san Vittore, che ci dà ancora di più forza e consapevolezza di quanto si può essere forti insieme.

  1. Maria e Corrado hanno vinto la causa e il museo è stato condannato al risarcimento dei danni per il periodo riconosciuto di demansionamento.

  1. Da questa forte esperienza dei 17 giorni al sole e alla notte nella piazzetta san Vittore, poiché nel frattempo alcuni di noi avevano per loro conto riportato alcuni momenti come in una sorta di diario, abbiamo pensato che poteva essere non male l'idea di riunire in un libro questi nostri vissuti. "E' un attimo a sentirti imbecille", è anch'esso, pur con i suoi limiti, orgogliosamente frutto di un lavoro di gruppo.

    Marina Ferulli - Patrizia Ricciardi - Maria Spiccia , E' un attimo a sentirti imbecille, Ed. Anthelios –Garbagnate milanese