Nello specifico si dichiarano contrari:
*1- **Alla creazione di un sistema
duale*: i livelli degli studi
dopo i 13 anni saranno profondamente diseguali per durata, qualità,
finalizzazione.
Alcuni ordini di scuola (i licei ) “propedeutici” al proseguimento
degli studi, altri (Istruzione e Formazione professionale
) “terminali”
e quindi finalizzati alla creazione di figure di basso profilo
professionale.
Tale sistema giunge all’estremo di riconoscere l’apprendistato come
forma sufficiente per l’espletamento al diritto dovere di istruzione,
abbassando di fatto l’età dell’obbligo scolastico.
*2- **All’architettura strutturata
su ore curricolari ( ridotte) ,
facoltative, e opzionali (magari da privatizzare ).
*Tale architettura, proponendosi falsamente come una possibilità
di
maggiore scelta e personalizzazione degli studi, di fatto disintegra
l’unitarietà del percorso didattico e formativo del gruppo
classe e
nasconde come obbiettivo di fondo il mero risparmio della spesa
pubblica
*3- **Alla pesante riduzione di organici*
prevista dal quadro
orario proposto.
*4- **Al taglio di decine di migliaia
di posti di lavoro*, a
partire dall’eliminazione delle cattedre degli ITP e del drastico
ridimensionamento degli ATA
*5- **All’ introduzione della figura
del docente tutor* e al
conseguente impoverimento delle funzioni del consiglio di classe
e della
sua possibilità di progettare e definire i percorsi formativi.
*6- **Alla riforma degli organi collegiali*
che prevede una
trasformazione del ruolo del consiglio di istituto che vedrà
una
sensibile diminuzione del peso di genitori studenti, docenti e personale
ATA a vantaggio di un rafforzato ruolo del dirigente scolastico
e di
figure estranee al mondo della scuola.
*7- **Alla scomparsa di tipologie di
scuola come gli attuali
Istituti Tecnici e Istituti Professionali* che formano figure dotate
contemporaneamente di un’elevata preparazione culturale e professionale
in grado sia di aggiornarsi e riqualificarsi nel mondo del lavoro,
sia
di affrontare gli studi universitari.
In positivo richiedono la progressiva estensione dell’obbligo
scolastico fino a 18 anni
I docenti si impegnano a coinvolgere nella denuncia il collegio
docenti
e il consiglio di istituto e a promuovere iniziative di informazione
rivolte a studenti e genitori
della scuola.
Il documento è stato approvato all’unanimità.