>>> La Regione Ticino
L’ urlo dei giovani ‘ Non tagliateci le ali’
‘ Fate l’amore, non i preventivi!’. C’è un misto di indignazione
e d’ironia negli slogan che ieri un migliaio di giovani ( 700 per la polizia,
2.000 per gli organizzatori) hanno lanciato a Bellinzona contro il Preventivo
2005 e i tagli alla scuola. Lo sciopero degli studenti delle scuole medie
superiori e professionali del Cantone, pur non avvicinandosi alle seimila
persone che il 12 novembre 2003 manifestarono in Piazza Governo per l’istruzione,
può tuttavia dirsi riuscito. Almeno a detta degli organizzatori
del Movimento studentesco unitario ( Msu), i quali sottolineano come un
anno fa per la protesta si fossero mosse le maggiori forze sindacali. Questa
volta invece gli insegnanti sono rimasti a guardare ( c’è chi dice
per evitare strumentalizzazioni) e i giovani hanno potuto contare solo
sulle proprie forze. Forze che – forse per il freddo pungente – in parte
si sono accanite contro il cancello di Palazzo delle Orsoline, il quale
ha sì ondeggiato, ma per pochi attimi. La sicurezza dell’organizzazione
ha infatti subito calmato i più esagitati. Ed è stata ascoltata.
Le inferriate hanno in definitiva lasciato filtrare solo qualche bolla
di sapone, accompagnata dallo scoppio di due petardi. Dunque solo un bello
spavento per qualche funzionario alle prese con la digestione. Gesti più
o meno simbolici. Come il gigantesco paio di forbici d’oro affisso all’inferriata.
‘ Non tagliateci le ali’.
Attimi di tensione ci sono invece avuti al Liceo di Bellinzona dove
il corteo, dopo Piazza del Sole e Piazza Governo, doveva concludere la
sua marcia per la città con un’assemblea dentro l’istituto. Allarmati
da alcuni manifestanti che verso le 14 avevano preannunciato una possibile
occupazione della scuola, una quarantina di studenti contrari allo sciopero
hanno fatto cordone, dapprima sul viale d’accesso, e poi su consiglio della
Polizia comunale, indietreggiando alla soglia della scuola. Agli striscioni
e ai cori della protesta si sono allora contrapposte le più concilianti
scritte: ‘ Cerchiamo il dialogo se vogliamo dei risultati’, ‘ Contro i
tagli ma civilmente’, ‘ Manifestazione sì, occupazione no’. Parole
scritte e parole urlate. A chi osservava ‘ Siamo studenti come voi!’, altri
ribattevano brutalmente ‘ Siete dei venduti’. Solo tensione ma nessun vandalismo
( gli unici segnalati dalla Polcom di Bellinzona sono stati alcuni muri
imbrattati vicino all’ascensore di Castelgrande e un’auto del servizio
tecnico danneggiata). Verso le 16 l’assemblea dei manifestanti, tenutasi
sul piazzale del Liceo, si è sciolta. Gli striscioni sono scomparsi.
Ne è rimasto solo uno, alto sulla facciata, recitava ‘ Auguri Eli
per i 18!’. Oggi sei diventata grande.
Voci raccolte dalla piazza.
Tra le persone che più si sono impegnate per lo sciopero,
Massimiliano Ay , responsabile con Vinko Bilusic del Sindacato indipendente
degli studenti e apprendisti ( Sisa) e dell’Msu. « Siamo molto
soddisfatti – afferma – di essere riusciti a portare qui tanti ragazzi
senza l’appoggio e i soldi dei sindacati e dei partiti come avvenne lo
scorso anno. Questa è la forza reale del movimento studentesco »
. Possiamo ricordare le vostre rivendicazioni? « Chiediamo l’abolizione
dei tagli alla scuola e potremmo anche pretendere l’abolizione di tutti
i tagli nel sociale. Qualora il governo non dovesse accettare le nostre
richieste dovremo prevedere nuove e più radicali azioni »
Ha fornito loro il furgone che apriva il corteo scandendo le musiche della
protesta. Sindacalista ‘ sui generis’ del Sinc, José Domenech osserva:
« I ragazzi non si lasciano manipolare dal sindacalismo tradizionale
e dai partiti politici. La piazza ha dato loro legittimità. Rilevo
però con dispiacere che non ci sia nessuno dell’Usi. Evidentemente
lì i soldi non mancano » .
Ma contro i tagli si son viste anche sensibilità diverse, per
Katia Senjic il dissenso di una parte degli studenti del Liceo di Bellinzona
con la protesta ha interessato « unicamente la forma. Temevamo vandalismi
» .
« Questa divergenza – hanno poi comunicato in serata i liceali
bellinzonesi – non deve tuttavia offuscare l'unità di intenti che
ha generato la protesta. Ribadiamo la nostra ferma opposizione ai risparmi
che colpiscono la scuola, il mondo politico dovrà assumersi la piena
responsabilità dell'inevitabile peggioramento dell'offerta scolastica
» .
Infine al corteo anche una presenza italiana, Davide Rossi , responsabile
relazioni internazionali de ‘ L’Altra scuola- Unicobas’: « Gli studenti
ticinesi dimostrano qui un grandissimo coraggio, ed è veramente
straordinario che la parte più sensibile in Canton Ticino non sia
quella degli insegnanti ma degli studenti. Una passione per la cultura
che deve servire da esempio a tanti » .
Infine nella giornata dei ragazzi, la parola al direttore del Decs
Gabriele Gendotti : « Dal profilo ideale trovo che una manifestazione
di studenti contro un contenimento della spesa nel settore dell’educazione
rientri nella normalità delle cose. Credo comunque che quest’anno
nella scuola le misure di risparmio siano in definitiva poche, e in parte
riguardi griglie orarie sovradimensionate che andavano sfoltite. Le risorse
vanno liberate per i nuovi compiti che la scuola deve assumere »
.
Plr, Udc e Lega criticano il Partito socialista
Partito socialista da che parte stai? Se lo chiede il Partito liberale
radicale che, dopo aver ricordato l’adesione del Ps al rapporto di maggioranza
sul Preventivo 2005, in un comunicato sottolinea come « a questo
punto mal si comprenda – non fosse altro che per motivi di coerenza – il
sostegno dato proprio dal Ps alla manifestazione studentesca di ieri a
Bellinzona » . A proposito della ‘ Petizione contro il peggioramento
della cultura per gli studenti nelle scuole professionali’, sostenuta dal
Ps, i liberali osservano che « la diminuzione di tre ore di lezione
in queste scuole alleggerisce una griglia oraria troppo carica »
. Critiche anche dall’Udc, per la quale il Ps che « ha pubblicamente
approvato e sostenuto lo sciopero degli studenti e apprendisti di sinistra,
abilmente guidati dal sindacalista Pino Sergi, leader del Mps » .
La posizione del Ps « è in stridente contrasto con le sue
responsabilità istituzionali. L'Udc condanna fermamente questa manovra
di piazza orchestrata dai vertici sindacali e dalla segreteria del Ps ed
invita le altre forze di governo a cessare di ritenere il Ps una forza
politica affidabile. L'inaffidabilità del Ps è inoltre rafforzata
dall'ambiguità circa la posizione sull'iniziativa fiscale del Mps
che vuole riportare la pressione fiscale sulle aziende del cantone a livelli
improponibili, tali da far collassare l'intera economia » . Sempre
contro i socialisti, ma in altro ambito, si scaglia anche la Lega. Per
Giuliano Bignasca « il Ps ha nuovamente dimostrato di non disporre
di alcuna strategia fiscale. Le posizioni socialiste sulla deleteria iniziativa
fiscale del Mps rimangono ambigue e inconcludenti » .
>>> Corriere del Ticino
LA PROTESTA CONTRO IL PREVENTIVO 2005 DEL CANTONE È SFOCIATA
IN UNA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL GOVERNO
Studenti in sciopero, successo a metà
Circa 500 in piazza a Bellinzona, ma con qualche dissociazione interna
Mauro Maestrini
¦ Nulla di paragonabile alla analoga manifestazione dell’anno
scorso, che beneficiava però di un sostegno politico assai più
ampio, ma la manifestazione degli studenti, collegata con lo sciopero generale
nella scuola proclamato dal Sindacato degli studenti e apprendisti (
SISA) ha pur tuttavia richiamato ieri a Bellinzona, sede principale
della protesta, circa mezzo migliaio di partecipanti.
Pochi? Tanti? Le opinioni divergono sempre in simili circostanze, così
come il conteggio esatto dei manifestanti. I promotori della manifestazione
contavano comunque su un migliaio di partecipanti e probabilmente non sono
arrivati a questo risultato, ma il corteo degli studenti che ad inizio
del pomeriggio si è portato da piazza del Sole fino davanti al Palazzo
delle Orsoline, ha pur sempre dimostrato una certa consistenza, segnale
e spia di un disagio reale esistente all’interno della scuola ticinese.
Pittoresca e per molti aspetti influenzata dalle avanguardie dell’autogestione
la cornice della manifestazione: cori, slogan, striscioni, alcuni anche
spiritosi, altri più irriverenti. Essendo la protesta indirizzata
contro il preventivo 2005 del Cantone ed in particolare contro le misure
di risparmio previste nel settore scolastico, l’ironia e il sarcasmo degli
studenti si sono indirizzate principalmente verso le istituzioni ed i suoi
rappresentanti, in particolare il direttore del Dipartimento dell’educazione
Gabriele Gendotti. « Tagli OK, ma perché non cominciare con
il tuo salario? » si leggeva in un cartello con la fotografia dell’attuale
presidente del Governo ticinese, mentre appariva ispirato all’epoca dei
figli dei fiori un « Fate l’amore, non i preventivi » che merita
probabilmente il premio di miglior striscione della giornata. Fra i cori
intonati durante il corteo, oltre allo scontato « Sciopero, sciopero!
» , il « Chi non salta un Gendottiè», appariva
chiaramente mutuato dalle piste di hockey. La manifestazione per le strade
di Bellinzona si è comunque svolta nella calma e nell’ordine, perfino
con quel pizzico di allegria e spensieratezza tipica della generazione
rappresentata. C’è stato solo un momento di tensione quando, davanti
al palazzo delle Orsoline, sede del Governo, le avanguardie del corteo,
al grido di « Vergogna, vergogna » indirizzato evidentemente
ai più augusti inquilini dell’edificio, si sono messe a dare scrolloni
al pesante cancello dell’entrata principale, che era stato prudentemente
chiuso a chiave. Si è temuto per un attimo l’intervento delle forze
di polizia, che seguivano con discrezione gli avvenimenti, ma alcuni degli
stessi promotori della manifestazione hanno convinto i più accesi
manifestanti a darsi una calmata. Il corteo si è poi indirizzato
verso la sede del Liceo di Bellinzona, dove si è sorprendentemente
scontrato con un gruppo di studenti dell’istituto che ha impedito l’occupazione
dell’aula magna dove si doveva svolgere l’assemblea dei manifestanti. Per
la verità, già in piazza del Sole, dove all’inizio del pomeriggio
era fissato il raduno dei manifestanti, c’era stato il sentore ( nulla
di ufficiale, ma qualche dichiarazione a mezza bocca) della dissociazione
di una parte, almeno, degli studenti del Liceo di Bellinzona dalla manifestazione.
Forse anche per la presenza di qualche dimostrante non propriamente sobrio,
come confermava lo stato della piazza ( un campo di battaglia di bottiglie
vuote, rifiuti e perfino chiazze di vomito) quando gli scioperanti se ne
sono andati.
Ed è probabilmente questo, di una spaccatura all’interno stesso
del loro movimento, il boccone più amaro che gli organizzatori della
protesta hanno dovuto inghiottire, unitamente all’assenza di esponenti
di partiti, movimenti politici e sindacati, nonostante qualche appoggio
ricevuto, a parole, alla vigilia della manifestazione, compreso quello
un po’ pilatesco del Partito socialista. In serata, l’assemblea degli studenti
del Liceo di Bellinzona ha diffuso un comunicato in cui afferma la sua
opposizione ai tagli che colpiscono la scuola, precisa che « non
tutti gli studenti si sono tuttavia riconosciuti nella forme di protesta
attuale » ma « alcuni di loro si sono adoperati in un prezioso
lavoro di mediazione che ha favorito una forma di dialogo » fra opinioni
evidentemente diverse.
RIBADITO ANCHE IL SOSTEGNO AL PREVENTIVO 2005 IN VISTA DELLA FIRMA DEL
RAPPORTO IN GESTIONE
Critiche ai socialisti da PLR e PPD
I gruppi dei due partiti di Governo contestano l’appoggio agli studenti
¦ Due sedute parallele, per orario e contenuti. Riuniti ieri
sera i gruppi parlamentari di PLRT e PPD hanno ribadito l’appoggio al Preventivo
2005 e al tempo stesso criticato l’atteggiamento del Partito socialista.
Quest’ultimo, pur dicendosi favorevole alla manovra finanziaria, aveva
appoggiato la manifestazione di protesta degli studenti contro il Preventivo
stesso.
Le critiche più esplicite sono venute dalla capogruppo del PPD
Francesca Lepori- Colombo
. « Trovo sconcertante questo atteggiamento. Sono rimasta allibita
alla notizia » , ha commentato la deputata, da noi interpellata.
« È necessario un minimo di coerenza. Tutti, pur approvandolo,
abbiamo detto che questo preventivo non ci piace e lo consideriamo come
il male minore. Ma non si può sostenere una manifestazione di piazza
contraria. O si sta di qua o di là. Francamente sono preoccupata
in vista del dibattito parlamentare (
n. d. r. A partire dal 13 dicembre
). Come si comporteranno in aula i rappresentanti del Partito socialista?
» La riunione di gruppo è stata anche l’occasione per illustrare
ai deputati l’accordo raggiunto l’altro giorno in Gestione sui flussi finanziari
fra Cantone e Comune, uno dei punti più controversi del Preventivo
2005. Il PPD in aula voterà la manovra finanziaria, ma al tempo
stesso ribadirà la richiesta al Governo di riprendere quanto prima
il discorso della revisione dei compiti dello Stato. « È un
impegno che non va assolutamente posticipato » , dice la capogruppo.
Più sfumate le critiche del PLRT ai socialisti. « A questo
punto mal si comprende – non fosse altro che per motivi di coerenza – il
sostegno dato proprio dal PS alla manifestazione studentesca » ,
si legge in un comunicato. Il partito di maggioranza relativa sottolinea
che il consenso costruito attorno alla manovra finanziaria è il
frutto di un dialogo e rappresenta « un passo importante verso la
revisione dei compiti dello Stato chiesta da più parti e che diventa
sempre più irrinunciabile » .
Il partito ha pure preso posizione sulla petizione lanciata l’altro
giorno « contro il peggioramento della cultura per gli studenti nelle
scuole professionali » , sostenuta dallo stesso PS.
Secondo il PLRT la diminuzione di tre ore lezione in questo ordine
di scuola a tempo pieno ( prevista nel Preventivo 2005) alleggerisce una
griglia oraria ritenuta troppo carica ( le ore settimanali sono più
di 40) e che non trova pari nel resto della Svizzera.
FISCO
Anche Lega e UDC attaccano il PS
Accuse da Lega e UDC ai socialisti su fisco e scioperi. Secondo Giuliano
Bignasca « le posizioni socialiste sulla deleteria iniziativa fiscale
dell’MPS rimangono ambigue e inconcludenti » e sono indice della
mancanza di una strategia fiscale. Se applicata, dice il presidente della
Lega, l’iniziativa popolare provocherebbe un insostenibile aumento della
pressione fiscale sulle persone giuridiche, con conseguente spostamento
delle sedi produttive dal Ticino ad altre realtà e relativa perdita
di posti di lavoro nel nostro Cantone. « Per questo la Lega rimane
saldamente ancorata alle proprie posizioni di rifiuti di qualsiasi aggravio
fiscale e ribadisce il lancio dell’iniziativa fiscale « Ticino come
Zugo » . Per quanto riguarda lo sciopero della Posta, Bignasca dice
di sostenerli « a patto che non si tratti di difendere privilegi
ormai indifendibili » e ricorda alla sinistra « che i dirigenti
delle ex regie federali sono tesserati PS » .
L’UDC dal canto suo, in relazione alla manifestazione studentesca di
Bellinzona, « condanna fermamente » quella che definisce «
una manovra di piazza orchestrata dai vertici sindacali e della segreteria
del PS » ed invita gli altri partiti di Governo a cessare di ritenere
il PS una forza politica affidabile.
Le dichiarazioni del presidente socialista Manuele Bertoli rilasciate
mercoledì sera alla TSI, sono l’omologo dell’UDC Paolo Clemente
Wicht « in flagrante contraddizione » rispetto alle posizioni
assunte sia in Governo sia nella commissione della gestione e « in
stridente contrasto » con le sue responsabilità istituzionali.
>>> Giornale del Popolo
SCIOPERO Momenti di tensione in piazza Governo e al Liceo
C’è chi va a scuola e chi scende in piazza
Non erano più di 800 gli studenti che hanno partecipato allo
sciopero generale indetto dal Sindacato Indipendente degli Studenti
e Apprendisti ( SISA). I fischietti, i tamburi e gli slogan contro
il Preventivo 2005 hanno animato ieri le strade e le piazze di Bellinzona
già dalla tarda mattinata. Verso le 13.45 un corteo è partito
da Piazza del Sole alla volta di Piazza del Governo. Durante il tragitto
altri ragazzi si sono aggiunti al corteo che è arrivato davanti
al Palazzo delle Orsoline.
Qui, dopo un primo e infruttuoso tentativo di sfondare il cancello,
alcuni ragazzi hanno gettato alcuni petardi all’interno dello stesso. Poi
hanno appeso un paio di enormi forbici in cartone dorato, simbolo dei “
tagli” che il Governo sta effettuando nel settore della scuola.
Si sono susseguiti altri slogan rivolti al Governo ed in particolare
al capo del DECS e verso le 14.30 il corteo è quindi proseguito
in direzione del Liceo dove ci sono stati momenti di tensione. Una cinquantina
di liceali si sono infatti opposti al tentativo di occupazione. La mediazione
della polizia e della direzione
del Liceo ha fatto tornare la calma. Gli stessi studenti del Liceo
di Bellinzona, in una nota stampa diramata in serata hanno confermato di
avere gli stessi obiettivi « ma una sensibilità diversa inerente
le forme di protesta attuate » .
Da parte sua Gabriele Gendotti ha dichiarato che la protesta è
da prendere in seria considerazione ed è importante tener conto
del malcontento esistente ma allo sciopero è preferibile mettersi
attorno a un tavolo e discutere. Da segnalare, infine, una presa di posizione
del Partito liberale radicale ( Plr) che dichiara di non comprendere il
sostegno del Ps alla manifestazione degli studenti contro il Preventivo
al quale lo stesso Ps ha già dato l’adesione. Il Plr ritiene inoltre
che la diminuzione di tre ore nelle scuole professionali alleggerisce una
griglia oraria attualmente troppo cara e che non trova confronti in Svizzera.
( N. M)