Rassegna stampa SUL RIUSCITISSIMO SCIOPERO di venerdì 25 novembre 2004

>>> La Regione Ticino

L’ urlo dei giovani ‘ Non tagliateci le ali’

‘ Fate l’amore, non i preventivi!’. C’è un misto di indignazione e d’ironia negli slogan che ieri un migliaio di giovani ( 700 per la polizia, 2.000 per gli organizzatori) hanno lanciato a Bellinzona contro il Preventivo 2005 e i tagli alla scuola. Lo sciopero degli studenti delle scuole medie superiori e professionali del Cantone, pur non avvicinandosi alle seimila persone che il 12 novembre 2003 manifestarono in Piazza Governo per l’istruzione, può tuttavia dirsi riuscito. Almeno a detta degli organizzatori del Movimento studentesco unitario ( Msu), i quali sottolineano come un anno fa per la protesta si fossero mosse le maggiori forze sindacali. Questa volta invece gli insegnanti sono rimasti a guardare ( c’è chi dice per evitare strumentalizzazioni) e i giovani hanno potuto contare solo sulle proprie forze. Forze che – forse per il freddo pungente – in parte si sono accanite contro il cancello di Palazzo delle Orsoline, il quale ha sì ondeggiato, ma per pochi attimi. La sicurezza dell’organizzazione ha infatti subito calmato i più esagitati. Ed è stata ascoltata. Le inferriate hanno in definitiva lasciato filtrare solo qualche bolla di sapone, accompagnata dallo scoppio di due petardi. Dunque solo un bello spavento per qualche funzionario alle prese con la digestione. Gesti più o meno simbolici. Come il gigantesco paio di forbici d’oro affisso all’inferriata. ‘ Non tagliateci le ali’.
Attimi di tensione ci sono invece avuti al Liceo di Bellinzona dove il corteo, dopo Piazza del Sole e Piazza Governo, doveva concludere la sua marcia per la città con un’assemblea dentro l’istituto. Allarmati da alcuni manifestanti che verso le 14 avevano preannunciato una possibile occupazione della scuola, una quarantina di studenti contrari allo sciopero hanno fatto cordone, dapprima sul viale d’accesso, e poi su consiglio della Polizia comunale, indietreggiando alla soglia della scuola. Agli striscioni e ai cori della protesta si sono allora contrapposte le più concilianti scritte: ‘ Cerchiamo il dialogo se vogliamo dei risultati’, ‘ Contro i tagli ma civilmente’, ‘ Manifestazione sì, occupazione no’. Parole scritte e parole urlate. A chi osservava ‘ Siamo studenti come voi!’, altri ribattevano brutalmente ‘ Siete dei venduti’. Solo tensione ma nessun vandalismo ( gli unici segnalati dalla Polcom di Bellinzona sono stati alcuni muri imbrattati vicino all’ascensore di Castelgrande e un’auto del servizio tecnico danneggiata). Verso le 16 l’assemblea dei manifestanti, tenutasi sul piazzale del Liceo, si è sciolta. Gli striscioni sono scomparsi. Ne è rimasto solo uno, alto sulla facciata, recitava ‘ Auguri Eli per i 18!’. Oggi sei diventata grande.
Voci raccolte dalla piazza.
Tra le persone che più si sono impegnate per lo sciopero,
Massimiliano Ay , responsabile con Vinko Bilusic del Sindacato indipendente degli studenti e apprendisti ( Sisa) e dell’Msu. « Siamo molto soddisfatti – afferma – di essere riusciti a portare qui tanti ragazzi senza l’appoggio e i soldi dei sindacati e dei partiti come avvenne lo scorso anno. Questa è la forza reale del movimento studentesco » . Possiamo ricordare le vostre rivendicazioni? « Chiediamo l’abolizione dei tagli alla scuola e potremmo anche pretendere l’abolizione di tutti i tagli nel sociale. Qualora il governo non dovesse accettare le nostre richieste dovremo prevedere nuove e più radicali azioni » Ha fornito loro il furgone che apriva il corteo scandendo le musiche della protesta. Sindacalista ‘ sui generis’ del Sinc, José Domenech osserva: « I ragazzi non si lasciano manipolare dal sindacalismo tradizionale e dai partiti politici. La piazza ha dato loro legittimità. Rilevo però con dispiacere che non ci sia nessuno dell’Usi. Evidentemente lì i soldi non mancano » .
Ma contro i tagli si son viste anche sensibilità diverse, per
Katia Senjic il dissenso di una parte degli studenti del Liceo di Bellinzona con la protesta ha interessato « unicamente la forma. Temevamo vandalismi » .
« Questa divergenza – hanno poi comunicato in serata i liceali bellinzonesi – non deve tuttavia offuscare l'unità di intenti che ha generato la protesta. Ribadiamo la nostra ferma opposizione ai risparmi che colpiscono la scuola, il mondo politico dovrà assumersi la piena responsabilità dell'inevitabile peggioramento dell'offerta scolastica » .
Infine al corteo anche una presenza italiana, Davide Rossi , responsabile relazioni internazionali de ‘ L’Altra scuola- Unicobas’: « Gli studenti ticinesi dimostrano qui un grandissimo coraggio, ed è veramente straordinario che la parte più sensibile in Canton Ticino non sia quella degli insegnanti ma degli studenti. Una passione per la cultura che deve servire da esempio a tanti » .
Infine nella giornata dei ragazzi, la parola al direttore del Decs Gabriele Gendotti : « Dal profilo ideale trovo che una manifestazione di studenti contro un contenimento della spesa nel settore dell’educazione rientri nella normalità delle cose. Credo comunque che quest’anno nella scuola le misure di risparmio siano in definitiva poche, e in parte riguardi griglie orarie sovradimensionate che andavano sfoltite. Le risorse vanno liberate per i nuovi compiti che la scuola deve assumere » .

Plr, Udc e Lega criticano il Partito socialista
Partito socialista da che parte stai? Se lo chiede il Partito liberale radicale che, dopo aver ricordato l’adesione del Ps al rapporto di maggioranza sul Preventivo 2005, in un comunicato sottolinea come « a questo punto mal si comprenda – non fosse altro che per motivi di coerenza – il sostegno dato proprio dal Ps alla manifestazione studentesca di ieri a Bellinzona » . A proposito della ‘ Petizione contro il peggioramento della cultura per gli studenti nelle scuole professionali’, sostenuta dal Ps, i liberali osservano che « la diminuzione di tre ore di lezione in queste scuole alleggerisce una griglia oraria troppo carica » . Critiche anche dall’Udc, per la quale il Ps che « ha pubblicamente approvato e sostenuto lo sciopero degli studenti e apprendisti di sinistra, abilmente guidati dal sindacalista Pino Sergi, leader del Mps » . La posizione del Ps « è in stridente contrasto con le sue responsabilità istituzionali. L'Udc condanna fermamente questa manovra di piazza orchestrata dai vertici sindacali e dalla segreteria del Ps ed invita le altre forze di governo a cessare di ritenere il Ps una forza politica affidabile. L'inaffidabilità del Ps è inoltre rafforzata dall'ambiguità circa la posizione sull'iniziativa fiscale del Mps che vuole riportare la pressione fiscale sulle aziende del cantone a livelli improponibili, tali da far collassare l'intera economia » . Sempre contro i socialisti, ma in altro ambito, si scaglia anche la Lega. Per Giuliano Bignasca « il Ps ha nuovamente dimostrato di non disporre di alcuna strategia fiscale. Le posizioni socialiste sulla deleteria iniziativa fiscale del Mps rimangono ambigue e inconcludenti » .
 
 

>>> Corriere del Ticino

LA PROTESTA CONTRO IL PREVENTIVO 2005 DEL CANTONE È SFOCIATA IN UNA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL GOVERNO
Studenti in sciopero, successo a metà
Circa 500 in piazza a Bellinzona, ma con qualche dissociazione interna
Mauro Maestrini

¦ Nulla di paragonabile alla analoga manifestazione dell’anno scorso, che beneficiava però di un sostegno politico assai più ampio, ma la manifestazione degli studenti, collegata con lo sciopero generale nella scuola proclamato dal Sindacato degli studenti e apprendisti ( SISA) ha pur tuttavia richiamato ieri a Bellinzona, sede principale della protesta, circa mezzo migliaio di partecipanti.
Pochi? Tanti? Le opinioni divergono sempre in simili circostanze, così come il conteggio esatto dei manifestanti. I promotori della manifestazione contavano comunque su un migliaio di partecipanti e probabilmente non sono arrivati a questo risultato, ma il corteo degli studenti che ad inizio del pomeriggio si è portato da piazza del Sole fino davanti al Palazzo delle Orsoline, ha pur sempre dimostrato una certa consistenza, segnale e spia di un disagio reale esistente all’interno della scuola ticinese. Pittoresca e per molti aspetti influenzata dalle avanguardie dell’autogestione la cornice della manifestazione: cori, slogan, striscioni, alcuni anche spiritosi, altri più irriverenti. Essendo la protesta indirizzata contro il preventivo 2005 del Cantone ed in particolare contro le misure di risparmio previste nel settore scolastico, l’ironia e il sarcasmo degli studenti si sono indirizzate principalmente verso le istituzioni ed i suoi rappresentanti, in particolare il direttore del Dipartimento dell’educazione Gabriele Gendotti. « Tagli OK, ma perché non cominciare con il tuo salario? » si leggeva in un cartello con la fotografia dell’attuale presidente del Governo ticinese, mentre appariva ispirato all’epoca dei figli dei fiori un « Fate l’amore, non i preventivi » che merita probabilmente il premio di miglior striscione della giornata. Fra i cori intonati durante il corteo, oltre allo scontato « Sciopero, sciopero! » , il « Chi non salta un Gendottiè», appariva chiaramente mutuato dalle piste di hockey. La manifestazione per le strade di Bellinzona si è comunque svolta nella calma e nell’ordine, perfino con quel pizzico di allegria e spensieratezza tipica della generazione rappresentata. C’è stato solo un momento di tensione quando, davanti al palazzo delle Orsoline, sede del Governo, le avanguardie del corteo, al grido di « Vergogna, vergogna » indirizzato evidentemente ai più augusti inquilini dell’edificio, si sono messe a dare scrolloni al pesante cancello dell’entrata principale, che era stato prudentemente chiuso a chiave. Si è temuto per un attimo l’intervento delle forze di polizia, che seguivano con discrezione gli avvenimenti, ma alcuni degli stessi promotori della manifestazione hanno convinto i più accesi manifestanti a darsi una calmata. Il corteo si è poi indirizzato verso la sede del Liceo di Bellinzona, dove si è sorprendentemente scontrato con un gruppo di studenti dell’istituto che ha impedito l’occupazione dell’aula magna dove si doveva svolgere l’assemblea dei manifestanti. Per la verità, già in piazza del Sole, dove all’inizio del pomeriggio era fissato il raduno dei manifestanti, c’era stato il sentore ( nulla di ufficiale, ma qualche dichiarazione a mezza bocca) della dissociazione di una parte, almeno, degli studenti del Liceo di Bellinzona dalla manifestazione. Forse anche per la presenza di qualche dimostrante non propriamente sobrio, come confermava lo stato della piazza ( un campo di battaglia di bottiglie vuote, rifiuti e perfino chiazze di vomito) quando gli scioperanti se ne sono andati.
Ed è probabilmente questo, di una spaccatura all’interno stesso del loro movimento, il boccone più amaro che gli organizzatori della protesta hanno dovuto inghiottire, unitamente all’assenza di esponenti di partiti, movimenti politici e sindacati, nonostante qualche appoggio ricevuto, a parole, alla vigilia della manifestazione, compreso quello un po’ pilatesco del Partito socialista. In serata, l’assemblea degli studenti del Liceo di Bellinzona ha diffuso un comunicato in cui afferma la sua opposizione ai tagli che colpiscono la scuola, precisa che « non tutti gli studenti si sono tuttavia riconosciuti nella forme di protesta attuale » ma « alcuni di loro si sono adoperati in un prezioso lavoro di mediazione che ha favorito una forma di dialogo » fra opinioni evidentemente diverse.
 

RIBADITO ANCHE IL SOSTEGNO AL PREVENTIVO 2005 IN VISTA DELLA FIRMA DEL RAPPORTO IN GESTIONE
Critiche ai socialisti da PLR e PPD
I gruppi dei due partiti di Governo contestano l’appoggio agli studenti

¦ Due sedute parallele, per orario e contenuti. Riuniti ieri sera i gruppi parlamentari di PLRT e PPD hanno ribadito l’appoggio al Preventivo 2005 e al tempo stesso criticato l’atteggiamento del Partito socialista. Quest’ultimo, pur dicendosi favorevole alla manovra finanziaria, aveva appoggiato la manifestazione di protesta degli studenti contro il Preventivo stesso.
Le critiche più esplicite sono venute dalla capogruppo del PPD
Francesca Lepori- Colombo
. « Trovo sconcertante questo atteggiamento. Sono rimasta allibita alla notizia » , ha commentato la deputata, da noi interpellata. « È necessario un minimo di coerenza. Tutti, pur approvandolo, abbiamo detto che questo preventivo non ci piace e lo consideriamo come il male minore. Ma non si può sostenere una manifestazione di piazza contraria. O si sta di qua o di là. Francamente sono preoccupata in vista del dibattito parlamentare (
n. d. r. A partire dal 13 dicembre
). Come si comporteranno in aula i rappresentanti del Partito socialista? » La riunione di gruppo è stata anche l’occasione per illustrare ai deputati l’accordo raggiunto l’altro giorno in Gestione sui flussi finanziari fra Cantone e Comune, uno dei punti più controversi del Preventivo 2005. Il PPD in aula voterà la manovra finanziaria, ma al tempo stesso ribadirà la richiesta al Governo di riprendere quanto prima il discorso della revisione dei compiti dello Stato. « È un impegno che non va assolutamente posticipato » , dice la capogruppo.
Più sfumate le critiche del PLRT ai socialisti. « A questo punto mal si comprende – non fosse altro che per motivi di coerenza – il sostegno dato proprio dal PS alla manifestazione studentesca » , si legge in un comunicato. Il partito di maggioranza relativa sottolinea che il consenso costruito attorno alla manovra finanziaria è il frutto di un dialogo e rappresenta « un passo importante verso la revisione dei compiti dello Stato chiesta da più parti e che diventa sempre più irrinunciabile » .
Il partito ha pure preso posizione sulla petizione lanciata l’altro giorno « contro il peggioramento della cultura per gli studenti nelle scuole professionali » , sostenuta dallo stesso PS.
Secondo il PLRT la diminuzione di tre ore lezione in questo ordine di scuola a tempo pieno ( prevista nel Preventivo 2005) alleggerisce una griglia oraria ritenuta troppo carica ( le ore settimanali sono più di 40) e che non trova pari nel resto della Svizzera.

FISCO
Anche Lega e UDC attaccano il PS
Accuse da Lega e UDC ai socialisti su fisco e scioperi. Secondo Giuliano Bignasca « le posizioni socialiste sulla deleteria iniziativa fiscale dell’MPS rimangono ambigue e inconcludenti » e sono indice della mancanza di una strategia fiscale. Se applicata, dice il presidente della Lega, l’iniziativa popolare provocherebbe un insostenibile aumento della pressione fiscale sulle persone giuridiche, con conseguente spostamento delle sedi produttive dal Ticino ad altre realtà e relativa perdita di posti di lavoro nel nostro Cantone. « Per questo la Lega rimane saldamente ancorata alle proprie posizioni di rifiuti di qualsiasi aggravio fiscale e ribadisce il lancio dell’iniziativa fiscale « Ticino come Zugo » . Per quanto riguarda lo sciopero della Posta, Bignasca dice di sostenerli « a patto che non si tratti di difendere privilegi ormai indifendibili » e ricorda alla sinistra « che i dirigenti delle ex regie federali sono tesserati PS » .
L’UDC dal canto suo, in relazione alla manifestazione studentesca di Bellinzona, « condanna fermamente » quella che definisce « una manovra di piazza orchestrata dai vertici sindacali e della segreteria del PS » ed invita gli altri partiti di Governo a cessare di ritenere il PS una forza politica affidabile.
Le dichiarazioni del presidente socialista Manuele Bertoli rilasciate mercoledì sera alla TSI, sono l’omologo dell’UDC Paolo Clemente Wicht « in flagrante contraddizione » rispetto alle posizioni assunte sia in Governo sia nella commissione della gestione e « in stridente contrasto » con le sue responsabilità istituzionali.
 
 

>>> Giornale del Popolo

SCIOPERO Momenti di tensione in piazza Governo e al Liceo
C’è chi va a scuola e chi scende in piazza

Non erano più di 800 gli studenti che hanno partecipato allo sciopero generale indetto dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti ( SISA). I fischietti, i tamburi e gli slogan contro il Preventivo 2005 hanno animato ieri le strade e le piazze di Bellinzona già dalla tarda mattinata. Verso le 13.45 un corteo è partito da Piazza del Sole alla volta di Piazza del Governo. Durante il tragitto altri ragazzi si sono aggiunti al corteo che è arrivato davanti al Palazzo delle Orsoline.
Qui, dopo un primo e infruttuoso tentativo di sfondare il cancello, alcuni ragazzi hanno gettato alcuni petardi all’interno dello stesso. Poi hanno appeso un paio di enormi forbici in cartone dorato, simbolo dei “ tagli” che il Governo sta effettuando nel settore della scuola.
Si sono susseguiti altri slogan rivolti al Governo ed in particolare al capo del DECS e verso le 14.30 il corteo è quindi proseguito in direzione del Liceo dove ci sono stati momenti di tensione. Una cinquantina di liceali si sono infatti opposti al tentativo di occupazione. La mediazione della polizia e della direzione
del Liceo ha fatto tornare la calma. Gli stessi studenti del Liceo di Bellinzona, in una nota stampa diramata in serata hanno confermato di avere gli stessi obiettivi « ma una sensibilità diversa inerente le forme di protesta attuate » .
Da parte sua Gabriele Gendotti ha dichiarato che la protesta è da prendere in seria considerazione ed è importante tener conto del malcontento esistente ma allo sciopero è preferibile mettersi attorno a un tavolo e discutere. Da segnalare, infine, una presa di posizione del Partito liberale radicale ( Plr) che dichiara di non comprendere il sostegno del Ps alla manifestazione degli studenti contro il Preventivo al quale lo stesso Ps ha già dato l’adesione. Il Plr ritiene inoltre che la diminuzione di tre ore nelle scuole professionali alleggerisce una griglia oraria attualmente troppo cara e che non trova confronti in Svizzera. ( N. M)