UNICOBAS SCUOLA

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COMUNICATO STAMPA

La risoluzione della Commissione cultura della Camera relativa al controllo dei libri di testo di storia si configura come uno squallido tentativo di censura da parte di una destra sempre più arrogante e proterva. Essa rappresenta un'inammissibile attacco alla libertà d'insegnamento dei docenti ed alla libertà di apprendimento degli allievi.

Necessario sarebbe, piuttosto aprire una riflessione metodologica sull'impianto storicistico che la nostra cultura continua a mantenere e sulla sua adeguatezza o meno rispetto all'attuale organizzazione della conoscenza.

Ma evidentemente, chi non ha la capacità di situarsi in un dibattito culturale è solo in grado di adoperare il potere politico per imporre in modo autoritario i propri orientamenti tendenti ad eliminare il pluralismo dell'informazione ed il libero confronto delle idee.

Chiunque abbia un minimo di senso storico, comunque, non può esimersi dal valutare le più elementari relazioni di causa-effetto. A questo proposito occorre ricordare la responsabilità della politica scolastica dei governi di centro sinistra nell'aver favorito i colpi di coda della destra riguardo ai quali oggi si sdegnano.

L'invenzione del sistema integrato che ha reso possibile il finanziamento delle scuole private ha abbattuto la funzione della scuola pubblica come luogo di pluralismo e di democrazia ed ha riconosciuto, valorizzato e foraggiato la funzione della privata come luogo di integralismo, di tendenza, di monopolio ideologico.

I documenti elaborati in questi anni dalle varie commissioni governative in materia di didattica (Documento dei saggi sui saperi essenziali, modularità, flessibilità e curricoli, determinazione della quota nazionale dei programmi ) sono stati rovesciati sulla scuola intervenendo pesantemente sulla libertà d'insegnamento, senza alcun coinvolgimento dei docenti.

Esiste dunque da svariati anni una politica scolastica governativa che ha oggettive responsabilità nell'aver indotto le squallide posizioni della destra che in questi giorni sono sotto gli occhi di tutti.

Occorre invertire radicalmente la tendenza.

Occorre organizzarsi in modo deciso come educatori ed operatori culturali della scuola, fuori dai sindacati di stato, contro ogni integralismo politico e culturale, contro ogni tentativo di ripristinare la censura fascista.

Livorno 15/12/2002                      il segretario regionale Claudio Galatolo