La Storia del Vergognoso Furto perpetrato ai danni dei lavoratori ATA e ITP trasferiti d'autorità dagli Enti locali allo Stato

Tutto iniziò con l'art. 8 della Legge n. 124, 3 maggio 1999 che disponeva d'autorità il passaggio di tutti i lavoratori ATA e ITP dagli Enti Locali allo Stato; il citato art. 8, tuttavia forniva precise garanzie ai lavoratori:

"A detto personale vengono riconosciuti ai fini giuridici ed economici l'anzianità maturata presso l'ente locale di provenienza nonchè il mantenimento della sede in fase di prima applicazione in presenza della relativa disponibilità del posto."

Il testo è chiarissimo e non ha bisogno di alcuna interpretazione.

Ma, purtroppo, CGIL, CISL, UIL, SNALS sottoscrissero con l'ARAN  il famigerato Accordo del 20 luglio 2000 che all'art. 3 diceva:

"Ai suddetti dipendenti viene attribuita la posizione stipendiale, tra quelle indicate nell’allegata tabella B, d’importo pari o immediatamente inferiore al trattamento annuo in godimento al 31-12-1999 costituito da stipendio e retribuzione individuale di anzianità nonché, per coloro che ne sono provvisti, dall’indennità specifica prevista dall’art. 4, comma 3 del CCNL 16-7-1996 enti locali come modificato dall’art. 28 del CCNL 1-4-1999 enti locali, dall’indennità prevista dall’art.37, comma 4, del CCNL 6-7-1995 e dall’indennità prevista dall’art.37, comma 1, lettera d) del medesimo CCNL."

Tale accordo, recepito nel Decreto Interministeriale 5 aprile 2001  produsse effetti devastanti:  data la diversa struttura delle retribuzioni nei due comparti, ai  lavoratori venne riconosciuta meno della metà dell'anzianità di servizio maturatà presso l'Ente Locale; i lavoratori si ritrovarono senza le numerose indennità accessorie del contratto degli enti locali e senza i compensi previsti per l'anzianità di servizio nel CCNL Scuola; quindi i loro stipendi risultarono molto più bassi sia di quelli che percepivano presso l'Ente Locale sia di quelli che percepivano i loro colleghi statali di pari anzianità; alcuni bidelli per esempio si ritrovarono addrittura con stipendi di  800  -  900 euro mensili.

CGIL, CISL, UIL, SNALS dissero ai lavoratori indignati che si trattava solo di un primo inquadramento provvisorio e che presto avrebbero sistemato la questione...; infatti... hanno completamente ignorato questo problema in tutti i successivi rinnovi contrattuali (15 marzo 2001, 24 luglio 2003, 22 settembre 2005)......!!!
Dopo qualche tempo (audite, audite!!!) le stesse OO.SS. firmatarie CGIL, CISL, UIL, SNALS, cominciarono a presentare ricorso contro l'accordo che loro stessi avevano sottoscritto. Iniziarono anche a dare la colpa al Governo, al Ministero ecc.
Ma i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, SNALS, non avevano letto quello che firmavano???

Comunque, i lavoratori presentarono ricorso in massa, invocando la corretta applicazione della legge 124 del 1999.

Seguirono migliaia di sentenze favorevoli ai lavoratori (sono troppe, ne citiamo solo alcune):
Sentenza Tribunale di Civitavecchia del 29 settembre 2005
Dispositivo Sentenza Tribunale di Civitavecchia del 29 settembre 2005
Sentenza del Tribunale di Trani 16 febbraio 2004
Sentenza della CORTE D’APPELLO DI MILANO 11 dicenbre 2003
Sentenza della CORTE D’APPELLO DI PERUGIA 2 ottobre 2003
Sentenza del Tribunale di Alessandria 15 luglio 2003
Sentenza del Tribunale di Tortona 7 luglio 2003
Sentenza del Tribunale di Gela 26 giugno 2003
Sentenza del Tribunale di Lodi 25 giugno 2003
Sentenza del Tribunale di Treviso 15 aprile 2003
Sentenza del Tribunale di Milano 14 aprile 2003
Sentenza del Tribunale di Siena 31 marzo 2003
Sentenza del Tribunale di Milano 5 marzo 2002

Infine due importanti sentenze della Corte di Cassazione:
Sentenza della Corte di Cassazione del 15 marzo 2005
Sentenza della Corte di Cassazione n. 3224 del 25 gennaio 2005
chiarirono in maniera netta ed indiscutibile che:

Dopo queste sentenze, favorevoli ai lavoratori, della Corte di Cassazione e di numerosi Giudici del Lavoro,  il Governo Berlusconi compie un'autentica rapina, inserendo nella finanziaria 2006 (comma 218) il testo dell'accordo 20/7/2000 (invalidato dai Giudici), con l'intento di bloccare la retribuzione dei lavoratori che non hanno ancora fatto in tempo a concludere la causa di lavoro.
Alla faccia della "certezza del diritto"!!!

Questa emblematica storia impone alcune considerazioni in merito alle gravissime responsabilità di CGIL, CISL, UIL, SNALS:

1) CGIL, CISL, UIL, SNALS hanno danneggiato i lavoratori firmando l'accordo-truffa del 20 Luglio 2000;

2) CGIL, CISL, UIL, SNALS hanno preso in giro i lavoratori, presentando ricorsi contro un accordo che loro stessi avevano sottoscritto;

3) CGIL, CISL, UIL, SNALS non hanno neanche tentato di rimediare al loro gravissimo errore nei successivi rinnovi contrattuali (15 marzo 2001, 24  luglio 2003, 22 settembre 2005); la soluzione contrattuale sarebbe stata rapida ed efficace, ed  il governo Berlusconi non avrebbe avuto modo di  effettuare la squallida manovra perpetrata con la Finanziaria 2006.

Infine non si può fare a meno di notare come sia particolarmente spregevole l'azione del Governo Berlusconi che ha colpito vigliaccamente alle spalle i lavoratori, dopo che la Corte di Cassazione aveva finalmente stabilito in maniera netta il loro diritto al riconoscimento dell'anzianità giuridica ed economica.

Non si può fare a meno di collegare questo autentico furto con le recenti ripetute dichiarazioni del Presidente del Consiglio, che si è permesso arbitrariamente di manifestare la sua ostilità contro la scuola pubblica, etichettando come "marionette dei comunisti" tutti i lavoratori della scuola.

Non sfugge il legame tra i soldi sottratti ai lavoratori ATA e ITP e la politica del Governo Berlusconi che prevede, tra l'altro, sia l'aumento dei finanziamenti alle scuole private sia uno sperpero di denaro pubblico mediante una demagogica (e inutile) distribuzione di "bonus".

Infine, dopo aver seguito questa storia, chi crede di ingannare il sig. Berlusconi?

Ci ha stancato con i suoi ipocriti proclami in cui ripete  "di non aver messo le mani in tasca agli italiani" e che "non accetta lezioni di democrazia dalla sinistra" ecc.

A dire la verità, dopo aver esaminato la storia di questo furto ai danni dei lavoratori, iniziato dall'allora Governo di centro-sinistra con la complicità di CGIL, CISL, UIL, SNALS, e condotto a termine con la spregevole manovra della finanziaria 2006 dal governo Berlusconi, viene in mente solo la storia dei due compari, che di giorno facevano finta di litigare e la notte andavano a rubare insieme.

Che cosa rimane da fare ai 70000 lavoratori in questione, ora che la via giudiziaria si prospetta ancora più lunga e difficile?

La smettano di dare la loro fiducia a CGIL, CISL, UIL, SNALS e si iscrivano in massa all'Unicobas; in tal modo l'Unicobas diventerà rappresentativo e potrà finalmente andare al tavolo delle trattative dove richiederà immediatamente la soluzione contrattuale di questa vergognosa storia.