Documento approvato dall’Assemblea dei lavoratori del Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci il giorno 17 marzo 2005.
 
I lavoratori del Liceo Scientifico Statale Leonardo Da Vinci di Milano, riuniti in assemblea il giorno 17 marzo 2005, esprimono un severo giudizio nei confronti della legge 53/03, della bozza del relativo decreto sulle scuole superiori resa pubblica dal MIUR il 17 gennaio 2005 e del metodo seguito che, ancora una volta, propone una “riforma” senza alcuna reale consultazione di chi nella scuola vive e lavora quotidianamente.

In particolare i lavoratori si dichiarano contrari:
1. All’abbassamento dell’obbligo scolastico dai 15 ai 14 anni.
2. Alla sostituzione del concetto di obbligo scolastico con quello di diritto – dovere all’istruzione.
3. Al riconoscimento dell’apprendistato e dell’alternanza scuola – lavoro come forme valide per l’assolvimento del diritto – dovere all’istruzione.
3. Alla separazione dell’attuale sistema scolastico in due canali: il primo liceale, statale e “propedeutico” all’università, il secondo di istruzione e formazione professionale, regionale,  “terminale” e finalizzato al precoce inserimento nel mondo del lavoro.
4. Alla riduzione complessiva del tempo scuola e al contemporaneo aumento del numero di discipline.
5. All’introduzione di materie opzionali obbligatorie ed opzionali facoltative.
6. Alla scomparsa oppure alla forte riduzione oraria, in generale, di insegnamenti come per esempio: educazione fisica, inglese, diritto.
7. All’introduzione del docente “tutor”.
8. All’introduzione del “portfolio” delle competenze e della “personalizzazione” dei percorsi formativi.

Inoltre i lavoratori esprimo forte preoccupazione per gli effetti che potranno verificarsi dopo l’eventuale applicazione della  “riforma“ nelle scuole superiori, in particolare per quanto riguarda:

1. L’aumento della dispersione scolastica dovuto all’abbassamento dell’obbligo scolastico.
2. L’effettiva impraticabilità del passaggio degli studenti dal canale istruzione e formazione al canale dei licei, per l’evidente differenza tra gli obiettivi e le finalità dei due sistemi.
3. La disgregazione del sistema scolastico nazionale mediante il doppio canale e la separazione tra scuole statali e scuole regionali.
4. L’obbligo per gli insegnanti di svolgere programmi di dimensioni simili a quelle degli attuali, ma in un tempo estremamente inferiore a quello previsto oggi.
5. La disgregazione del gruppo classe per effetto degli insegnamenti opzionali obbligatori ed opzionali facoltativi.
6. La non dichiarata, ma reale, riduzione dell’organico sia del personale docente che del personale ATA, per effetto della riduzione del tempo scuola, della riduzione delle attività di laboratorio, della scomparsa di alcuni discipline e della forte riduzione di altre.
7. La perdita di collegialità dovuta all’introduzione del docente “tutor”.
8. La sostituzione dell’individualizzazione – percorsi diversi per raggiungere stessi obiettivi – con la personalizzazione – percorsi diversi per raggiungere obiettivi diversi.

Pertanto i lavoratori si impegnano  a:

1. Promuovere la presa di posizione nei confronti della “riforma” da parte del collegio docenti e del consiglio d’istituto.
2. Farsi carico dell’organizzazione per il mese di aprile un’assemblea informativa sulla “riforma” che veda partecipi, oltre ai lavoratori della scuola, anche genitori e studenti.
3. Promuovere l’adesione allo sciopero del 18 marzo e la partecipazione alle iniziative previste in quella giornata.
4. Ostacolare l’attuazione della “riforma” partecipando ad iniziative concordate  con altre scuole e realtà presenti sul territorio milanese.
5. Inviare il presente documento al MIUR, alla DSR, ai Sindacati Scuola,  al Coordinamento TPL, a ReteScuole.

Approvato all’unanimità

Milano,  17 marzo 2005
                                                                              Assemblea dei lavoratori del Liceo Scientifico Statale Leonardo Da Vinci di Milano