Al Ministro dell´Istruzione
                    Ai genitori degli studenti
                    Agli organi di informazione
                    Alle organizzazioni sindacali
                   Agli studenti

I docenti sottoelencati dell´ITC "Leonardo da Vinci" di Frosinone , esprimendosi sulla legge 53 e sullo schema di decreto legislativo concernente le norme generali relative al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di recente reso pubblico:
1) Rivendicano la centralità e l´alta valenza formativa della scuola pubblica come luogo di formazione della coscienza civile,democratica e pluralista dei giovani;
2) Dissentono su alcuni punti strutturali della legge quali l´eliminazione dell´obbligo scolastico e il conseguente passaggio   dall´obbligo al cosiddetto diritto-dovere, che di fatto garantisce soltanto un generico percorso di formazione al di fuori di un contesto di istruzione;
3) Contestano l´impianto ideologico del progetto complessivo, imperniato su un modello "duale",che, già rivelatosi inadeguato negli stessi paesi in cui è stato attuato, ribadisce di fatto la separazione tra "cultura" e "professione";
4) Non condividono la riduzione dell´orario curricolare, che svilisce il percorso formativo, riduce la valenza delle singole discipline,svaluta il concetto stesso di curricolo e,introducendo il concetto di "facoltatività" di alcune discipline,genera forti e gravi differenze tra gli istituti e gli stessi insegnamenti;
5) Evidenziano la generale riduzione delle discipline scientifiche nei quadri orario dei Licei che dimostra la scarsa importanza data alla cultura e alla formazione scientifica ignorando quanto essa sia necessaria allo sviluppo tecnologico ed economico del Paese ;
6) Giudicano negativamente le modalità di attuazione della riforma, realizzata in fasi distinte e con successivi decreti attuativi, scelta che frammenta inevitabilmente la reazione del corpo docente ed impedisce agli interessati di avere una visione completa dell´intero progetto;
7) Rivendicano il valore della collegialità del corpo docente, eliminato di fatto dall´introduzione della figura del tutor;
8) Denunciano la gravissima riduzione  di organici e i tagli dei posti di lavoro comportati necessariamente dalla riforma con la riduzione delle ore curricolari;
9) Denunciano il rischio che,con l´attuazione della riforma, in istituti come il nostro, il tempo dedicato allo studio delle lingue venga, di fatto, ridotto, nonostante si proclami l´introduzione di una seconda lingua europea obbligatoria e la dichiarazione d´intenti contenuta nello slogan delle tre "i", su cui si è basata la campagna elettorale di questo governo;
10) Non condividono la soppressione dell´Istruzione Tecnica e Professionale Statale che hanno rappresentato il settore dell´istruzione secondaria superiore che,nel nostro paese, ha reso possibile la crescita della scolarizzazione e ha aiutato lo sviluppo economico e sociale garantendo la formazione culturale per la piena cittadinanza e i fondamentali elementi di pre-professionalità per i due terzi della popolazione scolastica;
11) Contestano l´abolizione del Diploma Tecnico e del suo valore legale, che consente l´accesso agli studi superiori, alla professione e al mondo del lavoro. Il diploma tecnico non trova alcun corrispettivo equivalente nella licenza di maturità liceale,conseguibile con la trasformazione di una parte dell´Istruzione Tecnica in Liceo Economico, né nel diploma rilasciato dagli Istituti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
12) Non condividono il passaggio dell´Istruzione Tecnica Commerciale nel Liceo Economico in quanto la finalità del MIUR di"... istruire e formare i cittadini e giovani capaci,abili,competenti e dotati di cultura professionale" è nettamente in contrasto con quanto si evince dai quadri orario e dagli obiettivi di apprendimento specifici:
- si riduce la formazione professionalizzante, ora quinquennale, al solo secondo biennio curricolare,con il quinto anno in parte" ponte" verso l´Università;
- vengono soppresse integralmente le attività di laboratorio nel primo biennio e ridotte nel triennio;
- sono state ridotte le discipline scientifiche di base, cancellando la Chimica e la Fisica e unificati gli insegnamenti di Scienze e Geografia, ignorando che le due discipline vengono insegnate da docenti con titoli completamente diversi (Scienze , Lettere e/o Economia e Commercio);
- sono state ridotte drasticamente le discipline tecniche teoriche, i laboratori e le compresenze in molti insegnamenti disciplinari.
 
Si richiede che viceversa si istituiscano presso gli Istituti Tecnici,potenziandone le attrezzature, qualificati e stabili indirizzi tecnici postsecondari paralleli a quelli universitari,con rilascio di un Diploma Tecnico Postsecondario,come avviene nella maggioranza degli altri Paesi europei, che diano sbocco e ulteriore dignità a tutto il percorso di istruzione e formazione tecnico-professionale e diventino qualificati centri di ricerca applicata.

I DOCENTI

DE BERNARDIS GABRIELE
BALDASSARRA MONICA
BATICCI DANIELA
BIASINI MAURIZIO
BOCCIA MATTIA MARIO
CAMPAGNA PATRIZIA
CAPPADOZZI LEOPOLDO
CECCHINI LOREDANA
CIRILLO VIRGINIA
DANELLA DANIELA
DE LUCA ALVARO
DE LUCA MARIA TERESA
DI FRANCO NATALIA
DI LULLO ANNAMARIA
FIORINI SANDRO
FLORIO MARIANNA
GEMMITI ANTONIETTA
GENTILE SILVANA
GERMANI NICOLA
GIMIGLIANO FRANCESCO
GRANDE MARINA
GUGLIELMI ISABELLA
IZZO ROSA
LAURETTI GIANCARLO
LEONE GIUSEPPINA
LOLINI ELIANA
LOMBARDI UMBERTO
LOZZA MARGHERITA
MANDATORI KATIA
MANSUETI ENRICO
MARINI MARIO
MARINO ANTONIO
MARTINI MARIA TERESA
MASTANDREA FILOMENA
PALMIERI ANTONIO
PANZIRONI ANNA MARIA
PECORARO ANNA
PERSICONE LAURA
PIGATTO MARIA CARLA
RAPETTI PAOLA
RICCIOTTI LUCIANO
ROMANI MARISTELLA
SARRECCHIA ENRICO
SAVANI GIANFRANCO
SIMONELLI GIANNETTA
SPAZIANI FRANCO
TESTA ELIO
VALENTI MARIA ANTONIETTA
VENDITTI PIETRINO