Definizione degli obiettivi formativi assunti come prioritari in materia di formazione e aggiornamento del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario - Comparto Scuola - Anno scolastico 2004/2005
Visto il decreto legislativo
30/3/2001, n. 165 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze
delle Amministrazioni Pubbliche", ed in particolare l'articolo 4, comma
1, lettera b);
Vista la legge 28 marzo 2003
n. 53 recante delega al Governo per la definizione delle norme generali
sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di
istruzione e formazione professionale;
Vista la legge 24 dicembre
2003, n. 350 recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale
e pluriennale dello Stato (legge Finanziaria 2004);
Visto l'articolo 3, comma
89 della citata legge n. 350/2003, che prevede l'istituzione di corsi di
specializzazione intensivi a livello provinciale e interprovinciale destinati
a docenti in condizione di soprannumerarietà appartenenti a classi
di concorso che presentino esubero rispetto ai ruoli provinciali, individuate
con decreto ministeriale del 25/10/2002 prot. n. 2845;
Visto lo stesso articolo 3,
comma 90, della sopra citata legge n. 350/2003 che prevede che i docenti
in condizione di soprannumerarietà appartenenti a classi di concorso
in esubero a livello provinciale e che siano in possesso del prescritto
titolo di specializzazione per il sostegno degli alunni disabili sono trasferiti
su posti di sostegno;
Visto, altresì, lo
stesso articolo 3, comma 92 che prevede per l'attuazione del piano programmatico,
di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 28 marzo 2003, n. 53 a decorrere
dall'anno 2004, la somma complessiva di 90 milioni di euro;
Vista la legge 24 dicembre
2003, n. 351, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno
finanziario 2004 e il bilancio pluriennale per il triennio 2004/2006 e,
in particolare, l'art. 7, concernente lo stato di previsione della spesa
del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;
Visto il decreto del Ministro
dell'Economia e delle Finanze in data 29 dicembre 2003, con il quale sono
state ripartite in capitoli le unità previsionali di base relative
al bilancio di previsione per l'anno 2004;
Vista la legge 15 marzo 1997,
n. 59 "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle
regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e
per la semplificazione amministrativa";
Visto il decreto legislativo
30 luglio 1999 n. 300 concernente la riforma dell'organizzazione del Governo,
a norma dell'art. 11 della legge15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto del Presidente
della Repubblica 11 agosto 2003, n. 319, recante il Regolamento di organizzazione
del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che
nell'ambito del Dipartimento per l'Istruzione, al comma 7 dell'art. 6,
prevede tra gli Uffici di livello dirigenziale generale la Direzione Generale
per il Personale della Scuola, cui fanno carico compiti relativi alla definizione
delle linee di indirizzo e coordinamento della formazione e aggiornamento
del personale della scuola, ivi compresa la formazione a distanza e la
programmazione delle politiche formative a livello nazionale;
Visto il decreto n. 1 del
7 gennaio 2004 con il quale il Ministro dell'Istruzione, dell'Università
e della Ricerca assegna ai Dipartimenti di nuova istituzione, ed in particolare
al Dipartimento per l'Istruzione, le risorse finanziarie iscritte nei capitoli
di pertinenza dell'Amministrazione centrale;
Visto il decreto dipartimentale
n. 2, prot. n. 102 del 15 gennaio 2004, con cui il Capo del Dipartimento
per l'Istruzione, nelle more dell'emanazione del decreto ministeriale con
cui si individuano gli Uffici di livello dirigenziale non generale e i
relativi compiti, assegna al Direttore Generale per il Personale della
Scuola parte delle risorse finanziarie di competenza e, fra queste, euro
2.754.000 per spese finalizzate alla promozione, ricerca e diffusione di
modelli innovativi di formazione e aggiornamento del personale della scuola
e per le iniziative di carattere nazionale di formazione a distanza del
personale medesimo, da realizzare anche con la collaborazione di enti,
agenzie formative e istituti vigilati dal Ministero, nonché per
spese finalizzate alla realizzazione di attività di accreditamento,
di certificazione, di monitoraggio e di valutazione della formazione del
personale della scuola;
Visto il Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto Scuola, sottoscritto
in data 24 luglio 2003 e, in particolare l'art. 61, che prevede l'emanazione
di un'apposita direttiva sulla formazione e l'aggiornamento e, in particolare,
l'art. 64 che individua i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie
per la formazione del personale della scuola;
Visto l'art. 121 del citato
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto
Scuola, sottoscritto in data 24 luglio 2003, concernente la fruizione del
diritto alla formazione da parte del personale delle scuole italiane all'estero;
Visto il Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro per il personale dell'area V della dirigenza scolastica
relativo al periodo 1° settembre 2000-31 dicembre 2001;
Visto il D.P.R. 16 dicembre
1985 n. 751, concernente l'intesa tra Autorità scolastica e Conferenza
episcopale italiana, che prevede la collaborazione delle parti per l'aggiornamento
professionale degli insegnanti di religione cattolica in servizio;
Vista la legge 18 dicembre
1997 n. 440, contenente disposizioni in materia di arricchimento dell'offerta
formativa scolastica;
Visto il decreto del Presidente
della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante norme in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15
marzo 1997 n. 59;
Vista la legge 10/3/2000 n.
62, in materia di parità scolastica e disposizioni sul diritto allo
studio e all'istruzione;
Vista la direttiva generale
sull'azione amministrativa e sulla gestione per l'anno 2004 - prot. n.
287/MR, del 16 gennaio 2004;
Visto il decreto legislativo
19 febbraio 2004 n. 59, concernente la definizione delle norme generali
relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a
norma dell'art. 1 della legge 28 marzo 2003 n. 53;
Considerata l'importanza che
riveste l'attività di formazione in servizio per l'incremento e
il miglioramento continuo delle competenze professionali del personale
docente e Ata, soprattutto in relazione ai processi di riforma in atto;
Ritenuto che, nell'attuale
fase di progressivo consolidamento dell'autonomia didattica, organizzativa
e di ricerca e della complessiva innovazione del sistema scolastico e formativo,
l'aggiornamento e la formazione in servizio del personale docente e Ata
rappresentano un supporto insostituibile per elevare la qualità
dell'offerta educativa;
Ritenuto di dover fornire
linee di indirizzo, istruzioni e indicazioni a tutti coloro che hanno responsabilità
nel settore, tenendo conto che l'aggiornamento e la formazione in servizio
impegnano, ai diversi livelli, in un quadro sistematico, organico e coerente,
le scuole dell'autonomia, gli Uffici scolastici regionali e locali e l'Amministrazione
centrale;
Sentite le organizzazioni
sindacali, ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera a) del suindicato Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto Scuola;
Art. 2 - Risorse finanziarie
Le risorse complessive allo
stato disponibili per la formazione, secondo i dati desunti dal bilancio,
corrispondono a euro 34.056.519,00 ripartite come di seguito indicato:
– euro 29.439.519,00 già
iscritti nei rispettivi capitoli degli Uffici scolastici regionali, di
cui euro 2.345.745,00 destinati ai docenti di sostegno;
– euro 2.754.000,00 iscritti
nel cap. 1227 del Dipartimento per l'Istruzione, per le spese finalizzate
alla promozione, ricerca e diffusione di modelli innovativi di formazione
e aggiornamento del personale della scuola;
– euro 1.863.000,00 iscritti
al cap. 1751 dell'ex Servizio Affari Economico-finanziari, quale fondo
per l'integrazione delle spese di formazione e aggiornamento del personale.
L'importo di euro 34.056.519,00
sarà integrato con una quota delle risorse finanziarie individuate
per lo sviluppo delle tecnologie multimediali, per gli interventi per l'orientamento
contro la dispersione scolastica e per assicurare il diritto-dovere all'istruzione
e formazione, per interventi per lo sviluppo dell'istruzione e formazione
tecnica superiore e per l'educazione degli adulti, nell'ambito dell'autorizzazione
di spesa di cui all'articolo 3, comma 92 della legge n. 350/2003, per l'attuazione
del piano programmatico della legge 28 marzo 2003, n. 53.
Con apposito provvedimento,
previa informativa alle organizzazioni sindacali, saranno definiti i relativi
obiettivi prioritari e le modalità di ripartizione.
Si provvederà, altresì,
ad integrare le risorse disponibili per la formazione con gli eventuali
stanziamenti, destinati alla formazione, provenienti dalla legge n. 440/1997.
Quanto alle finalizzazioni
delle predette risorse si precisa che:
– euro 29.439.519,00 già
iscritti nei capitoli di bilancio degli Uffici scolastici regionali, -
di cui euro 2.345.745,00, destinati ai docenti di sostegno - vengono attribuiti
globalmente per le iniziative di formazione decise dalle istituzioni scolastiche,
anche associate in rete, e dagli Uffici scolastici regionali secondo i
criteri di ripartizione fissati con la contrattazione regionale, tenuto
conto degli obiettivi prioritari individuati dalla presente direttiva.
Nell'ambito di tale ripartizione
va prevista la destinazione di congrui finanziamenti specifici per il personale
della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo grado impegnato nella fase di avvio della riforma;
– euro 2.754.000,00 destinati
agli interventi promossi a livello nazionale, di cui al successivo art.
3.
Lo stanziamento di cui al capitolo
1751 di euro 1.863.000,00 (fondo per l'integrazione delle spese di formazione
e aggiornamento del personale) integrerà complessivamente per euro
1.500.000,00 le somme già iscritte sotto i centri di responsabilità
amministrativa degli Uffici scolastici regionali per la formazione e l'aggiornamento
del personale della scuola, per finanziare la formazione dei dirigenti
scolastici. Le modalità di utilizzo di tali risorse saranno oggetto
di specifica informativa preventiva.
La restante somma di euro
363.000,00 sarà finalizzata ad incrementare lo stanziamento del
capitolo 1227 e sarà destinata a interventi formativi, per tutto
il personale della scuola, da realizzare a livello nazionale, anche in
collaborazione con l'Indire, l'Invalsi, gli Uffici scolastici regionali
e gli Irre.
Le somme destinate alla formazione
e non spese nell'esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al
riutilizzo nell'esercizio successivo con la stessa destinazione ed incrementeranno
le disponibilità di cui alla presente direttiva.
Art. 3 - Obiettivi formativi
prioritari
Per l'anno scolastico 2004/2005
gli obiettivi formativi prioritari sono definiti come di seguito indicato:
1. Supporto ai processi
di riforma
Ciascuna istituzione scolastica,
nell'ambito della propria autonomia didattica, organizzativa e di ricerca,
in relazione alle esigenze di adeguamento del Piano dell'offerta formativa
per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento per la
scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d'istruzione (contenuti nelle
Indicazioni nazionali allegate al decreto legislativo n. 59/2004, in attesa
della definizione del successivo regolamento governativo), svilupperà,
con le risorse assegnate, le azioni di formazione ritenute più pertinenti
ai propri specifici bisogni formativi. In tale prospettiva gli interventi
realizzati a livello nazionale e regionale saranno tesi ad integrare, nell'ambito
di una più generale offerta formativa, le ulteriori azioni promosse
dalle stesse scuole, anche associate in rete, dalle Università,
dalle associazioni disciplinari e professionali, dagli enti accreditati,
ecc., azioni che nel loro complesso costituiscono un insieme di opportunità
autonomamente fruibili dalle singole istituzioni scolastiche.
2. Attuazione degli obblighi
contrattuali
2.1 In attuazione degli obblighi
contrattuali sono previste iniziative di formazione da destinare a tutti
i profili professionali del personale della scuola, con particolare riferimento
alla formazione in ingresso, alla riconversione e riqualificazione del
personale docente in esubero e agli Itp, nonché alla formazione
per il personale all'estero.
2.2 Per il personale Ata saranno
promossi interventi formativi, che si concluderanno con specifica certificazione,
volti sia allo sviluppo delle professionalità (anche per l'assistenza
materiale alla persona diversamente abile), sia alla mobilità professionale,
sia alla riconversione, con specifica attenzione al personale inidoneo
utilizzato in altro profilo.
Le risorse per la formazione saranno destinate, altresì, a tutti i livelli di intervento, alla promozione dei seguenti, ulteriori obiettivi strategici:
• promozione, ricerca e diffusione
di modelli innovativi di formazione e aggiornamento, nonché diffusione,
pubblicizzazione e messa a disposizione degli esiti della formazione come
servizio alle istituzioni scolastiche;
• interventi per lo sviluppo
di competenze trasversali e disciplinari, con particolare riferimento alla
formazione scientifica;
• iniziative di formazione,
in collaborazione con i Paesi dell'U.E., sullo sviluppo della professionalità
docente anche in ambiente e-learning, con particolare riferimento
all'Educazione alla cittadinanza europea e alla Scienza e tecnologia;
• interventi formativi destinati
ai docenti delle scuole dei due cicli di istruzione e formazione per l'orientamento
contro la dispersione scolastica ed il disagio giovanile;
• interventi formativi per
le funzioni strumentali al Piano dell'offerta formativa;
• interventi formativi per
la programmazione e realizzazione del Piano educativo individualizzato
degli alunni diversamente abili;
• azioni finalizzate alla
formazione del personale insegnante impegnato nelle classi plurilingue
per la presenza di alunni stranieri;
• interventi formativi per
docenti in servizio presso gli istituti penitenziari per adulti e minorili;
• aggiornamento professionale
dei docenti di religione cattolica in attuazione del D.P.R. 16 dicembre
1985 n. 751;
• iniziative di Educazione
alla convivenza civile;
• interventi formativi relativi
agli Ifts e all'Eda;
• iniziative nazionali di
coordinamento e monitoraggio per gli interventi formativi per lo sviluppo
delle Tic;
• supporto agli esami di Stato;
• interventi formativi previsti
per l'attuazione del decreto legislativo n. 626/1994.
La concreta individuazione degli obiettivi da perseguire nell'ambito delle suindicate priorità nazionali è rimessa alla contrattazione regionale e alle scelte delle singole scuole autonome.
Art. 4 - Livelli di interventi
La quota delle risorse destinata
alle istituzioni scolastiche è finalizzata ai bisogni individuati
nel Piano dell'offerta formativa e costituisce lo strumento per la soddisfazione
delle esigenze formative del personale docente e del personale Ata, tenuto
conto del quadro della riforma in atto e della specifica identità
di ciascuna scuola dell'autonomia.
Le iniziative finalizzate
ai bisogni formativi del personale Ata dovranno essere individuate nell'ambito
del piano delle attività di cui all'art. 52 C.C.N.L. 24 luglio 2003.
Il Piano annuale delle istituzioni
scolastiche, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
relativo al personale del comparto Scuola citato in premessa, si articolerà
in iniziative:
– progettate dalla scuola autonomamente
o consorziata in rete, anche in collaborazione con gli Irre, con l'Università,
con le associazioni professionali qualificate, con gli istituti di ricerca
e con gli enti accreditati;
– promosse dall'Amministrazione;
– realizzate in autoaggiornamento,
secondo le tipologie e le modalità definite dall'art. 3 della direttiva
n. 70/2002.
Per la realizzazione delle
iniziative di formazione si terrà conto delle specifiche modalità
di prestazione del servizio del personale educativo.
Per l'assegnazione dei finanziamenti
alle scuole dovranno essere utilizzati parametri oggettivi che tengano
conto della consistenza delle istituzioni scolastiche e del numero degli
operatori scolastici in servizio. I Direttori generali degli Uffici scolastici
regionali potranno considerare, altresì, le diverse tipologie delle
istituzioni scolastiche, la presenza di sezioni staccate o plessi, le reti
di scuole e, all'interno di esse, quelle che svolgono il ruolo di centro
servizio o altre funzioni che richiedono interventi finanziari perequativi.
La quota delle risorse assegnata
agli Uffici scolastici regionali è destinata, prioritariamente,
a concorrere alle azioni previste dalla presente direttiva promosse a livello
nazionale, con prevalente riferimento alle iniziative di formazione per
il supporto alla riforma e all'attuazione degli interventi formativi derivanti
dagli obblighi contrattuali.
Per il personale Ata, sulla
base di uno specifico progetto nazionale definito di intesa con le organizzazioni
sindacali, si promuoverà un'attività di formazione finalizzata
all'attuazione degli istituti contrattuali relativi alla mobilità
professionale, le cui modalità saranno definite con apposita contrattazione
integrativa nazionale, in attuazione dell'art. 48 del C.C.N.L. 24 luglio
2003, in relazione alle diverse funzioni connesse all'autonomia scolastica
ed alle esigenze derivanti dal riordino dell'Amministrazione.
In sede di contrattazione
regionale saranno definite le priorità di intervento a livello territoriale
e la ripartizione delle risorse da destinare al personale Ata per le attività
di formazione in presenza, promosse nell'ambito delle azioni nazionali.
La contestualizzazione degli
obiettivi formativi prioritari, le modalità di attuazione e la concreta
ripartizione delle risorse a livello territoriale terranno, comunque, conto
degli elementi che emergeranno dalla contrattazione regionale.
Gli Uffici scolastici regionali
garantiranno - con l'ausilio di appositi organismi tecnici e degli Irre
- l'informazione, il sostegno, la valorizzazione e l'accompagnamento dell'attuazione
del quadro innovativo della riforma, nonché la formazione in presenza
per la riflessione e il confronto sui materiali formativi elaborati a livello
nazionale. Saranno, inoltre, favorite modalità interattive, da realizzare
in collaborazione con le Università, le associazioni professionali
e disciplinari accreditate, nonché ricerche-azioni curate dagli
Irre sulle migliori pratiche didattiche realizzate dalle scuole.
A livello nazionale, in relazione
al raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, contenuti
nelle Indicazioni nazionali allegate al decreto legislativo n. 59/2004,
in attesa della definizione del successivo regolamento governativo, l'Indire
implementerà progressivamente l'ambiente di apprendimento "PuntoEdu",
in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali, avvalendosi, tra
l'altro, dei risultati delle citate ricerche-azioni condotte dagli Irre.
Art. 5 - Monitoraggio
Le attività di formazione
saranno oggetto di specifiche azioni di monitoraggio in modo da render
conto dei processi innovativi da esse promossi e da consentire le eventuali
modifiche e implementazioni delle stesse.
A norma della legge 14/1/1994,
n. 20, la presente direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti
per il visto e la registrazione per il tramite dell'Ufficio centrale di
Bilancio.
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