In tutti i Consigli di classe i docenti del Liceo Scientifico Statale "A.
Landi" di Velletri (RM) hanno deciso di astenersi dai viaggi d'istruzione,
durante questo anno scolastico   2001/2002, come protesta contro il
Ministero dell'Istruzione e questo Governo e come rivendicazione della dignità
professionale con le seguenti motivazioni:

1) I viaggi d'istruzione non sono un obbligo per i docenti: rappresentano
piuttosto una consuetudine e un'opportunità che l'Istituzione Scolastica offre agli
allievi. Chiarito questo punto deve essere altrettanto chiaro che né la consuetudine,
né l'opportunità  possono fondarsi sullo spirito di sacrificio e di volontariato degli
insegnanti  accompagnatori, poiché di questo e non di altro si tratta. Quando nel
corso di un viaggio d'istruzione, gli insegnanti accompagnatori, sono responsabili 24 ore
su 24 degli studenti, quando non viene riconosciuto il diritto al rimborso dei pasti nel
trattamentodi mezza  pensione, quando pur essendo, come spesso capita, in servizio anche
in giorni festivi,  questi non vengono né recuperati né retribuiti  come straordinari,
quando alla fine il  compenso equivale ad un'umiliante elemosina, di che cosa si può parlare
se non di volontariato?  Si potrà obiettare che si tratta di una questione
sindacale generale, ma ciò è solo in parte vero. In regime di Autonomia  questa materia può essere
oggetto di disposizioni specifiche di ogni singola Istituzione scolastica  e di
appositi stanziamenti  nell'ambito del fondo d'Istituto, cose che dovrebbero essere discusse
in sede di trattative  decentrate.

2) Negli ultimi anni si è andata affermando e sempre più consolidando la
tendenza alla  marginalizzazione del ruolo formativo dei docenti, costretti da norme
e contratti a dedicare sempre meno tempo alla ricerca didattica e ad affaccendarsi
intorno a moltre altre cose, forse importanti, ma che richiederebbero figure specifiche
a tempo pieno e ben altri finanziamenti di quelli attuali. Il nuovo Ministro e il nuovo
Governo,  sin dai primi atti hanno cominciato a destrutturare il lavoro dei Governi e dei
Ministri precedenti, non  per ridare ai docenti il proprio ruolo effettivo, tra l'altro
mortificato da retribuzioni del  tutto inadeguate, ma per proporre e forse disporre, dopo tre anni,
la modifica degli esami finali, con commissioni  interne per tutte le scuole comprese quelle
private, l'equiparazione ai fini delle graduatorie di coloro che hanno insegnato
nella Scuola  pubblica e di chi ha insegnato in quella privata, estensione a 31
giorni di assenza del docente titolare il periodo di tempo necessario per il conferimento
della supplenza. Tutto questo e altro ci dice che la qualità della scuola e la dignità
professionale dei docenti, a  questo Ministro e a questo Governo, interessano, se possibile, ancor
meno che a tutti i  precedenti.

3)  La nostra capacità contrattuale è praticamente nulla, non essendo la
nostra una categoria  forte.  Forse se cominciassimo a far pesare anche su altre categorie,
come quelle degli  operatori turistici e dell'indotto relativo qualche preoccupazione,
avremmo più voce in  capitolo. Tuttavia non è così che riusciremo a modificare la
situazione. Il Ministro e il Governo, gli attuali e quelli che verranno, debbono sapere che siamo
stanchi di abdicare  alla nostra dignità di professionisti della cultura; la Scuola Pubblica
funziona perché il  nostro senso di responsabilità la fa funzionare: non dobbiamo perciò
aderire a direttive che  stravolgono il senso e la finalità del nostro lavoro.   Come protesta
immediata da  concordarsi con le altre scuole del Distretto e del territorio, e se
possibile di tutta l'Italia,  potremmo proporre  di non presentare alcuna lista al rinnovo  degli
Organi Collegiali e  le  dimissioni da tutti gli incarichi accessori,  quali funzioni obiettivo
ecc.

4)  La sospensione dei viaggi d'istruzione non è, chiaramente, un'iniziativa rivolta contro gli
     studenti e pertanto si è convenuto di non astenersi da: visite guidate da svolgersi in orario
     scolastico, gemellaggi e progetti specifici in corso.

          I Docenti del Liceo Scientifico Statale  A. Landi  di Velletri (RM)