Intesa
sugli standard organizzativi e di costo della formazione del personale
del comparto scuola
L'anno 2000, il giorno 19, del mese
di gennaio, in Roma, presso il Ministero della Pubblica Istruzione, in
sede di contrattazione integrativa nazionale,
tra
la delegazione di parte pubblica,
costituita ai sensi del D.M. n 40933/BL
del 2 agosto 1999
e
quella di parte sindacale,
composta ai sensi dell'art. 9 del
contratto collettivo nazionale di lavoro del personale della
scuola del 26 maggio 1999, di cui
all'allegato 1 alla presente intesa,
premesso:
che l'art. 12 - comma 5 del CCNL-scuola
del 26 maggio 1999 e che lart. 11 - comma 4 - del contratto integrativo
nazionale del 31 agosto 1999, stabiliscono che gli standard organizzativi
e di costo per la formazione del personale della scuola vengono definiti
tra le parti firmatarie del contratto integrativo stesso e adottati nella
direttiva annuale sulla formazione:
LE PARTI SOTTOSCRIVONO
la seguente intesa
Gli standard definiti sulla base delle
scelte compiute nel CCNL del 26.5.99 e nel. CCNI del 31.8.99 rappresentano
i caratteri ottimali di riferimento per un rinnovamento di fondo dell'organizzazione
della formazione per il personale della scuola. Si collocano nel disegno
complessivo di ridisegno dell'intero settore ed affiancano le altre scelte
compiute in tema di qualificazione e di accreditamento dei soggetti e in
materia di ripartizione delle risorse finanziarie per la formazione.
In particolare gli standard permettono
di analizzare lo stato dell'arte della formazione ai vari livelli e di
indicare la direzione di miglioramento del sistema attuale. Sono essenziali
anche per l'attività di orientamento e di monitoraggio affidate
alla responsabilità dell'Osservatorio.
Concorrono a riconfigurare l'azione
formativa su criteri di qualità ed efficacia a partire dagli interventi
di interesse generale. Nella inevitabile gradualità e contestualizzazione
di applicazione gli standard devono orientare decisioni ed azioni dei soggetti
coinvolti nel sistema di formazione:
- strutture dell'amministrazione scolastica
con competenza nel settore della formazione del personale della scuola;
- capi di istituto e docenti che nelle
singole scuole hanno responsabilità per le iniziative di formazione;
- associazioni professionali e disciplinari
qualificate come soggetti per la formazione;
- soggetti accreditati;
- Università, IRRSAE ed enti
pubblici di ricerca;
- soggetti che intendano operare,
con corsi riconosciuti, nel settore.
Gli standard sono allegati alla Direttiva
del Ministro per il 2000.
STANDARD ORGANIZZATIVI
1. Distinzione dei ruoli di indirizzo,
di coordinamento e controllo dai ruoli di gestione diretta delle azioni
di formazione
1. I ruoli di indirizzo, di coordinamento
e controllo sono attribuiti con esplicite responsabilità.
2. In relazione alle particolarità
dei bisogni formativi, delle competenze necessarie e dei contesti operativi
si ricorre ad una pluralità di soluzioni (affidamento, convenzione,
acquisto di servizi esterni, servizi su contratto, attività interne,
partenariati e consorzi, ...).
3. La collaborazione con i soggetti
esterni alle scuole e all'amministrazione scolastica avviene attraverso
procedure di accreditamento e qualificazione.
4. E' assicurata piena autonomia metodologica
nel rispetto degli obiettivi prefissati a chi progetta e gestisce direttamente
l'azione di formazione del personale della scuola. Le iniziative di formazione
sono avviate solo in presenza delle necessarie competenze per la progettazione,
la gestione e la valutazione.
5. Le azioni formative rispondono
alle esigenze e alle specificità delle culture professionali del
personale della scuola.
2. Metodologie di gestione degli
interventi
1. I progetti nazionali, o di interesse
generale, adottano metodi formali di gestione.
2. Ogni progetto deve prevedere funzioni
distinte nello svolgimento (avvio, progettazione, realizzazione e conclusione)
ma integrate rispetto all'efficacia del risultato.
3. Fabbisogni, obiettivi, metodi e
risorse rispondono ad esigenze di coerenza e compatibilità.
4. Ogni progetto prevede una valutazione
dei risultati (gradimento dei partecipanti, impatto sulle competenze, incidenza
sulle prassi didattiche e sugli esiti di apprendimento) e si conclude con
un rapporto finale.
5. E' attivata una funzione permanente
di monitoraggio.
6. L'autovalutazione delle competenze
è modalità da promuovere e valorizzare all'interno dei servizi
professionali per il personale scolastico.
3. Modalità di organizzazione
dei progetti di formazione
1. I progetti di formazione sono inseriti
in percorsi finalizzati.
2. La diversità dell'offerta
- corsi brevi e corsi strutturati in percorsi medio lunghi (ad esempio
corsi di perfezionamento o master) - si basa sull'analisi delle competenze.
3. I corsi strutturati hanno preferibilmente
un'organizzazione modulare; i corsi brevi possono confluire in sequenze
formative di medio e lungo periodo.
4. L'attività di formazione
si colloca in un sistema di crediti.
5. Sono incentivate le opportunità
di partecipazione a corsi universitari con riconoscimento finale dei crediti.
6. Il riconoscimento di crediti derivanti
da azioni organizzate congiuntamente si fonda su criteri condivisi.
7. I progetti di formazione favoriscono
metodologicamente l'alternanza tra lavoro d'aula ed esperienza sul campo.
8. I percorsi di formazione concorrono
alla sperimentazione ed all'attività di ricerca.
4. Individuazione degli esperti
1. La realizzazione dell'attività
di formazione si fonda su competenze specifiche e sulle necessarie connessioni
con il ruolo della ricerca scientifica.
2. La richiesta del curriculum personale
degli esperti e la verifica rispetto alle competenze richieste è
prassi.
3. Le competenze di insegnanti e dei
capi di istituto costituiscono risorsa qualificata per la formazione del
personale della scuola.
4. E' generalizzata la funzione del
responsabile di progetto.
5. Certificazione
1. I percorsi di formazione sono definiti
in relazione a profili di competenze.
2. Le iniziative di formazione originano
una documentazione che arricchisce il portfolio professionale.
3. L'attestato di frequenza regolare
(almeno 3/4 dell'intero percorso) è generalizzato;
4. La certificazione dei percorsi
formativi (descrizione delle fasi e delle esperienze formative) va prevista
nella progettazione
5. E' disponibile la certificazione
delle competenze specifiche.
6. Il sistema di certificazione ha
caratteristiche standard sul territorio nazionale.
6. Valutazione di impatto, socializzazione
degli esiti e disseminazione dei risultati
1. Tutte le iniziative di formazione
includono il momento della verifica/valutazione.
2. Il ricorso alla verifica/valutazione
esterna deve essere specificamente previsto nella progettazione del percorso
formativo.
3. La valutazione dell'azione formativa
da parte dei diversi protagonisti è prassi corrente.
4. Per l'azione di verifica/valutazione
e di monitoraggio è previsto anche il ricorso a servizi con competenze
specialistiche.
5. L'attività di formazione
del personale è oggetto di una sistematica azione di monitoraggio.
STANDARD DI COSTO
1. Finanziamento dei progetti
1. La realizzazione di un percorso
di formazione presuppone la disponibilità delle risorse finanziarie
adeguate.
2. Sono adeguatamente finanziate tutte
le fasi e gli specifici interventi del percorso di formazione, inclusa
la valutazione d'impatto e l'uso di tecnologie nella formazione a distanza.
3. Nei progetti di formazione a distanza
l'accesso e l'uso individuale delle tecnologie (PC, connessioni e reti
...) è parte integrante del progetto.
4. Sono previste anche forme di finanziamento
misto tra soggetti diversi.
5. Le azioni di formazione possono
essere rivolte ad obiettivi generali di sistema (area) o a specifici settori
di professionalità.
6. L'annualità dei finanziamenti
non impedisce la pluriennalità delle azioni.
2. Criteri di economicità
e confronto comparativo dei costi
1. Nell'ambito delle priorità
individuate la scelta dei modelli organizzativi è correlata alla
comparazione dei costi anche in relazione alla possibile esternalizzazione
dei servizi.
2. Nel valutare l'economicità
delle singole scelte anche in ordine all'impatto (ricaduta di efficacia)
si persegue il giusto equilibrio tra la valorizzazione delle competenze
interne alla scuola e il ricorso alle competenze esterne
3. Per lo sviluppo di approcci innovativi
e per la costruzione di prototipi di intervento vengono destinate specifiche
risorse.
4. I modelli centrati sullo sviluppo
professionale sono potenziati.
5. Sono contemperati gli interventi
richiesti da situazioni di emergenza con le azioni di medio-lungo periodo.
6. Le azioni di informazione/sensibilizzazione
si differenziano dalle iniziative a carattere prettamente formativo.
7. La ripartizione dei finanziamenti
tra le aree professionali e tra i settori disciplinari risponde a scelte
equilibrate di politica delle risorse professionali.
8. Sono definiti regimi tariffari
diversi in relazione alla tipologia dei corsi. In un quadro ottimale di
risorse i parametri di riferimento variano da un massimo di 10.000 lire/ora
per partecipante nel modello di corso breve a un massimo di 30.000 lire/ora
per partecipante nel modello più complesso.
9. Per ogni progetto viene indicata
la spesa ora per allievo/partecipante nonché la spesa ora per l'eventuale
produzione di strumentazione multimediale.
10. Per l'erogazione on line di servizi
formativi, i costi vanno determinati all'interno di ogni singolo progetto
in relazione al livello di interattività.
3. Sinergia tra le azioni di formazione
1. Il sistema di formazione si fonda
su una strategia integrata delle azioni ai vari livelli.
2. Per le aree a debole offerta territoriale
di formazione sono realizzati specifici interventi perequativi.
3. Nei progetti a carattere generale
si possono adottare modelli collaborativi tra realtà territoriali
diverse.
4. L'Amministrazione favorisce l'uso
di network a livello di reti o consorzi di scuole.
5. Le tecnologie della comunicazione
sono funzionali all'integrazione tra i vari livelli di intervento.
6. L'informazione sulle iniziative
di formazione è accessibile al personale della scuola.
4. Controllo di gestione dei progetti
di formazione
1. Ad ogni programma o progetto di
formazione corrisponde una rendicontazione analitica per singolo intervento,
comprensiva dei costi diretti ed indiretti.
2. L'attività di formazione
è programmata su una base informativa di tipo quantitativo e qualitativo.
3. Si realizzano periodicamente interventi
di valutazione complessiva dell'efficacia dell'attività attraverso
un sistema di indicatori. |