LA SICILIA
emergenza lavoro
Ex dipendenti «Dusmann-Pfe»
chiedono l'aiuto della politica
Non hanno accettato la drastica riduzione delle ore lavorative settimanali
(da 24 a 6), con conseguente notevole riduzione dello stipendio, e sono rimasti
senza lavoro. Vittime della riduzione della spesa operata dal governo Berlusconi
in campo scolastico sono 65 donne ex dipendenti della società privata
«Dusmann-Pfe» a cui è stata appaltata la pulizia in diverse scuole dell'obbligo.
A difendere la causa dei pulizieri rimasti disoccupati è il sindacato Cib
Unicobas, i cui rappresentanti, ieri, a Palazzo VII Aprile, hanno chiesto
l'aiuto del Consiglio comunale.
«Siamo costretti a dichiarare lo stato di
agitazione - dice Franco Tomasello segretario regionale Cib Unicobas - e a
chiedere a tutti i parlamentari siciliani di svolgere una azione di sindacato
ispettivo sia sulla natura che sulla regolarità dell'appalto. Questa situazione
mortifica a Marsala, unico caso in Sicilia, e tutto il personale lilibetano dei
servizi scolatici integrati. Personale che a norma di legge doveva già essere
stato tutto assunto». Per i sindacalisti Tomasello e Fragapane, una domanda
«sorge spontanea». «Chi risarcirà - è la domanda - quei lavoratori che grazie al
silenzio delle istituzioni ed alla malapolitica hanno perso, forse
definitivamente, il posto di lavoro? Chi sfamerà le loro famiglie?». La missione
a Palazzo VII Aprile è stata decisa dopo il «nulla di fatto» dell'ultima
riunione in prefettura con i rappresentanti della Dusmann-Pfe.
A.
P.