LEGGERE PER CREDERE

"Panorama" 25.2.2000 (Bruno Vespa)

Quali ipotesi state studiando per rimediare?
Ne stiamo studiando parecchie. C'è chi suggerisce un valutatore esterno, chi preferisce limitare l'esame all'interno dell'istituto, chi vuole mischiare elementi interni ed esterni, come accade per gli esami di maturità. Altri suggeriscono di misurare l'impegno degli insegnanti sull'effettivo apprendimento degli alunni, magari compiendo test sulla base di indicatori internazionali sugli allievi che hanno appena lasciato la scuola. Abbiamo già fatto qualche esperimento... Tra le proposte di possibile attuazione immediata c'è quella che prevede l'esposizione da parte del docente nel suo curriculum dei propri risultati didattici...

Chi sarebbe chiamato a valutare tutto questo?
Qualcuno propone che siano gli organi collegiali o che i capi di istituto si facciano testimoni della "communis opinio" maturata nella scuola... Un editto che imponga a tutti di lavorare anche di pomeriggio è impossibile. Incoraggiando il part time ed il tempo pienissimo e valutando la qualità potremo...

E NATURALMENTE C'E' CHI GONGOLA:

Il Corriere della Sera  8/3/2000:
"Le scuole dovrebbero poter selezionare gli insegnanti." Secondo Confindustria (che reclama una selezione e stipendi differenziati stabiliti da presidi-manager) "lo stato dà  troppi soldi alla scuola rispetto alla media europea e paga un numero di insegnanti troppo alto rispetto a quello degli allievi"

Italia Oggi 21/3/2000 Dell'Aringa (presidente dell'ARAN):
"Riaprire il contratto scuola per ridiscutere di un punto significherebbe creare un precedente pericoloso, che non possiamo permetterci".
 

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