Corsi di formazione per il conferimento della qualifica dirigenziale ai capi d'istituto. D.M. 5 agosto 1998
Si ritiene opportuno fornire con la presente alcune
indicazioni in ordine alla fase di attuazione del percorso formativo dei
capi d'istituto riguardante il completamento delle attività d'aula
e lo svolgimento delle attività in situazione.Si richiama in primo
luogo l'attenzione delle Agenzie sulla necessità di porre in essere
tutte le condizioni che favoriscano l'assolvimento dell'obbligo formativo
da parte dei capi d'istituto.
Nella programmazione delle attività formative
dovranno in particolare trovare applicazione, alla luce delle indicazioni
contenute nell'allegato tecnico al D.M. 5 agosto 1998, i criteri di flessibilità
organizzativa intesi ad agevolare la frequenza dei capi d'istituto.
Nella fase di attuazione del percorso riguardante
il completamento delle attività d'aula e, in particolare, nello
svolgimento delle attività di confronto e scambio, potranno essere
attentamente vagliate dalle Agenzie le possibilità di articolazione
dei tempi di realizzazione del percorso stesso secondo modalità
che consentano di evitare il superamento dei limiti fissati dall'art. 4
, comma 5, del D.M. 5 agosto 1998.
Nell'ambito delle attività d'aula, in sede
di programmazione delle ore di rinforzo del curricolo di base, si potrà
tener conto inoltre delle indicazioni, fornite con nota di questo Ufficio
n. 16828 dell'8 novembre 1999 per i moduli elettivi, concernenti la possibilità
di partecipazione allo stesso modulo di corsisti provenienti da corsi diversi
qualora ricorrano le condizioni dello svolgimento dei corsi nella medesima
sede, dell'inesistenza di oneri aggiuntivi e del rispetto del numero massimo
di 40 partecipanti.
Si ritiene infine opportuno richiamare l'attenzione
sulle indicazioni fornite da questa Direzione Generale con nota n. 16983
dell'8 novembre 1999 in ordine alle modalità di documentazione della
partecipazione alle attività formative dei capi di istituto in relazione
al monte-ore previsto, rispettivamente, per il progetto sul campo e per
l'autoformazione assistita. Si sottolinea al riguardo l'opportunità
che da parte delle Agenzie siano utilizzati a tal fine anche gli strumenti
previsti dalle Agenzie stesse nell'ambito del funzionamento del sistema
di valutazione interna.
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