UNICOBAS CON PRECARI PALERMO SCIOPERO FAME
COMUNICATO UNICOBAS (19.8.2010)
A SOSTEGNO DEI PRECARI SCUOLA DI PALERMO
La politica di tagli, iniqua e violenta nei confronti del
personale della scuola, prevista dalla legge 133 del 2008, ha prodotto nel
biennio 2009-2010 e 2010-2011, la perdita di circa 67.000 cattedre, per effetto
delle circolari ministeriali n. 38 del 2 aprile 2009 e n. 37 del 13 aprile 2010.
Del resto sappiamo che il numero, già di per sé allarmante, dei posti di lavoro
tagliati è destinato a salire nel corso dei futuri anni
scolastici.
Per l'anno scolastico alle
porte le ripercussioni di questa politica si intravedono già analizzando le
cifre del personale soprannumerario, che non lasciano sperare nulla di buono per
le imminenti convocazioni del personale precario.
In Sicilia la situazione si sta
profilando come particolarmente drammatica, a tal punto che i colleghi precari
di Palermo hanno intrapreso un'iniziativa di protesta presidiando la sede
dell'USP di via Praga e due di loro, un insegnante, Salvatore Altadonna e un
collaboratore scolastico, Pietro Di Grusa, sono entrati dalle 8:30 del 17 agosto
in sciopero della fame. L'obiettivo di tali iniziative è quello di
portare all'attenzione di istituzioni, cinicamente indifferenti, e dell'opinione
pubblica, resa inconsapevole dall'inefficienza dei media, il problema della
dequalificazione dell'istruzione pubblica inevitabilmente legato
all'estromissione dei precari, circa un terzo dei lavoratori della scuola, che
per anni hanno impiegato la loro professionalità nella
scuola.
Noi del PUMA (Precari
Unicobas Movimento Autogestito), impegnati nella
campagna per il rifiuto delle cattedre illegittimamente proposte oltre le 18 ore
dagli USP del Paese (che restringerebbero ulteriormente le aspettative di
lavoro), esprimiamo la nostra
solidarietà nei confronti dei colleghi palermitani, nella
consapevolezza che anche nel resto del territorio nazionale gli effetti della
scellerata politica del governo non tarderanno a manifestarsi con analoga
drammaticità. A tal proposito invitiamo tutti i sindacati, i coordinamenti di
precari e i comitati sorti in difesa della scuola pubblica a sostenere
l'iniziativa dei precari di Palermo e a dare avvio a mobilitazioni simili su tutto il suolo nazionale in
modo da rendere inevitabilmente visibile ciò che è strumentalmente oscurato: la
protesta del mondo della scuola.