Al vertice con Cgil, Cisl, Uil Snals e Gilda presenti anche i ministri Fioroni e Padoa Schioppa
Nella stessa giornata si fermerà anche tutto il settore del pubblico impiego

Sindacati-Prodi, incontro fallito la scuola sciopera il 16 aprile

Tema caldo: la quantificazione e la gestione delle eventuali risorse risparmiate con le precedenti Finanziarie

ROMA - Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro a Palazzo Chigi tra il premier Romano Prodi, i ministri dell' Economia e della Pubblica Istruzione, Padoa Schioppa e Fioroni, e i sindacati della scuola. Confermato dunque lo sciopero del settore proclamato per il 16 aprile, in coincidenza con quello indetto per tutto il pubblico impiego. Un faccia a faccia di due ore che lascia delusi i sindacati confederali, Snals e Gilda: "Come siamo entrati, così siamo usciti. E dunque lo sciopero resta confermato" è stato il loro coro unanime.

Tema caldo: le risorse per il rinnovo contrattuale, che - accusano i sindacati - il governo non ha quantificato, lasciando anzi intendere che non ci sono. "Le posizioni restano distanti: noi - ha spiegato il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - ribadiamo la necessità di quantificare le risorse, derivanti da risparmi su precedenti Finanziarie, utilizzabili in modo specifico per il contratto della scuola; il ministro dell'Economia, in alcuni passaggi, ha addirittura messo in discussione che queste risorse ci possano essere. Secondo quanto ci ha fatto capire - ha proseguito Panini - non ci sarebbero economie da reinvestire nel comparto scuola e qualora ci fossero sarebbero talmente insignificanti da segnare distanze abissali tra le rispettive posizioni".

Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, ha ribadito che "Le condizioni per poter avviare una trattativa non ci sono. Non è arrivata nessuna rassicurazione sull'utilizzo delle risorse aggiuntive derivanti da precedenti Finanziarie per le quali ancora non sono stati fatti i conteggi".

"Non sono state date risposte alle nostre rivendicazioni sui risparmi di sistema che non sono stati né quantificati né certificati" ha invece osservato il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima, che ha concluso: "Viene perciò confermato lo sciopero per una rivendicazione sacrosanta e legittima perché si tratta di soldi che appartengono alla scuola e devono essere utilizzati per la valorizzazione professionale del suo personale".

Sciopero dichiarato anche dall'Unicobas, sempre il 16 aprile, ma con una manifestazione distinta dalle altre sigle sindacali che si svolgerà sotto la sede del ministero della Pubblica Istruzione. "A fronte di un attivo dichiarato di più di 10,00 miliardi di euro, il governo - spiega il segretario nazionale Stefano D'Errico - continua a negare risorse adeguate al rinnovo dei contratti pubblici (tutti scaduti dal dicembre 2005), mentre invece discute di dare altri sgravi alla Confindustria o di ridurre l'Ici o di ritoccare di poco gli assegni familiari". Ricordando che gli insegnanti italiani "sono i peggio retribuiti d'Europa" e che "per l'istruzione si spende ben poco", Unicobas chiede che 2,5 mld di euro vengano aggiunti ai fondi per la scuola e il contratto si chiuda subito.

(2 aprile 2007)